Gudetama: Un nuovo viaggio – la recensione della serie animata giapponese
Una tenera avventura che si ferma a ragionare sui sogni e sul futuro
Gudetama: Un nuovo viaggio (in originale il sottotitolo è un divertente gioco di parole con l’uovo: An Eggcellent Adventure) è la nuova serie animata giapponese approdata su Netflix il 13 dicembre.
La serie, basata sul famoso personaggio targato Sanrio, è diretta da Motonori Sakakibara e vanta nel cast le voci del duo comico Shimofuri Myojo e di Shunsuke Takeuchi.
Indice
Trama – Gudetama: Un nuovo viaggio , la recensione
Gudetama, un uovo crudo uscito fuori dal guscio a causa di una caduta, si ritrova in un frigo di un ristorante e, immediatamente, decide di attendere il suo destino non facendo nulla. La sua infinita voglia di schiacciare un pisolino e star tranquillo è disturbata dalla nascita di Shakipiyo, un pulcino nato poco dopo Gudetama dalla stessa scatola dalla quale è scivolato.
Il giovane pulcino non ci mette molto a chiamarlo fratello e a includerlo nel suo desiderio di andare a cercare la loro madre.
A differenza di Gutedama che vuole solo riposare nell’attesa di essere servito al tavolo, Shakipiyo scoppia di energia. Il tipico temperamento di un bambino piccolo che è mosso dalla curiosità e dalla voglia di fare. I due hanno temperamenti agli antipodi, ma è proprio questo incontro nato dalla casualità che cambierà la vita ad entrambi. Mentre Shakipiyo ha un grande sogno nel cassetto e non ha paura di quanto tempo gli servirà per realizzarlo, Gudetama ha una scadenza e ben presto si renderà conto che deve decidere in fretta come passare i pochi giorni che ha a disposizione.
Una serie per tutta la famiglia – Gudetama: Un nuovo viaggio , la recensione
Una volta accettata la scomoda realtà, all’ovetto crudo non resta che decidere cosa fare: farsi mangiare? E se sì, che piatto diventare? O lasciarsi andare e marcire? Ma Gudetama, anche se messo davanti a una scelta difficile e a un tempo limite che non gioca a suo favore, non ha nessuna fretta né nessuna preoccupazione. Quella arriva dal suo fratello pulcino e dalle altre uova che incontrano lungo il loro bizzarro cammino. Durante il loro viaggio fanno la conoscenza di altre uova, ognuna cotta in modo differente e ognuna con la propria storia da condividere ai due amici.
Quel che si evince dalla struttura narrativa e dalla storia raccontata è la volontà di catturare diverse tipologie di target grazie al sapiente utilizzo di modalità differenti.
L’estetica – caratterizzata dalla tecnica mista – strizza l’occhio ai più piccoli, così come la recitazione esagerata dei (pochi) personaggi umani presenti che sembrano usciti dritti dritti da un programma televisivo per bambini. Gudetama e Shakipiyo, realizzati in una curata CGI, sono a dir poco adorabili. È facile immaginare il perché i bambini possano essere attratti da una serie simile. Sono le tematiche messe in scena che riescono a sposarsi con le esigenze di un pubblico più maturo.
Gudetama: Un nuovo viaggio prende quel che c’è di meglio di un racconto di formazione miscelandolo a una visione di vita che abbraccia la filosofia.
Gli intrecci e gli opposti – Gudetama: Un nuovo viaggio , la recensione
Gudetama: Un nuovo viaggio è una serie animata costruita sugli intrecci e sugli opposti. A cominciare proprio dalla costruzione psicologica dei due protagonisti e dei personaggi che incontrano lungo la via, di filosofie inconciliabili e dall’unione di umorismo e un cinismo di fondo dato soprattutto dalla caratterizzazione di Gudetama. La serie, per un pubblico occidentale, utilizza un umorismo molto diverso a quello a cui siamo abituati a sentire in un prodotto televisivo pensato per tutta la famiglia. In particolare il destino delle uova è estremamente crudele quanto realistico, così come è un velo di tristezza il motivo per cui i due decidono di sfuggire dal ristorante.
In particolare il destino di Gudetama è visto sotto una lente comedy che alleggerisce i toni, senza però mai diventare superficiale. A cogliere nel segno è anche il carattere dell’uovo crudo, cinico quanto basta, ma soprattutto pigro e che si lascia trascinare da ogni situazione dal suo fratello pulcino. È la sinergia tra gli opposti che fa funzionare così bene la serie, adattandola a un vasto pubblico sia d’età che di cultura e provenienza geografica. Vale per il rapporto tra Gudetama e Shakipiyo, per la combinazione di CGI e di live action, di reale e fantasia che culmina in una miscela di toni e storie estremamente differenti tra loro.
In conclusione – Gudetama: Un nuovo viaggio , la recensione
La combinazione dei diversi modelli stuzzicano la curiosità dei più grandi e le aspettative di tutta la famiglia, ma sono perfetti anche per l’intrattenimento dei più piccoli senza mai diventare una serie superficiale o che non si prende mai troppo seriamente. Quello che Gudetama e il suo picolo fratellino pennuto imparano, nel corso della storia, sono i valori fondamentali: l’amore e l’affetto fraterno, l’amicizia, il senso della casa e della famiglia, la valorizzazione dell’individualità, ma soprattutto l’accettazione della fragilità dell’esistenza che si traduce nella voglia di sognare e di realizzare i propri sogni, di usare tutto il tempo a disposizione.
Come dicevamo, sono temi impegnativi per una serie tv indirizzata ai più piccoli, ma è proprio grazie alla comicità di fondo, al carattere del protagonista e alla relazione con il piccolo pulcino e con le altre uova che le tematiche vengono sviluppate al meglio, riuscendo nel non facile compito di intrattenere tutta la famiglia.
Gudetama: Un nuovo viaggio
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- La tecnica mista
- Il duo protagonista
- Il modo divertente e con un velo di cinismo con cui affronta le tematiche