Heart of Stone: recensione dell’action movie Netflix con Gal Gadot
Un action movie dalle premesse interessanti ma che non riesce a convincere
Heart of Stone di cui vi proponiamo la recensione è l’ennesimo film d’azione che si aggiunge al catalogo Netflix ed è diretto da Tom Harper. Ennesima pellicola che non convince e che cerca di portare una ventata di novità ponendo al centro un’eroina femminile. Come già accaduto per Red Notice, il ruolo è affidato a Gal Gadot che non riesce ad eccellere ma neanche a passare completamente inosservata. Veste i panni di questo agente segreto estremamente capace ma nulla di più, o meglio cerca di trasmettere un lato umano, che però nelle spie non dovrebbe mai vedere la luce.
La trama si lega al tema dell’intelligenza artificiale e tutte le su infinite possibilità. Ad affiancare l’attrice ci sono anche Jamie Dornan, Sophie Okonedo e Alia Bhatt. Scopriamo nel dettaglio cosa ha convinto in Heart of Stone recensione e cosa no.
Indice:
Trama – Heart of Stone recensione
Sulle Alpi italiane una squadra dell’MI6 ha il compito di prelevare il criminale e trafficante d’armi Mulvaney. Parker (Jamie Dornan) e Ashley (Jing Lusi) sono sul campo per rintracciare l’uomo e portarlo via. Nel furgone invece ci sono Rachel Stone (Gal Gadot) esperta informatica e l’autista Bailey (Paul Ready) che li aspettano per la fuga. L’operazione però non va come previsto e il gruppo rischia di perdere il trafficante che rimane in custodia a Parker mentre gli altri cercano di raggiungerlo sulla funivia. A quel punto per cercare di impedire che gli uomini del trafficante lo recuperino, Rachel entra in azione dimostrandosi ben diversa e molto più capace, riuscendo a risolvere la situazione senza che i suoi colleghi se ne accorgano. Di nascosto agli altri infatti si è infiltrata nell’MI6 per supportarli nelle operazioni ma la sua lealtà è al Charter.
Un’organizzazione in cui ogni membro ha il nome di una carta e in cui lei è conosciuta come Nove di Cuori. La risorsa più potente che il Charter ha a sua disposizione è il Cuore, un sofisticato e avanzatissimo sistema di intelligenza artificiale. Rachel continua il suo doppio gioco fino a quando non viene costretta, da una sua scelta personale, a rivelare la sua identità. In quel momento scoprirà di non essere la sola ad aver nascosto dei segreti e capirà di dover portare a compimento la missione e proteggere il Cuore, ad ogni costo.
Operazione non riuscita – Heart of Stone recensione
I punti di forza del film sono tre: un’eroina che alcune volte si lascia guidare dalle proprie emozioni, un villain credibile e il tema dell’intelligenza artificiale. Il personaggio di Rachel viene presentato indubbiamente come un’agente capace ma non riesce a trasmettere nulla agli spettatori, assume un po’ più di personalità quando prende una decisione che la allontana da quello che è lo stereotipo associato alle spie e agli agenti speciali. Concedendoci un gioco di parole risulta più interessante quando lascia che sia il cuore a prendere le decisioni e non la mente. Discreto anche il cattivo della storia che si è dimostrato spietato in alcuni momenti ma anche il suo personaggio nel complesso non regala nulla di più di un cliché prevedibile.
Indubbiamente l’aspetto più interessante del film poteva essere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito dello spionaggio e tutto il potenziale che questo può avere nella vita reale. È chiaro che uno degli scopi del film era proprio questo, ovvero quello di proiettare in un futuro non troppo lontano l’impiego che si può fare dell’intelligenza artificiale. Riflettere su quale impatto possa avere sulla vita delle persone, mostrando sempre che l’uso e le conseguenze che se ne fa e che si creano dipendono sempre dalla persona che lo utilizza. Anche qui però nulla di nuovo, solo la lotta dell’agente buono che sfida il tempo e le avversità per impedire ai cattivi di farne l’uso sbagliato e fare vittime innocenti.
Conclusioni – Heart of Stone recensione
Concludendo quindi la nostra recensione di Heart of Stone, la pellicola è sicuramente coinvolgente con delle buone scene d’azione che riescono ad interessare gli spettatori. Tra tutte spicca la lunga sequenza iniziale in cui si viene introdotti nella storia e si vedono le potenzialità del Cuore. Peccato che l’aspetto esclusivamente tecnico non sia sufficiente per alzare la qualità della pellicola.
I personaggi, tra cui come già detto la stessa Rachel, potevano essere maggiormente caratterizzati e trasmettere molto di più, invece sono risultati abbastanza piatti e indifferenti sancendo per l’ennesima volta l’occasione sprecata del colosso dello streaming. Consigliamo quindi la visione di Heart of Stone che nel complesso riesce ad intrattenere ma non va oltre e non aggiunge qualcosa di nuovo al genere e al catalogo Netflix.
Heart of Stone
Voto - 5.5
5.5
Voto
Lati positivi
- Buone sequenze d’azione che coinvolgono
- Interessante la tematica dell’IA
Lati negativi
- Trama poco innovativa nel genere dei film d’azione
- Premesse interessanti ma sviluppate senza grande innovazione rispetto agli altri film del genere
- Personaggi poco caratterizzati e molto piatti