Hi Score Girl 2: recensione della nuova stagione targata Netflix
Ritornano i round romantici tra gli arcade degli anni '90
Proseguono le avventure di Haruo e Ono nella seconda stagione di Hi Score Girl 2, di cui presentiamo la recensione. La nuova stagione dello studio JC Staff targata Netflix è composta da nove nuovi episodi. La serie è ispirata all’omonimo manga di Rensuke Oshikiri, che è stato serializzato dal 2010 al 2018. Con un totale di 65 capitoli e centinaia di riferimenti videoludici, l’opera cartacea ha da subito suscitato grande interesse nel pubblico. Bisogna anche aggiungere che gran parte delle informazioni date sul periodo e i videogiochi citati sono esperienze autobiografiche dello stesso autore.
La prima stagione aveva stupito e toccato il pubblico per le particolari tematiche trattate. In particolare per lo sguardo innovativo dato attraverso il mondo dei videogiochi e rapportato nella realtà fra i protagonisti, Haruo e Ono. In un modo estremamente originale di rappresentare il classico genere sentimentale e di crescita, al centro della narrazione viene posto l’amore, rappresentato come una vera e propria sfida. Quasi fosse un videogioco che caratterizza da sempre le vite dei due protagonisti, nella prima stagione li abbiamo visti prima sfidarsi, conoscersi e anche affezionarsi. Aggiungendo alla trama come sempre nuove dinamiche e personaggi, la serie aveva lasciato una certa curiosità una volta giunta al termine. Ma questo seguito di nove episodi sarà stato all’altezza? Ci saranno nuovi sviluppi o come spesso accade il risultato non è altro che una brutta copia della prima stagione?
Indice
Nuovi livelli di trama – Hi Score Girl 2 recensione
La prima stagione trasmessa su Netflix era terminata con Koharu che non voleva mettere da parte i propri sentimenti, l’apparizione di Makoto che inizia a fare da mediatrice con Haruo per la sorella Ono e il confronto fra Haruo e Ono di ritorno da una fiera videoludica. Sempre in questa prima stagione ci eravamo abituati ad un ritmo lento e in evoluzione. Ma questo perché la storia non era mai entrata del tutto nel vivo. La seconda stagione inizia invece con un primo episodio che ripercorre inizialmente le vicende precedenti viste però dal punto di vista di Ono Akira. Quasi fosse un trampolino di lancio, la seconda parte della prima puntata si conclude con tutto il cast al completo che si ritrova a casa a di Haruo.
Con la tensione tangibile fra Ono e Koharu si chiude il primo episodio della seconda stagione, lasciando intendere allo spettatore che finalmente si è entrati nel vivo della storia. La premessa del primo episodio voleva proprio essere quella di specificare che la seconda stagione sarebbe stata più coinvolgente della prima. E così è stato. Nei restanti otto episodi viene dato più spazio ai personaggi secondari: avviene il confronto fra Ono e Koharu, si assiste alla maturazione di Haruo che finalmente comprende i suoi sentimenti. Il tutto culmina in un finale aperto che lascia intendere l’arrivo di una terza stagione. Nei nuovi episodi della serie c’è un ulteriore elemento che viene approfondito ed è stato particolarmente apprezzato. Si tratta della trasposizione delle coscienze in versione personaggio dei videogame. Grazie a questo ricorrente espediente le intenzioni dei personaggi appaiono molto più chiare, sopratutto quelle della silenziosa Ono.
La ribalta degli arcade – Hi Score Girl 2 recensione
Rispetto a molti altri prodotti di animazione, Hi Score Girl punta sulla semplicità. Non ci sono grandi intrighi o inaspettati colpi di scena. Questa serie accompagna nel modo più semplice possibile il pubblico nell’evoluzione di una storia d’amore. Si capisce sin da subito che il rapporto instaurato fra Haruo e Ono è unico e speciale, eppure non si può fare a meno di vedere come si evolve. Proprio per questa semplicità, che alle volte ricade nei cliché del genere romantico, si resta coinvolti nella storia. Per chi ama il genere i cliché romantici non possono mai mancare, anche se in questa serie sono stati ridotti drasticamente lasciando praticamente solo i classici siparietti comici. Molto interessante invece è lo sviluppo dei personaggi, curato in maniera tale da far affezionare lo spettatore ad ognuno di loro.
Si comprendono i vari punti di vista dei protagonisti e non si può fare a meno di chiedersi “Che cosa avrei fatto io al suo posto?” Ma tutta questa semplicità non stanca. Questo perché l’idea degli arcade non più come semplice contorno ma parte integrante della narrazione funziona a dovere. Gli arcade diventano un mezzo per comunicare sentimenti e stati d’animo dei protagonisti. Gli stessi personaggi dei giochi diventano voci della coscienza che più volte danno consigli e aiutano a prendere decisioni. Questo è un modo tutto nuovo per raccontare una storia d’amore, per dare un nuovo sguardo ai videogame e per riportare alla memoria gli anni ’90.
Il comparto tecnico
Sebbene questo prodotto sfoggi una CGI 3D che si adatta al disegno manuale e al tratto dell’autore, i movimenti restano un problema. Purtroppo, come in molti altri prodotti di animazione realizzati con la computer grafica, la maggior parte dei movimenti risulta un po’ plastica. Se si fa un confronto fra la prima e la seconda stagione, si può notare come il prodotto nell’ultimo anno sia però visivamente migliorato. Va inoltre detto che lo sguardo dopo pochi episodi si abitua a questa grafica. Ma la legnosità in azioni che dovrebbero essere molto rapide permane, ed è difficile non notarla. Un merito che va riconosciuto, e che fa ulteriormente salire di livello la seconda stagione rispetto alla prima, sono le espressioni del volto. Finalmente insieme alle personalità dei personaggi secondari sono state approfondite anche le loro espressioni.
Nella prima stagione l’unico ad avere una certa espressività era Haruo, tutti gli altri personaggi erano un po’ plastici anche da questo punto di vista. In particolare nella seconda stagione Ono, che non parla mai, sfoggia una serie di espressioni che permettono anche allo spettatore di capire il suo stato d’animo. Con particolare attenzione è stata curato il personaggio di Makoto, sorella di Ono. Visto che rappresenta il suo opposto caratteriale si nota una certa cura nella realizzazione dei suoi movimenti e della sua espressività. Scelta molto accurata dato il suo aspetto identico a quello della sorella. Ciò infatti permette una visione e un confronto del personaggio con diverse personalità.
Considreazioni finali – Hi Score Girl 2 recensione
Una storia semplice ma raccontata in un modo nuovo e originale, che conquista da subito il pubblico e si fa guardare con piacere. Anche con queste premesse c’è da dire che si riscontrano comunque alcuni aspetti negativi. La legnosità dell’animazione in CGI ne è un chiaro esempio. Ma anche passando sopra ai difetti dell’animazione rimangono alcuni cliché,, uniti ai siparietti comici, che rendono alle volte un po’ ridondante le situazioni. Soprattutto se si è amanti del genere commedia romantica. Inoltre il finale completamente aperto lascia lo spettatore con una spiacevole sensazione di déjà vu e di incompletezza.
Il fatto che lo stesso autore dica di essere a lavoro riguardo la sua opera, mentre insistenti voci di corridoio parlano della terza stagione per il 2021, ci fa ben sperare. Con queste premesse e l’animazione digitale che si evolve rapidamente, ci auguriamo che in una prossima uscita le animazioni siano gradevoli quanto la storia.
Hi score girl 2
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Viene rappresentata una piacevole storia d'amore
- Viene sfruttato un nuovo modo di raccontare i videogame
- I personaggi sono ben caratterizzati
Lati negativi
- I movimenti dei personaggi sono un po' plastici
- Sono presenti cliché del genere romantico che possono far risultare alcune situazioni ridondanti