Il Gladiatore 2: la recensione del film di Ridley Scott

Ridley Scott riporta l'azione al Colosseo con un sequel spettacolare e maestoso dalla forte impronta politica. La nostra recensione

È passato quasi un quarto di secolo dall’uscita di Il Gladiatore, il capolavoro di Ridley Scott che ha consacrato la carriera di Russell Crowe, vinto cinque premi Oscar e che è entrato nella storia del cinema come un cult ancora oggi amatissimo. Ed è più o meno lo stesso l’arco temporale trascorso tra l’epica storia del primo film e gli eventi di Il Gladiatore 2, attesissimo sequel con cui Ridley Scott riporta l’azione al Colosseo affidando il ruolo da protagonista a Paul Mescal, che interpreta Lucio Vero, nipote dell’imperatore Commodo. E sempre di epica si tratta in questo sequel che poggia saldamente sulle spalle del primo capitolo e sviluppa una storia di rabbia, rivincita e speranza, di potere e corruzione dagli echi shakespeariani con la grandeur di uno spettacolo che in pochi sanno padroneggiare come Ridley Scott. Paul Mescal guida un cast che comprende Denzel Washington, Connie Nielsen, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger e Derek Jacobi. Prima di passare alla recensione di Il Gladiatore 2 vediamo qui di seguito la sinossi ufficiale.

Diretto dal leggendario regista Ridley Scott, Il Gladiatore 2 continua a raccontare la straordinaria saga di potere, intrighi e vendetta nell’antica Roma. Anni dopo aver assistito alla tragica morte del venerato eroe Massimo per mano del suo perfido zio, Lucio si trova costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da parte di due tirannici imperatori che ora governano Roma. Con il cuore ardente di rabbia e il destino di Roma appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici, riscoprendo nel suo passato la forza e l’onore necessari per riportare la gloria di Roma al suo popolo.

il gladiatore 2 recensione

Il Gladiatore 2. Paramount Pictures, Scott Free Productions, Red Wagon Entertainment, P + M Image Nation

Indice:

Una trama politica che guarda alla contemporaneità con diversi punti di vista – Il Gladiatore 2 recensione

È un mondo ossessionato dal potere quello raccontato da Ridley Scott nel Gladiatore 2, con una classe politica allo sbando, follemente assetata di guerra e di sangue e il sogno di Roma ormai lontanissimo. Il Gladiatore 2 è un film politico – in misura molto maggiore rispetto al primo capitolo -, che ben si presta a una lettura che oltrepassa i confini dello schermo, come un commento sulla contemporaneità. E questa trama politica procede in parallelo con la parabola di vendetta e affermazione di Lucio Vero, allontanato da Roma ancora ragazzino, lì riportato in schiavitù dopo la conquista della Numidia da parte del generale Acacio (Pedro Pascal) e comprato dall’impresario Macrinus (Denzel Washington) per combattere nell’arena del Colosseo come gladiatore.

Il percorso di liberazione di Lucio si interseca e incrocia con quello del collasso di Roma e del tentativo di riportare il potere nelle mani del popolo, insidiato dagli intrighi del Macrinus di Denzel Washington, di gran lunga il personaggio più interessante e tridimensionale di questo sequel. Carismatico, ambiguo, spietato e astuto, quello di Macrinus è un personaggio tra lo shakespeariano e il machiavellico e Denzel Washington si rende protagonista di un’ottima prova, rubando letteralmente la scena ogni qual volta è inquadrato. E se attraverso la figura di Macrinus emerge la bramosia di potere, attraverso quella degli imperatori Geta e Caracalla emerge il lato più marcio e corrotto di quello stesso potere. Il ritratto dei due imperatori – interpretati da Joseph Quinn e Fred Hechinger – è volutamente grottesco, esagerato e stigmatizzante. Sono quindi molteplici i punti di vista cui Il Gladiatore 2 affida la narrazione, con la prospettiva che si allarga oltre il ruolo, pur centrale, del solo Lucio.

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Il Gladiatore 2. Paramount Pictures, Scott Free Productions, Red Wagon Entertainment, P + M Image Nation

L’azione abbonda, epica e maestosa – Il Gladiatore 2 recensione

Se il focus principale in questo film è su Roma, portato avanti attraverso la storia di Macrinus ma anche attraverso la figura del generale Acacius di Pedro Pascal, l’azione abbonda ed è spettacolare. Lasciando da parte l’attinenza storica – questo è cinema e Ridley Scott ha fatto dell’amalgama tra realtà dei fatti e pura finzione una cifra stilistica – i combattimenti al Colosseo sono uno spettacolo sia dal punto di vista visivo che da quello del puro intrattenimento. Anche la CG abbonda – nella ricostruzione dei luoghi e nelle sequenze d’azione nell’arena, teatro di combattimenti epici e adrenalinici – a volte in modo un po’ troppo insistito. È il caso delle spaventose scimmie che Lucio affronta a mani nude, la cui resa sfiora il kitsch. Maestosa invece la resa della naumachia che ricostruisce la battaglia di Salamina, con tanto di squali che nuotano minacciosi nel Colosseo allagato. Troppo? Forse. Appassionante? Senza dubbio.

Paul Mescal supera a pieni voti il confronto con il ruolo, in una prova muscolare e rabbiosa, tra forza fisica e intensità emotiva. Una prova che ha poco a che vedere con quella del suo illustre predecessore e che avrebbe poco senso analizzare con lo strumento del paragone. Quello di Lucio Vero è un ruolo insolito per Mescal, che ad oggi non aveva ancora affrontato ruoli d’azione, tantomeno in un kolossal. Pedro Pascal, cui l’esperienza nel genere action non manca, funziona nel ruolo di Acacio, un personaggio meno intrigante di quello di Macrinus, ma che ha un’evoluzione che non manca di colpi di scena. Connie Nielsen, che torna dal primo film, sfoggia un’eleganza notevole e continua a giocare col ruolo nell’ombra, ma fondamentale, della sua Lucilla.

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Il Gladiatore 2. Paramount Pictures, Scott Free Productions, Red Wagon Entertainment, P + M Image Nation

L’eredità del Gladiatore

Giunto il momento di far cenno al proverbiale elefante nella stanza, Il Gladiatore 2 non ha la stessa portata emotiva del primo film, non lo stesso impatto. Il sequel poggia abbondantemente sulle spalle del Gladiatore; la storia è un’altra ma i collegamenti sono molteplici e i riferimenti spudoratamente ammiccanti. Avrebbe giovato amalgamare meglio le due storie, oppure distaccarsi in maniera ancor maggiore dal primo capitolo, perché quella raccontata nel Gladiatore 2 è una storia che funziona e sta in piedi da sé, pur al netto di alcune incongruenze.

Ed ecco che i continui rimandi così smaccati al primo capitolo finiscono per affossare la narrazione che, specie nella parte centrale, introduce quei vari punti di vista che sono uno dei pregi maggiori del film. Il Gladiatore 2 nel complesso centra l’obiettivo, intrattiene nella sua maestosa spettacolarità, gioca bene le sue carte e guarda al futuro, con le sue radici nel passato e uno sguardo nemmeno troppo velato sul presente. Al cinema dal 14 novembre con Eagle Pictures, qui il trailer.

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Il Gladiatore 2. Paramount Pictures, Scott Free Productions, Red Wagon Entertainment, P + M Image Nation

 

 

Il Gladiatore 2

Voto - 7

7

Lati positivi

  • La trama politica che ben si presta anche a una lettura contemporanea
  • La prova di Paul Mescal è ottima, quella di Denzel Washington (stellare) ruba la scena
  • L'azione, epica e spettacolare

Lati negativi

  • I rimandi spudoratamente smaccati al primo film
  • A tratti un utilizzo un po' troppo insistito della CG, pur di buona qualità

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