Il ragazzo che catturò il vento: recensione del nuovo film Netflix
Recensione de Il ragazzo che catturò il vento, nuovo film originale Netflix, ispirato ad una storia vera
Il ragazzo che catturò il vento è uno degli ultimi film che Netflix ha portato sulla sua piattaforma con una produzione originale. Tra tematiche sociali e storiche, tratte da una storia vera, si racconta la storia di William Kamkwamba, un ragazzo del Malawi che, nonostante la crisi politica del suo paese, cerca di ottenere un’istruzione e riesce a risolvere il problema della carestia nel suo villaggio. La qualità è decisamente superiore rispetto alle ultime uscite che Netflix aveva prodotto (ad esempio Paddleton). La regia è di Chiwetel Ejiofor, che veste anche i panni del padre di William.
Ci sono molte cose interessanti in questo prodotto. Non è usuale, per prima cosa, che si faccia un film “all black”, che parli di Africa nera, con attori e troupe del posto, per di più di uno stato poverissimo come il Malawi. Ancor più strano è che sia stato prodotto da una, ormai, major vera e propria come Netflix. L’atmosfera è molto realistica, con delle trovate molto interessanti, che rendono il tutto credibile. Entriamo nel dettaglio de Il ragazzo che catturò il vento, con questa recensione.
Il ragazzo che catturò il vento: recensione – Trama
2001, Malawi. Dopo l’11 settembre le tensioni politiche sono arrivate ovunque, persino in Africa. In un piccolo paesino del Malawi, uno stato molto povero dell’Africa nera, i contadini devono far fronte all’ennesima carestia. Una famiglia in particolare: i Kamkwamba, si trova in grande difficoltà, non avendo voluto vendere i propri terreni allo stato, e raccogliendo molto poco. Questo non ferma Trywell e sua moglie dal mandare i loro figli a scuola. Proprio lì William, più piccolo dei due figli, inizia a studiare e a capire che la scienza può migliorare la loro condizione. La siccità si fa sempre più insostenibile, e, non potendo pagare la retta, William è allontanato dalla scuola dove, però, continua clandestinamente a frequentare le lezioni di scienze.
La possibilità di frequentare gli viene concessa dal professore di scienze, a patto che William non dica in giro della sua relazione con la sorella del ragazzo. Alla scoperta di questa relazione, avvenuta in modo abbastanza casuale, William non aveva reagito bene, decidendo di smontare la bicicletta del professore, pur essendo egli poco più grande della sorella. Questa decisione lo porta a scoprire un oggetto che cambierà la sua vita e quella del suo villaggio: la bici del professore ha una lampadina alimentata da una dinamo. Questo accende la curiosità e l’inventiva di William.
Il ragazzo approfondisce le sue ricerche sugli utilizzi della dinamo, e inizia a familiarizzare con l’energia eolica. I suoi amici lo aiutano e sono contenti dei suoi progressi, ma intanto il malcontento dilaga, e le tensioni dovute alla mancanza di cibo e acqua non fanno che peggiorare. Trywell viene coinvolto in una lotta politica al governo, e nel frattempo la famiglia si trova in enorme difficoltà. Al suo ritorno, inizialmente, non sembra voler aiutare William con i suoi esperimenti, ma si dovrà ricredere.
Il ragazzo che catturò il vento – Recensione
Finalmente un film degno di nota in questo 2019 iniziato non bene per Netflix. Non c’è bisogno di moltissime parole: il film è ben fatto, sotto molti punti di vista. Il regista è alla prima esperienza dietro la macchina da presa, e questo non sembra essere un problema per lui, vista la naturalezza che sembra possedere, unita anche al fatto che reciti una parte non secondaria. La trama è lineare, ovviamente scontata, visto che si parla di una storia vera e il titolo suggerisce il finale. Forse il film risulta essere di durata eccessiva, e questa sensazione risente anche del fatto che gli attori non siano incredibili, sebbene riescano a mantenere un buon livello.
Interessante l’idea di inserire una componente politica importante, tra le tematiche principali. Questa trovata, oltre ad essere, come il resto, dovuta alla verità dei fatti, conferisce profondità alla trama, che altrimenti si sarebbe limitata alla storia di William. Nota di merito per la scelta degli ambienti e altrettanto la ricostruzione dell’atmosfera moderna ma sempre tribale dell’Africa che, anche nel nuovo millennio e in una città che si apre alla tecnologia, si dedica alle tradizioni antiche. La regia e la fotografia sono lineari, con un dominio incontrastato di colori secchi come la terra che descrivono. Forse un po’ di coraggio in più in alcune parti non sarebbe guastato, ma ad un regista esordiente, che osa anche un paio di piani sequenza, non si può chiedere tutto.
Azzeccato anche l’accompagnamento della musica, che non sovrasta mai ciò che accade. Gli ambienti sono molto pochi, si cerca poco un cambio per dare respiro, forse perché gran parte del girato è all’aperto. I dialoghi sono per la maggior parte abbastanza scontati, salvo qualche frase che alza notevolmente la media.
Il ragazzo che catturò il vento: recensione – Conclusioni
Purtroppo alla fine la storia diventa quello che ci si aspettava dall’inizio: si parla solo di William. Il conflitto politico a cui si era accennato non viene più trattato, o meglio, viene quasi del tutto lasciato in disparte. Potevamo anche aspettarci un finale monografico, ma si dedica forse troppo poco spazio alla svolta del film: catturare il vento. Per un’ora e 20 ci si domanda quando William metterà a frutto tutte le sue ricerche. Alla fine le nostre aspettative verranno soddisfatte, un po’ sbrigativamente visti i tempi precedenti che si concedevano al resto.
Non è un capolavoro ma, vista la qualità media dei film Netflix di questi inizio 2019, si lascia guardare molto volentieri, se non fosse per la sua un po’ eccessiva lunghezza. Potrebbe essere uno dei classici film non impegnati da vedere in famiglia, o da far vedere a scuola. La riuscita dell’impresa da parte di William non è mai in dubbio, il finale è abbastanza telefonato, ma stiamo parlando di una storia realmente avvenuta, che non aveva molto bisogno di essere romanzata. Probabilmente manca un attore che spicchi tra gli altri, ma il ragazzo che interpreta William pare non essere affatto male.
Il ragazzo che catturò il vento
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Lineare, concentrato sulla storia
- Buona gestione di ambienti e atmosfera
Lati negativi
- Un po' troppo lungo
- Attori bravi ma manca la punta di diamante