Illusioni mortali: recensione del thriller erotico distribuito da Netflix
Arriva sulla piattaforma streaming un nuovo thriller impalpabile e noioso
Fa il suo ingresso nel catalogo Netflix “Illusioni Mortali“, thriller dalle sfumature erotiche di cui vi presentiamo la recensione. Il film è stato scritto e diretto da Anna Elizabeth James e vede come protagonista Kristin Davis, la Charlotte di Sex and the City. Di mortale, oltre che le illusioni, c’è la noia che attanaglia lo spettatore, vittima inconsapevole di due ore di visione assolutamente inconsistenti. Mai, anche solo per un secondo, è possibile sospendere l’incredulità in un film le cui battute spesso sfociano in un’inconsapevole comicità.
Un’evoluzione della storia lenta fa il paio con un apparente disinteresse nel voler sviluppare gli snodi fondamentali della trama. Ciò che è inutile viene amplificato all’inverosimile, ciò che potrebbe dare un senso al tutto viene trattato in modo sbrigativo. Una donna di mezza età si invaghisce di una ragazza innocente e allo stesso tempo voluttuosa… e basta, Illusioni mortali si potrebbe concludere qui. L’autrice invece si lancia all’improvviso – e senza preavviso – in un racconto che vorrebbe sembrare un thriller ma che di thriller non ha veramente nulla.
Indice
Trama
Mary (Kristin Davis) è una scrittrice di successo non più in attività che si gode la sua felice vita coniugale. Un ricco conto in banca, un compagno amorevole e due figli sembrano bastarle per affrontare ogni giorno col sorriso. Tutto cambia quando il marito le confessa di aver perso gran parte dei loro risparmi in un investimento sbagliato. Ciò la costringe ad accettare controvoglia una ricchissima offerta da parte dei suoi editori: scrivere un ultimo libro in cambio di due milioni di dollari. L’ansia da prestazione coglie però la protagonista che si rende conto di non essere più una giovane scrittrice libera da vincoli ma che deve far fronte a delle responsabilità. La donna ha infatti una casa da mandare avanti e due figli da accudire. Per superare la nuova e imprevista situazione decide di reclutare una tata, convinta anche dalla sua amica e psicologa Elaine.
Colloquio dopo colloquio, ragazza dopo ragazza, Mary non sembra trovare il giusto feeling con nessuna delle candidate. Ecco allora che si presenta Grace una giovane colta, entusiasta e dall’incredibile fascino etereo. La nuova tata sembra saper far tutto: tenere a bada i bambini, tenere in ordine la casa e stimolare le fantasie più nascoste della scrittrice. Sì, perché Mary rimane molto colpita dalla giovane, tanto da iniziare a fantasticare su di lei sempre con maggiore frequenza. Grace dal canto suo sembra apprezzare le avances di Mary e le due inizieranno un strano rapporto che le porterà inesorabilmente a scontrarsi con una terribile verità.
Il lato erotico (?) – Illusioni mortali, la recensione
È cosa nota, il popolo italiano è maestro nella seduzione e questo spesso si è rispecchiato non solo nel cinema nostrano ma anche sulla nostra immagine all’estero. A conferma di ciò nel momento in cui esce un film erotico, o presunto tale, questo schizza subito in cima ai prodotti più apprezzati di Netflix. Così come fu per 365 DNI, oggi è per Illusioni Mortali che ricopre da svariati giorni la prima posizione dei film più visti della piattaforma. La storia d’amore e di sesso tra l’anziana protagonista e la giovane ninfa si protrae per circa tre quarti della durata, senza arrivare mai da nessuna parte. Oltre all’eccessiva ridondanza delle scene in cui Mary fantastica sull’apparentemente inerme tata, a risultare stucchevoli sono anche le battute recitate. Innaturali e fuori contesto fanno spesso scappare un’involontaria risata.
Voglio dire, con questo suo strano atteggiamento da schiava sessuale sento che farebbe qualunque cosa le chiedessi di fare… o di farmi!
Nota bene: Grace non ha nessun atteggiamento da “schiava sessuale”, fa semplicemente il suo lavoro da tata e da colf tuttofare. Sicuramente la sfera sessuale dei protagonisti è molto importante per l’economia della pellicola ma, come spesso accade in questo tipo di sceneggiature, viene banalizzata e ridotta a macchietta. Un film che per approccio sembra uscito direttamente dagli anni ’90 e se anche fosse stato distribuito all’epoca non sarebbe stato sicuramente degno di nota.
Il lato thriller (?)
A questo punto della recensione de Illusioni Mortali dobbiamo specificarlo, in teoria questo film sarebbe un thriller, addirittura psicologico. Fa da sé che sia la componente tensiva che quella psicologica non si palesano mai e che il colpo di scena “thriller” oltre che essere largamente prevedibile viene posto troppo in là nella storia. Tutto ciò che riguarda la suspense viene continuamente smorzato da allusioni eccessivamente palesi al fatto che per scrivere il suo nuovo libro Mary debba necessariamente tirar fuori “la sua parte più oscura”. Una forma di misdirection mal realizzata che cerca di distrarre lo spettatore dal reale cattivo della storia.
A questo proposito è necessario mettere in luce lo sbilanciamento di cui è vittima la narrazione. Appare incomprensibile l’eccessiva attenzione data all’inconcludente lato amoroso/sessuale che occupa quasi un’ora e mezzo di film. Soprattutto perché così facendo non si approfondisce il lato psicologico del personaggio di Grace, a cui viene dedicato un brevissimo spazio. Un vero peccato se si pensa che è l’unico elemento che in potenza potrebbe avere qualcosa da dire. Questo non avrebbe di certo salvato il film ma almeno lo avrebbe reso meno tedioso.
Considerazioni finali – Illusioni mortali, la recensione
Una fotografia televisiva, delle interpretazioni televisive e una trama televisiva fanno di Illusioni Mortali un mediocre film televisivo. Lo avreste mai detto? Nemmeno la presenza di scene pruriginose in cui la protagonista mangia con gli occhi (e non solo) la giovanissima Grace riescono a risollevare le sorti di una storia noiosa e prevedibile. Pubblicizzato come un thriller psicologico ma realizzato come uno dei film pomeridiani che si possono trovare sulle tv minori nel weekend.
Se non fossimo in pandemia si presterebbe ad una visione di gruppo, almeno per godere tutti insieme dell’elevata concentrazione di scene al limite del cringe. In tempi di Covid ciò non è possibile, quindi a conti fatti i motivi per cui guardare Illusioni Mortali si aggirano intorno allo zero.
Illusioni mortali
Voto - 4
4
Lati positivi
- Nessuno
Lati negativi
- I dialoghi
- Fallisce nell’essere un film erotico
- Fallisce nell’essere un thriller, per di più psicologico. La suspense è latitante