In vacanza su Marte: recensione del nuovo cinepanettone con Christian De Sica e Massimo Boldi
Boldi e De Sica sono tornati e questa volta sono sbarcati su Marte
Ormai non è notizia nuova, Christian De Sica e Massimo Boldi, dopo una lunga separazione, sono tornati a girare film insieme. Due anni fa abbiamo avuto il primo frutto di questa reunion con Amici come prima. Questa pellicola ha sicuramente segnato il ritorno della coppia al cinema, ma si presentava con un tono più contenuto e leggermente diverso dai film passati. Così, riuscito il primo esperimento, ecco che Boldi e De Sica tornano con un nuovo cinepanettone, questa volta ambientato su Marte. In vacanza su Marte, di cui vi proponiamo la nostra recensione, si ambienta nel 2030 ed era stato proposto dal duo come un misto tra Interstellar e The Martian.
La produzione ha infatti investito sul progetto che è stato il primo film in Italia ad utilizzare le stesse tecnologie impiegate sul set di The Mandalorian. Insomma, pare che questa volta Boldi e De Sica avessero in mente qualcosa di nuovo, di diverso; ma in fin dei conti “si torna sempre dove si è stati bene”. Oltre all’iconico duo sono presenti nel cast anche Paola Minaccioni, reduce da Lockdown all’Italiana, Herbert Ballerina (Italiano Medio) e Milena Vukotic.
Indice
- Trama: un matrimonio su Marte
- Questa volta sono tornati davvero
- Un gruppo di squilibrati nello spazio
- Considerazioni finali
Trama: un matrimonio su Marte – In vacanza su Marte, la recensione
Fabio Sinceri (Christian De Sica) ha abbandonato sua moglie e suo figlio da ormai 4 anni rifacendosi una vita con un’altra donna, Bea. Quando scopre che la madre di Bea possiede un’immensa eredità da donare alla sua morte, decide che è arrivato il momento giusto di sposare la compagna. C’è solo un problema: Fabio è ancora sposato con Elena (Paola Minaccioni). Per evitare di affrontare di nuovo la moglie dopo 4 anni, decide di organizzare il matrimonio su Marte, terra senza giurisdizione. Nel frattempo Giulio, il figlio di Fabio, passa il tempo insieme alla sua ragazza Marina che cerca di smascherare il finto amore tra due influencer. Durante un pedinamento, il ragazzo vede suo padre scomparso salire a bordo di una navicella, Decide così di inseguirlo insieme a Marina, che continua a controllare la coppia di influencer, anche loro in partenza per Marte.
Una volta sbarcati tutti su Marte, Giulio si presenta al padre che gli nasconde la storia del matrimonio. Durante un’esplorazione spaziale il ragazzo cade però in un buco nero e ne esce ormai invecchiato di decenni. Fabio dovrà ora badare ad un adolescente nel corpo di un anziano che se ne va in giro dicendo di essere un ragazzino. Sullo stesso pianeta intanto i due influencer cercano di nascondere il loro odio reciproco agli occhi del pubblico, mentre Marina cerca di incastrarli. Tra equivoci, bugie e tradimenti, Fabio dovrà riuscire a tenere segreto il suo passato come padre o perderà l’intera eredità
Questa volta sono tornati davvero – In vacanza su Marte, la recensione
Era dal lontano Natale a Miami del 2005, chiusosi con “un finale d’effetto”, che Massimo Boldi e Christian De Sica non partecipavano insieme ad un cinepanettone. Come accennato nell’introduzione, infatti, Amici come Prima ha segnato il ritorno della coppia sullo schermo ma non apparteneva a quel filone. In vacanza su Marte è quindi l’effettivo ritorno del “cinepanettone con De Sica e Boldi”. Passati ben 15 anni dalla loro ultima avventura e visti gli investimenti fatti sulla pellicola ci si sarebbe aspettati qualcosa quantomeno di “diverso”, ma purtroppo le cose non sono cambiate per nulla. Questi “film di Natale” hanno basato la loro comicità su tradimenti, flatulenze e volgari battute sul sesso, riportando in scena anno dopo anno sempre la stessa storia. Così anche su Marte nel 2030 si è deciso che lo stile dovesse rimanere lo stesso.
Il nuovo cinepanettone è un tripudio di ignoranza, volgarità e nonsense incredibile; nel 2020 ci si ritrova ancora a vedere Boldi e De Sica dispensare volgarità e offensive quanto ridicole parodie sugli omosessuali. Il film è vecchio, non al passo con i tempi; non solo la componente comica scatena soltanto risate isteriche, date dall’assurdità degli eventi messi in scena, ma anche la “storia” sembra sia stata scritta in poche ore. La vicenda degli influencer, per esempio, è trattata nel modo peggiore possibile; i personaggi, stereotipo dell’influencer medio, vengono fatti passare per viziati scansafatiche additando negativamente l’intera categoria. La moltitudine di stereotipi e pensieri conservatori fanno di questo film un degno sequel di Natale a Miami, uscito però con 15 anni di ritardo. In vacanza su Marte è la dimostrazione della saturazione di un filone che ormai non ha più nulla da dire ed è invecchiato insieme con suoi creatori.
Un gruppo di squilibrati nello spazio – In vacanza su Marte, la recensione
Con il passare degli anni anche Boldi e De Sica sono invecchiati e questo rende le loro vicende ancora più strane e imbarazzanti. Giulio, il ragazzino interpretato da Massimo Boldi è quanto di più fuori di testa potessero creare. Protagonista di innumerevoli scene nonsense come il sollevamento del kebab come fosse un bilanciere, il personaggio ha un effetto straniante sullo spettatore; l’interpretazione del ragazzino nei panni dell’anziano è grottesca e lo stesso Boldi trasmette inquietudine e stress con la sua incalzante ricerca del padre preannunciata dalle parole “Papà, papà papà”. De Sica è a sua volta protagonista di numerosi momenti iconici come la scena incentrata sulla defecazione di un prezioso anello, ma a differenza del compagno ha degli ottimi tempi comici pur recitando pessime battute. L’intero cast poi ricopre ruoli parodistici e fin troppo sopra le righe rasentando il demenziale.
Un esempio è il personaggio di Milena Vukotic, che interpreta la nonna ninfomane la quale si tinge costantemente i capelli per sentirsi giovane. Oppure Herbert Ballerina, storico collaboratore di Maccio Capatonda, che stranamene ha preso parte a questo film e recita nei panni di un agente commerciale la cui comicità consiste nel pronunciare male le parole in inglese. Insomma, In vacanza su Marte sembra la parodia di un cinepanettone che esasperando al massimo i tratti caratteristici del genere li destruttura fino a prendersene gioco; il problema sorge appunto nel momento in cui il film non si presenta come parodia. In vacanza su Marte è un film incredibile; l’estrema superficialità con cui è stato realizzato fa sì che lo spettatore stenti a credere che il film sia del 2020.
Considerazioni finali
Anche dopo la separazione di De Sica e Boldi i cinepanettoni non si sono fermati dividendosi in due categorie: quelli con un attore e quelli con l’altro. Con gli anni il fenomeno è andato scemando fino ad arrivare a Super Vacanze di Natale che non era un film inedito ma un montaggio delle vecchie pellicole. I cinepanettoni sono stati una costante del cinema italiano per decenni e nonostante l’incredibile successo commerciale non sono mai stati apprezzati dalla critica; il progressivo abbandono del pubblico ha poi dimostrato un segno di cambiamento nei gusti degli spettatori. Una storia durata trent’anni che sembrava aver raggiunto il termine. È proprio per questo che In vacanza su Marte è un prodotto decisamente importante; se questa tipologia di film era quasi scomparsa, cosa abbiamo imparato dal suo ritorno? La morale è che se i cinepanettoni non brillavano all’epoca, al giorno d’oggi sono ancor più fuori luogo.
Arrivati alla fine della nostra recensione di In vacanza su Marte possiamo dire che è un tale misto di assurdità e follie che si fatica a credere sia una reale produzione cinematografica. In campagna marketing hanno parlato di tecnologie innovative che però a quanto pare sono state usate male. Senza convenevoli, Marte è un green screen. Le scenografie realizzate per il pianeta e “l’albergo spaziale “, sono pessime, così che l’idea di ambientare il film su Marte si rivela solo un pretesto per realizzare un altro capitolo della “saga”. Continuando su questa scia, i personaggi si comportano in modi assurdi pronunciando frasi e compiendo azioni prive di senso logico. In vacanza su Marte è un film che non meritiamo. Un’approssimazione tale nella realizzazione di una pellicola non è tollerabile, neppure con i cinepanettoni e tutto ciò non è che la prova che questo filone è ormai arrivato alla canna del gas.
In vacanza su Marte
Voto - 3
3
Lati positivi
- Pur recitando pessime battute Christian De Sica ha buoni tempi comici
Lati negativi
- I personaggi del film sembrano un mucchio di squilibrati che compiono azioni prive di senso
- Nonostante le tecnologie "innovative" il film presenta un lato tecnico incredibilmente carente
- Il film nella sua interezza si presenta come fuori luogo e non al passo con i tempi
E’ il crepuscolo degli Dei del cinepanettone, mandati allo sbaraglio dai produttori per fare cassa. Volgarità gratuite con una trama senza mordente. Spesi soldi invano.