Incastrati: recensione della serie Netflix di Ficarra e Picone

Dal 1° gennaio su Netflix i sei episodi di Incastrati che, fra commedia e crime, segnano l'esordio di Ficarra e Picone alla serialità televisiva

A novembre 2021 Carlo Verdone esordiva nel mondo della serialità televisiva con Vita da Carlo su Amazon Prime Video. Il nuovo anno porta con sé un altro esordio: quello di Ficarra e Picone su Netflix con la serie tv Incastrati, di cui vi proponiamo la nostra recensione. Con tanta televisione, teatro e cinema alle spalle, il duo comico sceglie come esordio alla serialità una storia in sei puntate fra commedia e crime ambientata in Sicilia. In un momento di oggettiva difficoltà per le sale, che faticano a riprendersi dopo i lunghi stop, anche Ficarra e Picone passano allo streaming. Lo fanno con una storia che è un’estensione in una nuova dimensione di quello che è il loro repertorio di comicità. Una serie che si rivolge al loro pubblico di affezionati cercando di attirare nel contempo una nuova fetta di spettatori. Quella dei fruitori dei prodotti della piattaforma che li ospita.

Incastrati è una serie comedy in 6 episodi che, attraverso il linguaggio e l’ironia tipici di Ficarra e Picone, racconta, in perfetto stile commedia degli equivoci, una vicenda criminosa. Al centro della storia due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine, i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia. Questa la sinossi ufficiale della serie. Oltre al duo comico protagonista, fanno parte del cast anche Marianna di Martino, Anna Favella, Tony Sperandeo, Maurizio Marchetti, Mary Cipolla, Domenico Centamore e Sergio Friscia. Se siete curiosi di conoscere la nostra opinione sull’esordio su Netflix di Ficarra e Picone, proseguite nella lettura della nostra recensione di Incastrati.

Indice:

Fra commedia e crime, familiarità e nuovi approcci – Incastrati, la recensione

Come accennato nell’introduzione alla nostra recensione, Incastrati si muove tra commedia e crime. Più precisamente, tra commedia degli equivoci e un giallo di stampo tradizionale con tanto spazio all’elemento investigativo. La comicità di Ficarra e Picone ha un marchio di fabbrica riconoscibile e dinamiche ben collaudate. Dinamiche che si ritrovano senza grossi stravolgimenti in questa serie. Una comicità garbata, tanta ironia e riflessioni (leggere, ma sempre centrate) sulle incongruenze e i luoghi comuni legati all’Italia in generale e alla Sicilia in particolare. Su queste basi di grande familiarità nei modi e nei tempi comici, Ficarra e Picone inseriscono lo sviluppo crime. Lo spunto di partenza da cui prende le mosse una trama ricca di indizi e intrighi è estremamente semplice ma altrettanto efficace. Salvatore e Valentino, due tecnici che riparano tv, trovano un cadavere nella vasca da bagno dell’appartamento dove sono stati chiamati per un intervento.

Da lì si ritrovano incastrati in una vicenda più grande di loro dalla quale sembra impossibile uscire indenni. La sceneggiatura è tanto semplice quanto precisa nelle svolte. Per lo spettatore risulta immediato mettere insieme i tasselli che compongono il puzzle della trama. Semplice ma non noioso, fra indizi che si sommano coinvolgendo chi guarda in un piacevole gioco investigativo. Aiuta in questo senso anche una riflessione metatestuale sul mezzo delle serie tv e sui suoi fruitori. Salvo è un patito delle serie crime e sfrutta la sua passione per cavarsi – non sempre con successo – dagli impicci. Ed ecco che le dinamiche di The Touch of the Killer, il suo show preferito, si possono applicare al true crime in cui rimane invischiato con Valentino. L’ossessione di Salvo per le serie non è uno sterile pretesto, ma acquista un senso anche negli snodi narrativi e nello sviluppo della trama.

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Incastrati. Tramp Limited LTD

La Sicilia fra luoghi e personaggi

La Sicilia è stata teatro dell’azione in quasi tutti i film di Ficarra e Picone registi. In Incastrati la terra d’origine del duo comico ha più spazio, complice il mezzo seriale che permette di soffermarsi in maniera più compiuta su diversi elementi. La Sicilia risulta qui valorizzata sia dal punto di vista visivo che scandagliata come se fosse un personaggio tramite le figure protagoniste. Gli ambienti e le location sia negli interni che nelle esterne sono ben valorizzati e c’è ampio spazio per i paesaggi siciliani con i suoi tratti caratteristici. Ficarra e Picone raccontano, ironizzando attraverso i vari personaggi sulla scena, anche i luoghi comuni e gli stereotipi legati all’isola.

E proprio i personaggi secondari sono uno dei punti di forza della serie, anche in termini di caratterizzazione. Una caratterizzazione magari non approfondita ma certamente efficace e variegata. C’è Sergio (Sergio Friscia), il giornalista ex compagno di scuola di Salvo e Valentino che rimpiange i “bei tempi” delle guerre tra cosche. Un personaggio le cui iterazioni comiche nelle linee di dialogo sono fra le più divertenti. C’è Cosa Inutile (Tony Sperandeo), mafioso vecchio stampo con aspirazioni da boss e che balbetta quando mente. E c’è il procuratore interpretato da Leo Gullotta, impegnato in una lotta decennale contro la criminalità organizzata. Una carrellata di personaggi i cui tratti stereotipici non disturbano, poiché non troppo insistiti e piacevolmente (auto)ironici.

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Incastrati. Tramp Limited LTD

In conclusione – Incastrati, la recensione

Incastrati è una serie che, pur al netto di alcuni difetti, funziona e intrattiene. La semplicità della scrittura presta il fianco qua e là a qualche ingenuità e incongruenza. Alcuni fra i personaggi secondari non sono particolarmente riusciti (la moglie di Salvo interpretata da Anna Favella è l’esempio più lampante) e, in generale, chi non rientra fra gli estimatori di Ficarra e Picone difficilmente cambierà idea. Salvatore Ficarra e Valentino Picone hanno uno stile comico ben preciso, che magari non incontra i gusti di tutti, ma che si fa riconoscere. Non c’è sforzo in questo senso di cambiare uno “schema” ben consolidato e chi non apprezza il duo potrebbe non gradire nemmeno il loro esordio alla serialità.

Avviandoci verso la conclusione della nostra recensione di Incastrati ci sentiamo comunque di consigliare la serie tv di Ficarra e Picone. La storia offre abbastanza per passare qualche ora di svago, gli episodi hanno un buon ritmo e scorrono senza intoppi, perfetti anche per una fruizione tutta d’un fiato. Il finale del sesto episodio schiera in campo anche il più tradizionale dei cliffhanger, lasciando presagire che potrebbe esserci una seconda stagione. Al momento in cui scriviamo Incastrati è al primo posto nella classifica dei più visti in Italia su Netflix. Che sia di buon auspicio?

Incastrati

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Sei episodi fra comedy e crime che riescono nell'intento di intrattenere e coinvolgere, con un buon ritmo
  • I personaggi secondari funzionano bene con caratterizzazioni puntuali e variegate

Lati negativi

  • Qualche ingenuità nella scrittura
  • Chi non apprezza Ficarra e Picone potrebbe non apprezzare Incastrati

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