Jack Ryan: recensione della serie Amazon Prime Video

Ecco la nostra recensione di Jack Ryan, la nuova serie Amazon Prime Video con John Krasinski

Jack Ryan torna in azione nella nuova serie Amazon Prime Video ispirata ai romanzi di Tom Clancy. Ad interpretare il coraggioso analista della CIA, stavolta, è John Krasinski, reduce dal grande successo di A Quiet Place. La serie, composta da otto episodi, è già stata riconfermata per una seconda stagione quattro mesi prima del debutto sulla piattaforma streaming di Amazon. Un’avventura ad alta tensione che racconta la battaglia di Ryan contro una minaccia molto familiare di questi tempi: il terrorismo di matrice medio orientale.

Per Amazon il successo di Jack Ryan rappresenta un ulteriore passo in avanti verso lo sviluppo di produzioni molto più grosse e competitive come l’annunciato riadattamento del Signore degli Anelli. Ma l’ottimo riscontro di questa serie da parte del pubblico va di pari passo con la qualità della stessa? Scopriamolo nella nostra recensione.

Jack Ryan: la recensione della serie Amazon

Jack Ryan: ci rivediamo?

Jack Ryan Recensione Amazon VideoNon è un dato capace di fare notizia come i tre attori che si sono avvicendati nei panni di Spider-Man nell’arco di sedici anni ma fa specie pensare che questa sia la quinta incarnazione di questo personaggio in quasi trent’anni. Il primo fu Alec Baldwin in Caccia a Ottobre Rosso, seguito per ben due volte da Harrison Ford (Giochi di Potere e Sotto il Segno del Pericolo), forse la versione più nota di Ryan. Fu poi la volta di Ben Affleck (Al Vertice della Tensione) e Chris Pine (Jack Ryan – l’Iniziazione). Più si procede nel tempo e più i produttori hanno ringiovanito il personaggio, attingendo alle prime fasi della sua carriera.

Non c’è da stupirsi perché il personaggio creato da Tom Clancy nel 1984 permette una caratterizzazione più originale proprio attingendo alle sue origini. Creare l’ennesima serie tv su un agente della CIA che combatte il terrorismo, probabilmente, non avrebbe riservato nulla di interessante sul fronte narrativo; raccontare la trasformazione in action hero di un analista, al contrario, è molto stimolante. Se poi si proietta la vicenda all’interno del clima di paura vissuto in anni recenti il mix finale risulta particolarmente intrigante.

Jack Ryan: dalla scrivania all’azione

In realtà, volendo essere fiscali, il protagonista ha un passato nel corpo dei Marines. Un drammatico incidente (che viene lentamente rivelato nel corso della serie) lo porterà a seri problemi fisici con la conseguente decisione di scegliere una carriera più tranquilla. La velocità di pensiero e la propensione ad agire, però, non lo abbandonano. Quando inizia a scoprire alcune transazioni sospette di denaro nello Yemen capisce che potrebbe trattarsi della genesi di un nuovo Bin Laden e avverte chi di dovere. La sua avventatezza viene sostenuta solo dal suo neo-capo Greer (Wendell Pierce) e, da quell’istante, i due inizieranno un’indagine sempre più rischiosa.

La scelta di John Krasinski ha sorpreso molti, noi compresi. Non è difficile trovare sul web commenti negativi sull’attore e sulla decisione di fargli rivestire un ruolo ereditato da una star come Harrison Ford. Krasinski ha un passato da attore comico nella serie tv The Office ma anche alcune interpretazioni malinconiche come quella in  American Life (2009). Il suo volto da bravo ragazzo dall’espressione perennemente preoccupata gettava dubbi sul fatto che potesse incarnare bene un simile personaggio ma, al termine della visione, la scelta si è rivelata un rischio azzeccato. Il suo Jack Ryan è credibilissimo proprio perché ha l’aspetto di un uomo che potresti vedere impegnato dietro a una scrivania ma dotato di una fisicità frutto di sport e allenamenti che non lo fa sembrare estraneo a scontri e inseguimenti.

Jack Ryan: l’inarrestabile terrore

Gli otto episodi della prima stagione inquadrano subito l’intenzione di trattare un tema contemporaneo come il terrorismo. Una simile scelta pone Jack Ryan di fronte ad avversari di spessore sul fronte televisivo quali 24 e Homeland. L’approccio scelto dagli showrunner Carlton Cuse (Lost) e Graham Roland, però, sceglie di rivolgere l’attenzione non soltanto alla portata distruttiva esterna degli atti di terrore ma anche a quella interna. L’efferato Suleiman, il nemico della serie, è un uomo che per sferrare il suo mortale attacco agli Stati Uniti sacrifica tutto. La bellissima moglie e i figli saranno al centro di una fuga pur di sfuggirgli e la sensazione di tristezza che accompagnerà l’uomo fino allo scontro finale è palese. Lo stesso vale per Ryan, talmente sotto pressione da mentire alla ragazza di cui si sta innamorando pur di non rivelarle quale sia la sua reale missione.

Il terrorismo inteso come minaccia allo stile di vita non solo di chi ne cade vittima ma anche di chi lo promulga è una scelta narrativa interessante. In questo modo gli sceneggiatori possono puntare non soltanto su un intreccio avvincente ma anche sull’introspezione e l’empatia dello spettatore nei riguardi dei personaggi. A nessuno importa seguire le avventure di qualcuno verso il quale non ci identifichiamo e gli autori di Jack Ryan lo sanno. Gli sceneggiatori riescono ad aprire anche una breve ma intensa parentesi regalandoci, nel terzo episodio, la parabola di un pilota di droni americano. Vittima di un incarico psichicamente logorante troverà una nuova ragione di vita quando reagirà al “terrore” usando proprio gli strumenti di morte che padroneggia.

Jack Ryan: la recensione – in conclusione

Dopo numerosi tentativi, questa serie targata Amazon Prime Video sembra avere centrato l’obiettivo di attualizzare il personaggio di Clancy. Un comparto tecnico di tutto rispetto (l’episodio pilota è diretto da Morten Tyldum, regista di The Passengers) affiancato da una scrittura sapiente. Jack Ryan sembra qui conquistare quella caratterizzazione a lungo impedita dai continui reboot e la dimensione narrativa più congeniale, ovvero quella seriale. Il numero limitato di episodi favorisce il compromesso fra asciuttezza di racconto e giusta dose di approfondimento dei caratteri.

Se per alcuni il personaggio di Jack Ryan sembrava ormai datato e figlio di un’epoca diversa da quella attuale, questa nuova produzione è riuscita a rassicurare anche gli estimatori di Clancy. Forse, per la prima volta, sapremo dare un volto “definitivo” a questo personaggio travagliato e sarà, con somma sorpresa di molti, quello del “mite” John Krasinski.

 

 

 

Jack Ryan

Voto - 7

7

Lati positivi

  • Buona gestione della narrazione seriale
  • Giusto compromesso tra fedeltà alla fonte e approccio moderno

Lati negativi

  • Il tema del terrorismo porta con sé l'inevitabile confronto con altre serie di grande qualità

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