Jackpot – Se vinci ti uccido!: la recensione del film
Jackpot – Se vinci ti uccido! è il nuovo film di Paul Feig del 2024, con protagonisti Awkwafina e John Cena. Disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 15 agosto 2024 è ambientato in un futuro distopico, limitato allo Stato della California. Jackpot – Se vinci ti uccido! (qui il trailer), tra gag comiche e un continuo uso dell’action, non si esula da una sottile considerazione che riflette sull’attualità.
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Trama – Jackpot – Se vinci ti uccido!, la recensione
Nel 2030 in una California sull’orto di un baratro economico, viene istituita una nuova legge. Legata alla Grand Lottery, lotteria che oltre e prevedere un’estrazione a sorte e il vincitore di un jackpot, ha anche un’altra singolare regola. E cioè quella di sopravvivere. Una volta resi pubblici nome e posizione del vincitore, chiunque riesca a ucciderlo, a patto che non utilizzi armi da fuoco, si aggiudicherà l’ingente somma messa a disposizione, diventando lui bersaglio o nuovo vincitore. La partita dura infatti fino al tramonto: se quindi il malcapitato estrattore riuscirà a sopravvivere prima che sopraggiunga la notte e il buio, i soldi saranno suoi. In caso contrario andranno a chiunque sia riuscito a ucciderlo in quel lasso di tempo.
Ogni cittadino della California si mette quindi sulle tracce di Katie quando diventa lei vincitrice della Grand Lottery. Katie, ignara, si trova in California nella speranza di diventare nuovamente quell’attrice bambina che è stata, che tutti ricordano ma che, col passare degli anni, non riconoscono più. Katie arriva quindi in città senza sapere cosa sia la Grand Lottery, e quindi neanche perché chiunque la incontri, improvvisamente, voglia ucciderla. Fin quando non sopraggiunge Noel Cassidy che oltre a spiegarle cosa sta accadendo le propone un accordo: la proteggerà fino al tramonto se parte della vincita di Katie andrà a lui. Ma Katie e Noel sono soli contro una California combattiva e spietata e che non si fermerà davvero di fronte a nulla.
Paradossale e sopra le righe – Jackpot – Se vinci ti uccido!, la recensione
Jackpot – Se vinci ti uccido! è un film che nel complesso funziona proprio nel suo essere assurdo. Dalla recitazione sopra le righe a tutto ciò che accade in un crescendo di action, inseguimenti, arti marziali, coltelli, accette e qualsiasi altro strumento possibilmente letale, che vola nel cielo della California del 2030. Ma se eventi, personalità e l’intera trama del film hanno la loro paradossale matrice di follia distopica, come ogni prodotto ambientato in un futuro vicino, i riferimenti a un clima che si respira oggi non mancano. Ecco che non c’è alcuna pietà per chi vince la Grand Lottery e tutti, nessuno escluso, si possono e vogliono trasformare in assassini. Tutti egualmente spietati. L’omicidio non ha a che fare con il togliere la vita a qualcuno, e non è un crimine perché la legge lo consente. Quindi: perché scomodare la propria moralità se tutti sono pronti a non farlo?
È lecito, non è una colpa se lo fanno tutti. L’unica conseguenza è quella di ricevere miliardi di dollari o prepararsi alla prossima caccia al vincitore. Senza contare i metodi che prevedono qualsiasi “attrezzo” possibile e una morte quindi spesso brutale e sanguinaria. In Jackpot – Se vinci ti uccido! ogni cittadino, ogni membro della società è pronto a guadagnare qualcosa, che questo sia a seguito di un crimine efferato o del tentativo che questo non avvenga. Da qui le organizzazioni di protezione e guardie del corpo private che, anche loro, si arricchiscono per salvare chi vince. Dimezzando la somma predisposta del loro clienti, considerando quante vale il loro operato. Il film di Paul Feig, andando sempre più oltre la realtà, riesce a intrattenere e divertire, esagerando di tanto in tanto, quanto basta per ignorare elementi come verosimiglianza, indagine psicologica o espliciti spunti di riflessione. Strizzando comunque l’occhio a un mondo schiavo del denaro ad ogni costo.
Conclusioni – Jackpot – Se vinci ti uccido!, la recensione
John Cena e Awkwafina creano poi la giusta alchimia. Awkwafina prima, del tutto ignara e presa dall’isterismo di un’insensata e diabolica partita all’ultimo sangue. E John Cena al centro di uno gioco ironico e scatenato votato a salvare chi è la futura immagine di una ricchezza inestimabile. I momenti di respiro si riducono così a pochi dialoghi, a una distensione apparente che offre agli spettatori una maggiore empatia per la relazione tra i 2 personaggi. Già carichi di immedesimazione nell’essere volti noti al grande pubblico e nell’essere in parte con la personalità del loro ruolo.
Quella di chi, appena trasferita, non ha idea di cosa si celi dietro quella fittizia miniera di opportunità e di chi, invece, tenta da anni di guadagnarsi da vivere mettendo in atto ciò che sa fare meglio. In questo caso distruggere qualsiasi avversario. Jackpot – Se vinci ti uccido! punta tutto sull’esilarante, su degli ottimi interpreti e su elementi che divertono e coinvolgono senza però prendersi eccessivamente sul serio. Un tipo di prodotti che iniziano ad aumentare a dismisura e che continuano a conquistare sempre un certo numero di utenti.
Jackpot - Se vinci ti uccido!
Voto - 7
7
Lati positivi
- Esilarante e dinamico
- Personaggi protagonisti affiatati
Lati negativi
- A volte esagera fin troppo