John Wick 2: il ritorno di Keanu Reeves
Rating - 7
7
The Good
- Ottimo cast
- Un ottima interpretazione di Riccardo Scamarcio
- Keanu Reeves come sempre impeccabile
- Belle scenografie
The Bad
- Scene d'azione troppo lunghe
- Alcune parti della trama sono poco curate
Si sa, il 2017 sarà un anno di sequel, infatti il 16 Marzo uscirà nelle sale italiane “John Wick 2”, il secondo capitolo della saga iniziata nel 2014, diretto Chad Stahelski e David Leitch.
Noi di Filmpost abbiamo avuto l’opportunità di vederlo in anteprima e abbiamo potuto avere un assaggio di ciò che Keanu Reeves ha portato avanti nei panni del più temuto sicario di New York.
La trama:
Ancora una volta John Wick crede di poter lasciare indietro il suo passato, ma proprio quando riesce a saldare l’ultimo conto rimasto in sospeso, ecco che questo ribussa alla sua porta. Si presenta così un esponente di altissimo rango della Camorra italiana, Santino D’Antonio (il nostro Riccardo Scamarcio), venuto a richiede il pagamento di un vecchio debito, firmato addirittura con il sangue. Due regole principalmente non si possono assolutamente infrangere in questo mondo rappresentatoci, e sono, citando il rispettato e temuto direttore Winston (Ian McShane) dell’hotel “per sicari” Continental: “Se uccidi all’interno dell’hotel Continental, territorio neutrale nonchè rifugio per i sicari, muori; e se tradisci un patto sancito con il sangue, muori”.
L’attore italiano, la cui interpretazione è risultata una piacevole sorpresa, recita qui nei panni di un camorrista che vuole spodestare la sorella Gianna (Claudia Gerini) dalla carica che ha ereditato dal padre come capo della suddetta organizzazione mafiosa. Andando, di conseguenza, a sedersi alla “grande tavola” alla quale si riuniscono tutti i grandi capi delle altre organizzazioni “poco di buono” mondiali. Per farlo si recherà da John, al quale aveva fatto un particolare favore anni prima quando la sua amata compagna era ancora in vita. Wick dovrà così attraversare l’oceano ed arrivare proprio fino a Roma, per completare così la sua missione nella speranza di chiudere definitivamente con la sua vita precedente.
Per tutto il film (anzi, i film) il protagonista non fa che ripetere di volersi ritirare, ma le circostanze lo costringono sempre a tornare ad uccidere, mostrandoci quel capitolo della sua vita che era riuscito a chiudere, dopo aver trovato finalmente l’amore e la pace.
Come è il rischio di ogni sequel, il livello si abbassa leggermente rispetto al primo capitolo, ma bisogna considerare anche la natura della pellicola. Si tratta di un film d’azione. Le risse, i colpi, gli spari sono i veri protagonisti, e la trama rimane solo uno sfondo su cui appoggiare gli altri elementi. Sta di fatto però, che nel primo film vi era un miglior connubio di momenti tra azione e trama, riuscendo anche a mescolare le due cose insieme rendendo così le “battaglie” ancora più avvincenti. La nostra impressione è, infatti, che in una probabile paura di non riuscire a trattenere abbastanza materiale per il capitolo successivo, non sia stato sfruttato nella maniera migliore ciò che poteva benissimo essere adoperato e approfondito. Ad esempio, dimezzando la durata eccessiva delle scene d’azione e togliendo alcune scene ad effetto “di riempimento”, come quelle di una piacevole comicità sottile all’interno del Continental, si poteva dire qualcosa in più, anche a livello di scene, sul patto sancito tra John e Santino; oppure ancora, dare quantomeno un accenno al rapporto ignorato dal protagonista, tra il personaggio enigmatico di Ruby Rose e Wick. Di fatti, anche solo le ultimissime scene finali, potevano da sole lasciare abbastanza da lavorare per il nostro ipotetico sequel.
Keanu non delude, ma forse il suo personaggio sta venendo via via sempre più estremizzato, tanto da sembrare quasi un supereroe immortale per come resiste ai colpi che riceve durante tutta la durata del film.
Il finale, come abbiamo già ribadito nell’articolo e che non vogliamo assolutamente spoilerare, prospetta il ritorno di John Wick in un terzo capitolo. Speriamo solo che il livello della produzione non si abbassi troppo e non aumentino ulteriormente la durata delle scene d’azione.
L’esperienza dell’anteprima
Come scrivevo qualche riga più in alto, quella di oggi è stata un anteprima, ma non abbiamo solo visto il film: c’è stato anche un incontro ravvicinato, ed inaspettato, con Riccardo Scamarcio.
Il belloccio italiano si è dimostrato essere un simpatico e disponibile gentlman, avvicinandosi a noi ragazze, chiaramente imbarazzate di fronte all’attore che fino a pochi minuti prima avevamo potuto solo guardare sul grande schermo.
Ci trovavamo da sole, e un po’ disorientate, in un pianerottolo del lussuosissimo Hotel Bernini dove si doveva svolgere la piccola conferenza stampa. Dal corridoio, osservavamo la soglia dalla quale veniva un piccolo vociare di persone indaffarate. All’improvviso, il “nostro” Lui fa un breve via vai dalla porta ritrovandosi di fronte noi e avvicinandosi a parlare come se ci conoscesse da una vita, scherzando ed interessandosi ai nostri pensieri sul film e alle nostre aspirazioni.
Dopo essersi assicurato una buona parola sulla recensione che sapeva avremmo scritto, ha confessato che John Wick 2 non ha una trama troppo elaborata, ma che, comunque, è stato per lui una grande esperienza aver partecipato ad un progetto internazionale. E, come già detto sopra, rivelandosi una piacevole sorpresa a livello di interpretazione e che, internazionalmente parlando, gli aprirà sicuramente altre porte.
Finita la nostra chiacchierata, si è di nuovo avvicinato alla sala dello shooting, solo dopo averci chiesto una foto tutti insieme. Vi comunichiamo che noi autrici stiamo ancora cercando di riprenderci da questa sorta di incontro ravvicinato del III tipo.