Jujutsu Kaisen 2: recensione dei primi episodi
Dopo il film prequel, Jujutsu Kaisen torna con una seconda stagione caratterizzata da primi episodi poco convincenti, ma che lasciano ben sperare per il futuro
Dopo un anno di attesa e molteplici progetti portati avanti dalla MAPPA, Jujutsu Kaisen torna con una seconda stagione. Arrivata in Italia con i primi cinque episodi, disponibili su Crunchyroll, in ritardo rispetto alla messa in onda giapponese per evitare la pausa estiva, Jujutsu Kaisen riprende dopo una prima stagione che aveva conquistato e un film molto più tradizionale da un punto di vista narrativo, ma comunque piacevole e scorrevole.
Un distacco che non ha molto di sorprendente visto che Jujutsu Kaisen 0 è stato scritto dall’autrice (l’autrice/autore utilizza un alias e ha richiesto l’anonimato, ma personalmente abbraccio la teoria che sia una donna) come un volume unico prima della vicenda di Itadori e la sua vita nell’istituto. Un distacco qualitativo nella forma che non ci si aspettava in questa seconda stagione vista la maturità dell’autrice e che infatti non cala, quel che dimuisce – a sorpresa – è la qualità dell’animazione e visiva.
Indice
- Gojo e Geto: due facce della stessa medaglia
- Trama
- Il lato estetico carente rispetto alla prima stagione
- Conclusione
Gojo e Geto: due facce della stessa medaglia – Jujutsu Kaisen 2, la recensione
Un forte distacco si presenta anche a livello di storia. Questa seconda stagione inizia con un flashback con protagonisti i giovani Gojo e Geto, un personaggio che abbiamo conosciuto come villain della prima stagione e che qui torna in una veste inedita. Geto infatti, durante la sua adolescenza, era il migliore amico di Gojo e i due formavano un team inseparabile. Il duo è stato voluto dall’istituto stesso visti i poteri di entrambi che si combinano a meraviglia, un incontro forzato che è diventato in freta un rapporto basato sull’affetto e l’amicizia. Gojo, erede della famiglia Satoru, ha il potere dei sei occhi, mentre Geto riesce ad evocare gli spiriti come se fosse una seconda natura per lui.
Ad essere estremamente interessante soprattutto poiché conosciamo il personaggio di Geto come villain, è vedere come i due personaggi hanno caratteri all’opposto rispetto a come li abbiamo conosciuti durante la prima stagione e al film prequel. Il giovane Gojo, un teenager caotico e arrogante, ha tutte le connotazioni che abbiamo visto in Geto durante la prima stagione. Gojo non crede che i loro poteri debbano essere usati per difendere i più deboli, ma che sono stati conferiti loro come se fossero esseri superiori, degli eletti. Geto, al contrario, crede che il loro potere debba essere usato al servizio dei più deboli. Un ribaltamento interessante che dà maggior profondità ad entrambi i personaggi.
Trama – Jujutsu Kaisen 2, la recensione
I primi episodi sono occupati dal flashback che si concentrano su una missione che è fondamentale per la trama principale che viene ripresa in maniera fluida e liscia, diventando nuovamente il vero fiore all’occhiello. Questi primi episodi si concentrano sui giorni di scuola di Geto e Gojo, che appena adolescenti vengono coinvolti nella protezione di Riko Amanai.
L’adolescente è la prescelta fin dalla nascita a fondersi con il Sommo Tengen designato ad ospitare il potere dello stregone immortale e a stabile equilibrio e ordine tra il mondo degli spiriti e quello degli umani. Senza di lui il mondo cadrebbe nel caos più completo e senza Amanai Tengen rischia di perdere la sua umanità, motivo per cui è fondamentale che Riko raggiunga l’istituto sana e salva. Ad attenderli infatti ci sono assassini e sicari che tentano di uccidere la ragazza.
Il lato estetico carente rispetto alla prima stagione – Jujutsu Kaisen 2, la recensione
Esattamente come era successo per la prima stagione, la storia di Jujutsu Kaisen è lineare e riprende tutte le caratteristiche degli shonen con elementi sovrannaturali. Le animazioni della MAPPA, solitamente pregiate e visivamente convincenti, in questo caso da un lato estetico sono carenti. I combattimenti e le animazioni di per se sono convincenti e ben realizzate, il problema risiede nei disegni dei personaggi.
Il character design è lineare e ben sviluppato – reso ancora più semplificato grazie al fatto che la maggior parte dei personaggi sono semplici studenti – e la caratterizzazione è più affidata alle loro azioni e dialoghi. Quel che è carente sono i disegni nei dettagli, soprattutto dei volti. I disegni appaiono più raffazzonati rispetto agli altri prodotti MAPPa e alla prima stagione di Jujutsu Kaisen stessa.
Conclusione – Jujutsu Kaisen, la recensione
La cosa più bella di questi primi episodi è che, sebbene la narrazione sia estremamente lineare, ci sono dei sottotesti interessanti. Primi tra tutti proprio la dicotomia tra Geto e Gojo e il modo in cui i due amici cambiano, completandosi a vicenda inizialmente per poi ritrovarsi agli antipodi, con ideali nuovamente opposti, ma ribaltati. Questa seconda stagione segue fedelmente i capitoli del manga ed inizia con un’introduzione semplice e più fredda che però promette di riprendersi negli episodi successivi che si concentrano sull’incidente di shibuya.
Jujutsu Kaisen 2
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- I due protagonisti
- La storia lineare, ma interessante
Lati negativi
- I disegni non sono pregiati e dettagliati