L’età giovane: recensione del film premiato a Cannes 72

Ecco cosa ne pensiamo del nuovo film del fratelli Dardenne premiato a Cannes per la miglior regia

Era l’agosto del 2016 quando a Bruxelles un gruppo di terroristi islamici attaccò la città, attuando un attentato spaventoso. Sulla scia di questi eventi, sempre nel 2016, i fratelli Dardenne annunciarono al Festival di Roma la loro idea di scrivere un film sul terrorismo islamico in Europa. Fu anche precisato che la sceneggiatura non avrebbe coinvolto specificatamente l’evento di Bruxelles, ma trattava in generale il fondamentalismo islamico. È così che alla 72esima edizione del Festival di Cannes i fratelli Dardennes presentano L’età giovane (Le Jeune Ahmed in originale), competendo per la Palma D’Oro e vincendo il Gran Premio per la regia. Addentriamoci quindi nella recensione de L’età giovane.

Come allude il titolo originale, L’età giovane parla di Ahmed, un ragazzino di tredici anni che vive a Bruxelles, e della sua forte convinzione negli ideali del fondamentalismo islamico. Il film seguirà le azioni e i pensieri del personaggio, che porteranno il giovane a tentare un omicidio. Oltre a questo spiacevole evento, Ahmed si scontrerà con i desideri della vita e dell’adolescenza, pulsioni generalmente malviste dalla religione che professa. In questa recensione andremo ad approfondire le tematiche trattate, le tecniche utilizzate e il messaggio che i fratelli Dardenne cercano di esprimere con questa pellicola.

Indice

L’età giovane recensione: la trama

Il film comincia mostrando il giovane Ahmed a contatto con la sua famiglia. Notiamo il rapporto turbolento che ha con la madre, un conflitto dovuto al fatto che il ragazzo la vede come inferiore e non fedele quanto lui. Veniamo a sapere della assenza del padre, che molto probabilmente non era un fondamentalista islamico. Vediamo Ahmed scontrarsi con una società tanto occidentale quanto multiculturale come quella del Belgio. Qui le minoranze islamiche hanno paura di estinguersi, perciò lo studio del Corano e l’attenzione verso la religione sono fondamentali in un paese con una diversa religione di stato. È proprio in questo contesto che Ahmed trova sicurezza e conforto in un giovane Imam, che lo “addestra” come un perfetto fedele islamico. Il modello che ha il giovane ragazzino non è quindi il padre o la madre ma il cugino che, come lui, ha seguito la strada del indottrinamento religioso.

Persuaso da queste idee e concetti, Ahmed oltrepassa il limite. Portato a ciò anche dalla aggressività che si portano dietro gli estremisti islamici, il giovane cerca di assassinare un insegnante. Questo sarà il campanello d’allarme che spingerà la famiglia e la scuola a portare Ahmed in un luogo che lo aiuti, che gli faccia capire quello che ha cercato di fare. La strada che però dovrà affrontare non sarà semplice. I concetti e le imposizioni che la religione propone sono cose molto difficili da modificare o da correggere, proprio perché si basano molto spesso su dogmi. Il percorso che Ahmed andrà a fare non è un ricovero quanto più un’autoanalisi, un cammino riflessivo verso la propria persona e le proprie azioni. Le persone che incontrerà cercano di aiutarlo senza limitare la sua religione, ma non è così facile quanto si pensi.L'età Giovane recensione

Temi e messaggi – L’età giovane, la recensione

In questo film i Dardenne ci mostrano quanto a volte la religione sia limitante e costringente. Senza condannare nulla, il film mostra determinati fatti e pensieri, che al giorno d’oggi sembrano assurdi. La critica che i registi portano non è, di per se, verso l’Islam quanto più in generale ai dogmi religiosi e a quello che possono portare se estremizzati. Quando si è convinti di agire secondo il volere di un Dio senza riflettere e senza porsi domande, le nostre azioni potrebbero diventare insensate e perfino pericolose. La scelta dei registi belgi è ricaduta sulla religione islamica, mostrandoci concetti come l’inferiorità della donna, la purezza e la castità. In un momento come quello della prima adolescenza, è difficile e straziante misurarsi con i dogmi religiosi e le pulsioni umane. Senza l’uso della logica, queste dottrine possono portare al rifiuto di se stessi e anche della società in cui si vive.

In un momento come quello di oggi, la scelta del tema trattato è di vitale importanza e quello che cerca di fare il film è di fare riflettere non sulla religione in se ma sulle conseguenze che può portare se interpretata in modo scorretto. Temi importanti all’interno del film sono anche l’immigrazione e la vita in un contesto sociale diverso, l’amore e i primi sentimenti, la psicologia e l’aiuto esterno e l’uguaglianza di genere e di fede. Quello che si potrebbe criticare al film è la scelta di mostrare solo la parte degli islamici estremisti, andando a generalizzare sul culto e sui credenti. In diversi casi, infatti, non tutti i religiosi sono irrazionali e dogmatici quanto quelli che il film tende a mostrare. L’intento degli autori è però di natura riflessiva e concettuale, non di demonizzare un particolare culto.età Giovane recensione

Lati tecnici e conclusioni: L’età giovane

L’attenzione del film è posta sul ragazzo, sulle sue difficoltà e sul suo modo di pensare. La regia, in questo senso, da una grossa mano. Molto spesso l’attenzione è focalizzata su Ahmed, le inquadrature sono lunghe e lasciano lo spazio per far muovere gli attori all’interno della scena. La fotografia naturale e realistica aiuta lo spettatore ad addentrarsi in una città multiculturale come Bruxelles. Il premio per la migliore regia è però una scelta discutibile, guardando anche gli altri titoli in gara. Sicuramente coinvolgente e ben organizzata, la regia di L’età giovane è forse non così prorompente e geniale per un premio prestigioso come Il gran premio per la regia a Cannes.

Al termine di questa recensione, rimane comunque il fatto che L’età giovane è un film che fa parlare di se, fa discutere e fa pensare a temi molto importanti al giorno d’oggi. Con una semplicità di messa in scena e di racconto, la pellicola ci mette di fronte ai dubbi e alle convinzioni di un bambino, di una persona che ancora deve elaborare un proprio giudizio critico e che forse troppo presto ha avuto a che fare con i precetti religiosi dell’islam.  Al cinema nelle sale italiane dal 31 Ottobre, il film sarà distribuito da BIM e consigliamo a tutti di dare un’occasione a questa pellicola, che se non altro saprà interrogarvi su questioni attuali e scottanti.

L'età giovane

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • La regia
  • Sceneggiatura e temi trattati

Lati negativi

  • Approfondimento di solo un aspetto della cultura islamica

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *