Le Terrificanti avventure di Sabrina 4: recensione della serie Netflix
Tra oscuri nemici e importanti scelte si conclude la storia di Sabrina Spellman
Le Terrificanti avventure di Sabrina – Parte 4, di cui vi proponiamo la recensione, è giunta alla conclusione. Netflix ha infatti rilasciato lo scorso 31 dicembre, in chiusura di questo complicato 2020, la quarta ed ultima parte della serie. Fin dal suo debutto nel 2018, la serie si è immediatamente distinta dalla comedy che tutti conoscono: Sabrina – Vita da strega. Il tono della serie Netflix, come già preannunciato dal titolo, è molto più oscuro, tenebroso e con tinte horror. Un tono che ha funzionato e ha contribuito ad identificare la serie che, intelligentemente, ne ha fatto un punto di forza. I protagonisti sono streghe e stregoni che interagiscono con poteri occulti; la Sabrina sedicenne, interpretata da Kiernan Shipka, in questa quarta stagione è però molto cambiata.
Sabrina è più consapevole dei propri poteri, ma soprattutto dimostra una maggiore maturità. Con un’oscura minaccia che incombe su Greendale e che rischia di mettere in pericolo la sua famiglia e i suoi amici, Sabrina cercherà, come sempre, di trovare una soluzione. Tra alti e bassi la stagione si conclude, ma analizziamola nel dettaglio di seguito nella nostra recensione.
Indice:
Trama – Le Terrificanti avventure di Sabrina 4, recensione
Ne Le Terrificanti avventure di Sabrina 4, la minaccia più grande che incombe su Greendale sono gli Orrori, rilasciati da Padre Blackwood al termine della stagione precedente. Le otto entità giungono a Greendale manifestando i loro poteri e minacciando di annientare la città. Nel frattempo Sabrina comincia ad accorgersi che i rapporti con i suoi amici sono cambiati e cercherà di porvi rimedio. Il suo umore sarà ulteriormente ingrigito dalla felicità che tutti (tranne lei) sembrano aver raggiunto.
La relazione con Nick è terminata bruscamente, mentre ormai Harvey è felice con Roz. L’unica persona con cui Sabrina riesce a confidarsi è la sua gemella, che regna all’Inferno. Affronterà poi situazioni che, soprattutto nei primi episodi, la porteranno a riflettere maggiormente su stessa. Per il resto degli episodi l’attenzione si sposta invece sull’Eterno e il Vuoto, ultimi Orrori che la metteranno alla prova fino al sorprendente e inaspettato finale.
Un tono più maturo
Uno dei punti di forza di questa parte 4 de Le Terrificanti avventure di Sabrina, è indubbiamente una maggiore maturità dimostrata dalla protagonista. Questo si percepisce già dai primi episodi in cui Sabrina comincia, con realismo e concretezza, ad affrontare le delusioni e ad analizzare i suoi rapporti d’amicizia. Ma l’evoluzione maggiore si percepisce con l’avanzare degli episodi e con l’affrontare i singoli Orrori che giungono, l’uno dopo l’altro, in città. Sabrina li affronta con serietà e maturità; si assume le proprie responsabilità e si dimostra disposta a pagare le conseguenze delle azioni compiute in passato. Dimostra un coraggio che, a differenza delle stagioni precedenti, non è dettato dall’impulsività e dal capriccio, ma dalla consapevolezza e da una maggiore maturità. Ad affiancarla in questo viaggio di maturazione c’è il cugino Ambrose, che si dimostra molto più determinato e consapevole dei propri poteri così come delle sue conoscenze.
I due, grazie all’aiuto e al supporto reciproco, si dimostreranno un’ottima squadra per affrontare i nemici. E, sebbene sempre presenti, zia Hilda e Zelda questa volta, sembrano occupare una posizione più marginale nell’affrontare le minacce; le due sono più focalizzate sulla ricostituzione della congrega. Altro personaggio che spicca è Roz che, grazie ad una nuova rivelazione sulla natura del suo potere, assumerà sempre più risalto. Altro personaggio che non delude mai, ma che accresce il fascino intorno a sé è Lilith. Quanto alla caratterizzazione, come si può notare, quasi tutti i personaggi dimostrano un maggiore spessore rispetto alle stagioni precedenti. Una maturità che non caratterizza solo i personaggi ma anche le tematiche affrontate nei vari episodi. Dal lavoro di squadra al supporto tra donne – a cui è dedicata una scena mozzafiato – fino alla lotta all’oppressione e al controllo.
Considerazioni tecniche
Proseguiamo la recensione de Le Terrificanti avventure di Sabrina 4, spostando l’ attenzione sul lato tecnico della serie. Si conferma la presenza di atmosfere cupe, con prevalenza di colori scuri in tutte le scene in cui spiccano il nero e il rosso. La regia predilige toni altrettanto cupi. Usa filtri monocromatici che si sposano alla perfezione con le atmosfere. A rafforzare il tono a tinte horror e mistico giungono inquadrature a volte sfocate e distorte. Dal punto di vista della trama ci sono elementi degni di nota e altri purtroppo già visti e riproposti. Nella prima parte della stagione gli Orrori si presentano con sequenzialità (tra questi il cattivo da affrontare in ogni episodio). Una scelta che può risultare monotona.
Ma l’elemento innovativo è decisamente la struttura del settimo episodio, in cui la serie ci regala un esempio di metatelevisione, con un piccolo ma brillante cameo. Sebbene quindi le tematiche non spicchino nella loro costruzione per originalità, ciò che funziona è come la serie le fa proprie. Come costruisce sopra ad esse le proprie dinamiche narrative. La monotonia si rompe a partire da metà stagione, in cui la narrazione prende una svolta che la condurrà fino alla conclusione. Conclusione sicuramente inattesa ,ma deducibile dalla direzione presa dagli ultimi episodi. Proprio il finale è un elemento che potrà risultare controverso e brusco ma che, nel panorama delle serie degli ultimi anni, è sicuramente degno di nota. Sebbene abbia parecchi punti deboli, la serie riesce a intrattenere e coinvolgere lo spettatore dall’inizio alla fine.
Conclusione – Le Terrificanti avventure di Sabrina 4 recensione
Giunti alla conclusione di questa recensione de Le Terrificanti avventure di Sabrina 4, ribadiamo come nonostante qualche difetto la serie convinca. Questa quarta parte ha decisamente risollevato la qualità, rispetto alla stagione precedente. Si assume un tono più serio e maturo, sia nelle tematiche che nei personaggi. Il cattivo finale incuriosisce gli spettatori, che cercheranno di capire come questo interagirà con i loro beniamini. La serie pecca un po’ nella riproposizione di tematiche già note che potevano essere evitate, ma che comunque non annoiano. L’atmosfera cupa, che è il carattere distintivo della serie, affascina e coinvolge, come sempre. Nonostante la serie sia giunta alla conclusione, consideriamo la scelta della sua cancellazione non del tutto negativa. Le Terrificanti avventure di Sabrina si è sempre distinta ed è stata in grado di mantenere il suo tratto distintivo, senza mai sfociare nel ridicolo o nell’horror eccessivo.
La storia della giovane strega sedicenne, testarda, intrepida e a volte irriverente, condita in salsa teen e con tinte soprannaturali, si è dimostrata un buon prodotto negli ultimi anni. Una storia che ha saputo affrontare e sviscerare tematiche interessanti e contemporanee. Dal bullismo all’amicizia, dalla lotta al sessismo, con una predominanza di personaggi femminili forti e determinati, alla transessualità. Come spesso accade con le serie che hanno raggiunto un buon livello, è sempre preferibile evitare che la storia venga stravolta pur di realizzare nuove stagioni. Le Terrificanti avventure di Sabrina, nonostante la cancellazione, ha comunque raggiunto un buon punto di arrivo; punto rappresentato dal percorso di crescita e maturazione del suo personaggio. Una serie a cui ripenseremo con un sorriso e che riguarderemo sicuramente volentieri.
Le terrificanti avventure di Sabrina 4
Voti - 7
7
Lati positivi
- Maggiore maturità del personaggio di Sabrina
- Finale di serie controverso ma da apprezzare
- Elemento metatelevisivo e struttura di un episodio
Lati negativi
- Elementi della trama a tratti ripetitivi e già presenti in altre serie
- Sequenzialità di alcuni cattivi che può risultare monotona