Lucifer 5: recensione della prima parte della celebre serie sul diavolo Netflix

Il diavolo è tornato, ma è davvero lui?

Il diavolo sale a Los Angeles, la città degli angeli, per risolvere omicidi e punire i criminali; chi avrebbe mai pensato che potesse innamorarsi? Ecco a voi Lucifer 5, la celebre serie sul diavolo detective, di cui vi proponiamo la nostra recensione. A causa del COVID purtroppo sono state distribuite solo le prime otto puntate della stagione, le cui riprese non sono ancora terminate. Ciò nonostante Netflix ha tenuto a darci un primo assaggio di questa quinta e penultima stagione della serie. Lucifer, infatti, ha subito un processo di produzione piuttosto travagliato.

La serie dopo le prime tre stagioni trasmesse sulla Fox, fu cancellata. Alla notizia, però, fu avviata una campagna sostenuta dallo stesso Tom Ellis, interprete del diavolo in persona, per recuperare lo show. Così dopo mesi di proteste Netflix decise di dare un’altra chance allo show e ne comprò i diritti, avviando la produzione di una quarta stagione. A quanto pare è vero che tutti meritiamo una seconda occasione; infatti approdato su Netflix Lucifer ottenne subito un boom di ascolti, tanto da convincere la grande N a cambiare i propri piani per la serie. Arriviamo quindi a questa quinta stagione, inizialmente prevista come l’ultima fino al rinnovo per un’ulteriore sesta serie dello show. Dopo il finale della quarta grandi aspettative pesavano su Lucifer 5 e possiamo dire che nonostante qualche riserva questa prima parte ci ha convinto. In fondo lo sanno tutti, è impossibile resistere al fascino del diavolo

Indice

Trama: Guess who’s back – Lucifer 5, la recensione

Il Diavolo è tornato all’inferno. Dopo essere stato fin troppo tempo sulla Terra, il popolo degli inferi necessitava di un re che li governasse e in assenza di Lucifer bisognava trovare un sostituto. Così un’orda di demoni salì sulla terra e rapì Charlie, il figlio di Amenadiel, fratello di Lucifer. Pur avendo salvato il bambino, però, le cose non cambiarono e il diavolo fu costretto a tornare negli inferi dicendo addio alla sua amata Chloe. Nell’Inferno il tempo scorre diversamente e se giù sono passati migliaia di anni, sulla Terra sono passati solo due mesi quando Lucifer riappare. Stupita dall’accaduto la detective Chloe Decker cade tra le braccia dell’amato diavolo, ma costui non è l’uomo che lei crede. Lucifero infatti è ancora bloccato all’inferno e il suo posto sulla Terra è stato usurpato da Micheal, suo fratello gemello.

Dopo millenni passati al Paradiso, senza mai essere ricompensato per i suoi sforzi, Micheal è colto da un’ondata di gelosia nell’udire i complimenti rivolti al fratello; “Il diavolo è all’Inferno, finalmente Lucifer sta agendo nella maniera giusta”. Un angelo ribelle, scacciato dal Paradiso ed esiliato nei meandri più oscuri del creato, lodato per aver compiuto unicamente il proprio dovere. In preda all’ira, l’Arcangelo Michele decide di prendere il posto del fratello allo scopo di incasinargli la vita e costringerlo a tornare sulla Terra per ottenere finalmente la sua vendetta.

recensione lucifer 5

Lucifer. Aggressive Mediocrity. DC Entertainment. Jerry Bruckheimer Television. Warner Bros. Television.

Dispute familiari tra esseri celesti – Lucifer 5, la recensione

Sin dall’alba dei tempi gli esseri celesti sono soliti litigare tra loro: Caino ed Abele, Angeli e Demoni, Lucifero e suo padre. Così, anche nella stagione protagonista di questa recensione, Lucifer 5, il tema centrale sono le dispute familiari. Due fratelli dall’enorme potere che litigano tra loro accesi da ira e gelosia, due sentimenti fin troppo umani. La particolarità di questa stagione infatti è proprio Micheal, il fratello gemello di Lucifer. Per quanto l’espediente narrativo del gemello malvagio sia antiquato, in questo caso non ci sentiamo di criticarlo. Innanzitutto perché il personaggio introdotto non risulta affatto banale; in secondo luogo perché l’ispirazione arriva proprio dai fumetti della Vertigo a cui la serie si ispira. Qui, Micheal è l’acerrimo rivale del fratello. Ai tempi della rivolta in Paradiso, infatti, Michele fu tra i più ostici oppositori di Lucifero e, grazie ai poteri conferitigli da Dio, l’artefice del suo esilio all’Inferno.

Da qui, l’introduzione del personaggio all’interno della serie che però ha motivazioni ben diverse rispetto a quelle dei fumetti. Micheal segna una svolta decisiva nella serie Lucifer. Per la prima volta, infatti, ci troviamo davanti ad un villan subdolo e scaltro. Michele non è tra i combattenti più abili, ma il migliore tra i manipolatori. Per tutte le otto puntate di questa prima parte, il personaggio avrà il ruolo del mastermind. Un burattinaio che tesse le fila delle proprie marionette verso una direzione ancora ignota. A differenza delle scorse stagioni, così, la minaccia da affrontare è più oscura, insidiosa andando ad influire sul tono della serie, che pur restando leggera e divertente, risulta essere più cupa.

Gli amici del diavolo

Ulteriori passi avanti sono stati fatti, poi, relativamente allo sviluppo dei personaggi secondari; e presentandovi la recensione di Lucifer 5 non possiamo non citarli. Nelle passate stagioni, ognuno di loro aveva sì una propria storyline, ma alla quale era riservato poco spazio. Ora, invece, le cose sono leggermente diverse. È stata data maggiore importanza a personaggi quali la coroner Ella Lopez o la psicologa Linda; ma tra i tanti, quello che spicca di più è Maze. La torturatrice, la sofferenza delle anime, il demone prediletto dal diavolo, che sulla Terra non ha mai trovato la propria strada. In questa quinta stagione, il personaggio di Maze viene approfondito decisamente di più rispetto a quanto fatto in passato, soffermandosi sulla sua paura dell’abbandono.

La quarta stagione, infatti, terminava con l’addio di Eve, della quale Maze era innamorata, e l’improvvisa scomparsa di Lucifer. Il demone così, a causa della sua natura, fatica ad affrontare una situazione del genere, fin quando il tutto non diventa insopportabile e sente il bisogno di cambiare le cose. Un demone senza anima alla ricerca di un’anima gemella. Ciò che colpisce maggiormente, poi, è che le varie sottotrame secondarie finiscono per intrecciarsi tra loro, collegando i personaggi in un unico filone narrativo che in un modo o nell’altro li coinvolge tutti.

recensione lucifer 5

Lucifer. Aggressive Mediocrity. DC Entertainment. Jerry Bruckheimer Television. Warner Bros. Television.

Considerazioni finali

Quando si parla di una serie come Lucifer bisogna tener conto di alcune cose. Lo show è ormai arrivato alla quinta stagione riuscendo a mantenere intatto un proprio stile. Il prendersi poco sul serio, lo scherzare con gli eventi biblici e gli strambi casi da risolvere che in un modo o nell’altro hanno sempre a che fare con la vita personale dei protagonisti. Quando Lucifer indaga su un caso, rispecchia i propri problemi su questo e così come risolve l’indagine trova una soluzione adatta per la sua vita privata. Arrivare a guardare la quinta stagione della serie significa riuscire ad apprezzare, o quantomeno chiudere un occhio su certi aspetti dello show. Ciò nonostante Lucifer 5 non è esente da difetti.

La serie infatti, per quanto presenti una storia più intrigante rispetto alle precedenti stagioni, procede ad un ritmo eccessivamente lento. Vero è che stiamo parlando della prima parte, ma sono pur sempre 8 episodi, considerando anche che la stagione precedente era composta da 10 puntate. La trama orizzontale procede con estrema lentezza e con lo scorrere degli episodi ci si rende conto di star facendo ben pochi progressi. Perché, pur creando maggiore mistero, questo stile narrativo rallenta decisamente il ritmo a cui la serie ci aveva abituati nelle precedenti stagioni. In conclusione della nostra recensione di Lucifer 5, possiamo dire che la prima parte è decisamente promossa. La serie sembra rinnovarsi e procedere verso una direzione nuova e ben accetta, mantenendo il classico stile che la contraddistingue e pur essendo ancora monca, la stagione 5A (se così può essere definita) ci ha colpito, creando incredibile attesa per il season finale.

 

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Lucifer

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Maggiore intrigo e mistero rispetto alle passate stagioni, anche grazie all'introduzione del personaggio di Micheal
  • Approfondimento dei personaggi secondari a cui è stato dato maggiore spazio

Lati negativi

  • Ritmo eccessivamente lento con una trama orizzontale che procede a fatica

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