Madame Web: recensione del pessimo film con Dakota Johnson
La nostra recensione al film Madame Web, della Sony's Spider-Man Universe, al cinema dal 14 febbraio
Diretto da S. J. Clarkson, Madame Web presenta una grande cast, di cui fanno parte anche Dakota Johnson e Sydney Sweeney ed è basato sul personaggio dei fumetti Marvel. Madame Web è la quarta pellicola del Sony’s Spider-Man Universe e vede in pericolo la vita delle adolescenti, ancora ignare del proprio futuro. Un giorno 2 di loro saranno infatti Spider-Woman e un’altra sarà Araña, rispettivamente interpretate dalla Sweeney e da Celeste O’Connor, e da Isabela Merced. In uscita in Italia il 14 febbraio 2024 Madame Web è però da definirsi una delusione.
Indice
Trama – Madame Web recensione
Cassandra Webb è un paramedico che ha a cuore la sopravvivenza dei cittadini in pericolo dai quali accorre insieme all’amico e collega Ben, mantenendo però sempre un certo distacco, quasi preoccupata di lasciarsi eccessivamente coinvolgere dalle rischiose vicende che vive ogni giorno. Dopo un incidente in cui ha rischiato di morire, Cassandra inizia ad avere delle strane visioni. Si tratta del potere di prevedere il futuro, capacità che all’inizio non si spiega e che si rivela poi fondamentale nel salvare la vita di tre adolescenti.
Julia, Anya e Mattie sono infatti il bersaglio di Ezekiel Sims, deciso a uccidere le tre ragazze dopo aver scoperto che un giorno ostacoleranno i suoi piani diabolici. Ezekiel non si fermerà davanti a nulla: è dotato di una forza sovraumana, è veloce, capace di arrampicarsi sulle pareti e sul soffitto e di iniettare un potentissimo veleno con un solo tocco. Ezekiel ha qualcosa a che fare con il passato di Cassandra, ancor prima che lei gli impedisca l’eliminazione delle tre ragazze, e la stessa Cassandra dovrà fare i conti con un’esistenza che non conosceva legata ad Ezekiel, a una madre morta di parto con la quale non può più confrontarsi, e che portava con sé un segreto che Cassandra è decisa a scoprire.
Il quarto film della Sony’s Spider-Man Universe non funziona – Madame Web recensione
Madame Web non ha niente a che vedere con l’universo Marvel, nonostante si può dire che ne faccia parte, né con i film che hanno entusiasmato i fan né con quelli che li hanno delusi. Tra indagine psicologica, passati misteriosi con i quali fare i conti, un futuro in procinto di diventare fuori dall’ordinario e lotte tra abili villain e aspiranti supereroine, niente di tutto questo convince o funziona maggiormente.
È tutto inizialmente accettabile per la buona recitazione, prevedibile considerando che le protagoniste sonoDakota Johnson, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Tahar Rahim e Celeste O’Connor, con personaggi secondari come Adam Scott ed Emma Roberts. Nel corso del film però neanche attrici ormai note al grande schermo e famose per essere delle ottime interpreti riescono a salvare la trama. Ed è proprio quest’ultima a lasciare a desiderare, con situazioni alquanto inverosimili anche in un mondo come quello presentato.
Tutto viene spiegato e raccontato, mentre regna sovrana un’assenza di pathos, una scelta di rendere anche le scene più coinvolgenti e partecipative, estremamente brevi e che si risolvono in pochi secondi, lasciando spazio solo a battibecchi tra adolescenti. Il film gira e rigira, riconducendo continuamente all’eccessiva necessità di rimarcare che il personaggio della Johnson è una persona che non vuole e non sa essere empatica, dolce o comprensiva, neanche nei confronti di tre teenager sole al mondo.
Anche questo rendere le tre ragazze senza nessuno, che poteva essere interessante o comunque attuale in quella sensazione di solitudine propria dell’adolescenza, non gioca come dovrebbe all’intera pellicola, inserito nel gioco di trama solo per dare spessore a personaggi senza caratterizzazione o identità. Ad essere deludente e insoddisfacente sono però gli effetti speciali, la decisione di fare quanto basta per mostrare dei superpoteri ancora sconosciuti. Forse, e sarebbe anche esplicabile, la motivazione è da ricercarsi nel fatto di essere agli albori dell’accettazione dei propri poteri di chiaroveggenza da parte della figura di Cassandra.
Conclusioni – Madame Web, la recensione
A rendere Madame Web una supereroina non sono quelle abilità che coinvolgono la forza fisica o delle capacità sovrumane, ma poteri che hanno a che fare con la propria mente. La scena migliore è infatti quella in metro: il primo incontro tra le tre adolescenti e Cassandra, dove lei, lentamente, passo dopo passo, inizia a rendersi conto di come si manifesta il proprio potere, di quando e come intervenire, della capacità di non lasciarsi trasportare e spaventare da qualcosa che non capisce.
È un momento durante il quale deve agire e dove anche lo spettatore, come Cassandra, inizia a entrare maggiormente in contatto con questo tipo di potere. L’ultima battaglia, anzi forse l’unica vera, che risulta nel complesso fuori luogo e fa uso di VFX che potevano essere fatti decisamente meglio, rende chiaro il vero potere di Madame Web, che rientra nella connessione tra passato, presente e futuro e che si rivela essere l’unica cosa entusiasmante del film.
Madame Web
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Ottime attrici
Lati negativi
- Poco coinvolgente
- Assenza di pathos, suspence e povero di contenuto