Missing You: la recensione della miniserie thriller di Harlan Coben
Harlan Coben torna su Netflix con un nuovo giallo e nuovi misteri: la nostra recensione di Missing You
Per gli appassionati di gialli quello con le miniserie di Harlan Coben è un appuntamento fisso con cui inaugurare il nuovo anno su Netflix. Disponibile dal 1° gennaio, Missing You è il nuovo titolo che va ad aggiungersi alla collezione che comprende attualmente 9 serie in catalogo. Una formula ben collaudata nel solco del giallo classico e storie che parlano di omicidi e misteriose scomparse che portano alla luce, episodio dopo episodio, intrighi e segreti fanno di queste miniserie un prodotto di successo, capace di accontentare i gusti del pubblico e intrattenere. Lo dimostrano i numeri, con la serie uscita lo scorso anno (trovate qui la nostra recensione di Un inganno di troppo) che ha dominato la classifica dei più visti per settimane e l’accordo per 14 titoli stretto da Coben con Netflix.
Protagonista di Missing You è la detective Kat Donovan (Rosalind Eleazar), che lavora all’Unità persone scomparse della polizia della fittizia città di Westbridge. Il fidanzato Josh (Ashley Walters) l’ha abbandonata 11 anni prima senza motivo proprio nel momento più difficile della sua vita, subito dopo l’assassinio del padre Clint, anche lui poliziotto. Quando se lo ritrova tra i profili in un’app di incontri, Kat è combattuta tra il desiderio di incontrarlo e la voglia di lasciarsi il passato alle spalle. Ma questo non è l’unico mistero che tormenta Kat, che si ritrova a far luce sul ritorno di Josh mentre cerca di fare chiarezza sull’omicidio del padre e sul caso di un uomo scomparso senza lasciare tracce. Scoprirà presto che niente è come sembra e che insieme al passato riemergono segreti che sembravano sepolti.
Indice:
- Un giallo classico ad alto tasso di intrattenimento
- Il ritmo e un buon cast rendono Missing You una visione piacevole, pur al netto di alcuni difetti
Un giallo classico ad alto tasso di intrattenimento – Missing You recensione
Missing You si articola in 5 episodi della durata di 45 minuti circa ciascuno per un totale di poco meno di 4 ore di visione ad alto tasso di intrattenimento. Per struttura quest’ultimo adattamento non si distacca dall’ormai collaudata formula Harlan Coben che, nonostante non brilli per trovate e soluzioni particolarmente originali, è solida e funziona. Netflix lo sa bene e il continuo riscontro in termini di pubblico premia la scelta di fidelizzare i fan di Coben con una nuova storia all’anno. Missing You è un giallo dei più classici con la storia che prende forma attorno a un personaggio femminile forte – un po’ com’era stato per Un inganno di troppo – e una serie di sottotrame legate alla principale in modo piuttosto organico e coerente.
Certo qui la carne al fuoco è tantissima (forse troppa): c’è il mistero di Josh, l’omicidio di Clint con ancora diversi punti oscuri da chiarire, un caso di scomparsa che porta alla luce la misteriosa figura di un allevatore dalla doppia vita criminale e la vita privata di Kat che scopre che molte delle persone attorno a lei le hanno mentito per anni. Una storia densa di spunti e temi in cui, inevitabilmente, qualcosa si perde tra le fila, con l’approfondimento dei personaggi che ne risente e un finale un po’ in affanno che si discosta dall’andamento dei primi episodi dal respiro più ampio. Va detto però che il ritmo non manca mai e che la sapiente collocazione dei principali plot twist nell’arco delle puntate portano a passare da un capitolo all’altro senza alcuna fatica e anzi con un certo piacere.
Il ritmo e un buon cast rendono Missing You una visione piacevole, pur al netto di alcuni difetti – Missing You recensione
Pregio non da poco di Missing You, pur con qualche imperfezione sul finale è quello di chiudere tutte le trame interconnesse in maniera coerente e organica. Ogni mistero ha la sua soluzione, ogni sottotrama ha la sua chiusura e, nell’economia di un giallo di questo tipo, è più che sufficiente per rappresentare una visione soddisfacente. Se si è disposti a passar sopra a qualche cliché e si è propensi a fare appello a un pizzico di sospensione dell’incredulità in più, Missing You è davvero una visione piacevole, complici le buone prove degli attori, che rendono i rispettivi personaggi credibili pur al netto di qualche forzatura nei dialoghi.
Verrebbe da obiettare che la formula su cui poggiano gli adattamenti di Harlan Coben è al limite del ripetitivo, eppure ciascuna miniserie viene accolta con curiosità e senza stanchezza da parte del pubblico cui questi gialli sono destinati. Coben sa come creare storie avvincenti e scrivere personaggi carismatici, che nelle trasposizioni vengono aiutati ad emergere grazie ad attori di talento. È il caso della brava Rosalind Eleazar e del solito impeccabile Richard Armitage che qui interpreta il detective Stagger. Missing You (trovate qui il trailer) è un buon thriller, dalla confezione estetica pregevole e pulita, senz’altro non indimenticabile ma più che sufficiente per passare un pomeriggio o una serata all’insegna del giallo.
Missing You
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Un giallo classico con un buon ritmo e una durata ideale, che intrattiene con una storia avvincente e ricca di colpi di scena
- La prova del cast in generale e della protagonista Rosalind Eleazar in particolare
Lati negativi
- Il finale è un po' in affanno
- Qualche forzatura nei dialoghi e in alcuni soluzioni che richiedono una maggior sospensione dell'incredulità