Morto Stalin se ne fa un altro – Una commedia nera apre il 2018

Morto Stalin se ne fa un altro recensioneMorto Stalin se ne fa un altro (titolo originale The Death of Stalin) è una commedia nera scritta e diretta da Armando Iannucci. Il film, tratto da una “graphic novel”, racconta in chiave umoristica le vicende che seguirono al malore e quindi alla morte di Iosif Stalin nel 1953.

Pagine di storia drammatiche sono state rivisitate e raccontate sotto una veste comica. Morto Stalin se ne fa un altro si fa forte di una sceneggiatura saldamente costruita su dialoghi brillantemente interpretati; su tutti spicca l’ineccepibile prestazione di Steve Buscemi nei panni di Nikita Kruscev. Non solo comicità e ironia ma anche una “velata” critica nei confronti della politica.

Morto Stalin se ne fa un altro – Recensione

Russia, 1953: popolo e membri del partito attanagliati dalla paura di finire sulla tanto temuta “black list” fanno a gara per compiacere desideri e capricci di Stalin. Dopo aver costretto i suoi più fidati membri del partito all’ennesima visione notturna dello stesso western, Stalin si ritira nelle sue stanze per ascoltare Mozart, appositamente registrato da un orchestra per lui. Durante l’ascolto viene però colto da un malore che fa precipitare vertiginosamente le sue condizioni di salute.

Il giorno dopo Berija (Simon Russell Beale), Kruscev (Steve Buscemi), Malenkov (Jeffrey Tambor) ed altri membri del partito si riuniscono per discutere delle condizioni del loro leader, impiegando diverse ore solamente per decidere se chiamare un medico. Ironia della sorte, tutti i migliori sono stati deportati in campi di concentramento o uccisi in quanto ritenuti cospiratori. Prevedendo il peggio si inizia già a pensare a un “dopo Stalin”. Goffe discussioni, intrighi, raggiri, complotti, strette di mano e finte alleanze, volti ad accentrare il potere ora verso l’uno ora verso l’altro… Mettetevi comodi è solo l’inizio.

Morto Stalin se ne fa un altro recensione

Analisi del film

Il terrore e l’orrore dittatoriale che si respirava nella Russia di quegli anni viene raccontato sotto forma di un humor intelligente e pungente in grado comunque di “disgustare” lo spettatore. Prendete esecuzioni, torture, paure, giochi di potere, amalgamateli bene con dialoghi e situazioni comiche e paradossali e otterrete Morto Stalin se ne fa un altro.

Una comicità piacevole capace di intrattenere lo spettatore ma che riesce anche a far respirare quanto di macabro c’era in un periodo storico fatto di “black list”, esecuzioni, stupri, terrore, sospetti etc… C’è chiaramente una critica della politica, delle burocrazie e delle complesse legislazioni. Viene presentato un mondo fatto di menzogne, di falsi paladini del popolo, di sotterfugi, di accordi segreti, di false promesse e tutte quelle cose che ancora è possibile trovare nella politica di oggi, sebbene con toni ben più moderati e differenti. Morto Stalin se ne fa un altro è una commedia nera che “scherza” su un fatto storico per ammiccare tristemente al presente.

Morto Stalin se ne fa un altro recensioneIl film funziona in maniera eccellente, complice anche l’ottima struttura dei dialoghi e fa recitazione dei vari attori, in primis Steve Buscemi, attore avvezzo allo humor nero (Fargo). I personaggi sono ben caratterizzati: c’è chi per primo ha il quadro completo della situazione e muove le sue pedine con largo anticipo (Berija), chi sembra più moderato e innocuo ma potrebbe riservare sorprese (Kruscev), chi vuole comandare ma è succube delle decisioni altrui (Malenkov) e chi era persino finito sulla “black list” ma continua ad essere un ottuso leccapiedi devoto (Molotov).

 

La scenografia e i costumi ci fanno rivivere la Russia degli anni ’50. Il tutto viene assistito dalla regia di Armando Iannucci.

Conclusioni

Morto Stalin se ne fa un altro è nei cinema italiani dal 4 gennaio 2018. Sebbene distribuito in poche (e piccole) sale del nostro Paese è un film molto divertente di cui consigliamo la visione.

Vi lasciamo con il trailer italiano del film. Buona visione.

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Rating - 7

7

The Good

  • Umorismo nero ben riuscito
  • Recitazione

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