Motherless Brooklyn – I segreti di una città: recensione del film diretto da Edward Norton

Motherless Brooklyn è il noir scritto, diretto ed interpretato da Edward Norton

Tratto dall’omonimo bestseller scritto da Jonathan Letham, Motherless Brooklyn – I segreti di una città è stato il film di apertura della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Oltre alla regia e alla scrittura Edward Norton si è anche calato nei panni di Lionel Essrong, un investigatore privato protagonista della storia. Qui la nostra recensione di Motherless Brooklyn: un malinconico noir giallo ambientato in una New York degli anni ’50 nella quale, oltre ad un ottimo Jazz, c’era anche tanta corruzione e giochi di potere politici.

Lionel è affetto dalla Tourette, una sindrome che lo costringe a ripetere in maniera compulsiva gesti, frasi e parolacce anche nei momenti meno opportuni. Il nostro detective si muove tra Brooklyn ed Harlem per indagare sul misterioso omicidio del suo capo e mentore Frank Minna (Bruce Willis). Nel cast oltre ad Edward Norton e Bruce Willis anche Willem Dafoe ed Alec Baldwin.

Indice

Motherless Brooklyn recensione

Lionel Essrong (interpretato da Edward Norton) è un investigatore privato affetto dalla sindrome di Tourette, una condizione morbosa che lo costringe a ripetere parolacce, rime, frasi senza senso e a compiere compulsivamente una serie di azioni ripetitive e prive di finalità. Per sua fortuna questa malattia mentale ha anche diversi risvolti positivi. Lionel infatti ha una memoria ferrea ed è estremamente attento ai dettagli, qualità che gli permettono di mettere insieme i pezzi di un caso investigativo in maniera attenta e maniacale.

Quando il suo capo e mentore Frank Minna (Bruce Willis) viene ucciso per un’indagine che stava conducendo, Lionel si troverà costretto a lavorare per sé stesso, intenzionato a portare luce sul misterioso omicidio del suo amico. Attraverso indagini personali, aiutato dai suoi colleghi detective, l’uomo scoprirà che dietro l’uccisione di Frank ci sono varie questioni legate alla politica, quella stessa politica che sta facendo prosperare New York a scapito delle classi più povere.Motherless Brooklyn recensione

Breve analisi

Il nuovo film scritto, diretto ed interpretato da Edward Norton è un noir giallo ambientato in una New York degli anni ’50, in quei quartieri popolari più poveri immersi nelle note Jazz che fuoriescono da claustrofobici e bui locali notturni. Una storia dove c’è un omicidio come caso da risolvere con una trama che si regge interamente sulla malinconica e solitaria figura di Lionel Essrong, detective affetto dalla sindrome di Tourette. Il personaggio interpretato da Edward Norton è il fulcro narrativo di Motherless Brooklyn; una figura triste, malinconica e solitaria che cattura la scena e riesce a strappare sempre qualche risata grazie ai vezzi della sua mente malata.

La sceneggiatura è ispirata all’omonimo bestseller scritto da Jonathan Letham. Rispetto al libro Edward Norton ha deciso di dare maggior risalto alla critica sociale e politica, strizzando l’occhio anche ai nostri giorni. Alec Baldwin interpreta un magnate costruttore senza scrupoli, potente, ricco e corrotto. L’intero film è un parallelismo tra la mente contorta del detective protagonista ed il labirinto investigativo in cui si sta avventurando. Lionel è un brillante detective con una mente confusa e incastrata in rituali da ripetere per ridurre il livello di soglia ansiosa che lo attanaglia. Un personaggio dolce, divertente che mette in scena un “freak show” magnetico per tutta la durata del film.

Aspetti tecnici

Per quanto riguarda il lato tecnico il lavoro svolto in Motherless Brooklyn è stato eccellente. Grazie alla scelta della colonna sonora, alla fotografia e a scelte scenografiche curate nei minimi dettagli, Motherless Brooklyn riesce a farci respirare a pieni polmoni l’aria di quella New York anni ’50, tra povertà, lotta di classe e la musica Jazz dei locali di Harlem. La colonna sonora è la vera voce narrante del film; tra le varie tracce c’è anche quella composta da Thome Yorke, voce solista dei Radiohead nonché amico di Edward Norton. Per la sua impostazione,144 minuti di girato sono forse eccessivi. La storia infatti parte lentamente con una trama che fa difficoltà ad entrare nel vivo.

Il ritmo tendenzialmente piatto e l’assenza di risvolti sorprendenti nell’indagine sono il vero punto debole di Motherless Brooklyn. Come si può aspettare fin dai primi minuti dietro l’omicidio di Frank Minna non c’è una sola persona, ma un qualcosa di più grande, un ombra che incombe sulla città di New York. Edward Norton vuole essenzialmente raccontarci questo, perché Motherless Brooklyn non è un semplice noir giallo ma anche un film di forte critica politica. Nel cast spiccano anche i nomi di Willem Dafoe ed Alec Baldwin, attori ben più che maturi messi nei panni di due personaggi cuciti perfettamente su di loro.motherless brooklyn recensione

Conclusioni – Motherless Brooklyn recensione

Tiriamo quindi le conclusioni di questa nostra recensione di Motherless Brooklyn – I segreti di una città. Parliamo di un film godibile, ben interpretato ed ambientato, con scene toccanti grazie alla loro malinconia, tra dramma e alcune risate. Motherless Brooklyn è essenzialmente questo, una storia che non raggiunge mai vette altissime ma che si mantiene costante per quasi tutti i 144 minuti di girato. Una trama lenta che impiega una buona ora per ingranare ed entrare a regime senza mai coinvolgerci eccessivamente. I risvolti della storia ed i colpi di scena sono abbastanza prevedibili e comunque mai sconvolgenti.

Il tono ed un ritmo piatto soprattutto nella prima metà del film non permettono a Motherless Brooklyn di decollare come speravamo. Nonostante tutto Norton ha fatto un buon lavoro e l’esperienza regalataci dal suo noir rimane essenzialmente positiva. Un film che vi consigliamo di vedere: la sola interpretazione di Edward Norton vale il prezzo del biglietto nonostante alcune pecche del film.

Motherless Brooklyn

Voto - 7

7

Lati positivi

  • Interpretazione di Edward Norton
  • Cast
  • Colonna sonora, fotografia, scenografia
  • Lati negativi

    • Ritmo lento
    • Longevità
    • A volte prevedibile

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