Mr & Mrs Smith: recensione della serie di Prime Video

Ci sono dei titoli che soffrono inevitabilmente il confronto con l’opera da cui prendono ispirazione, ma per Mr & Mrs Smith la situazione è più complessa. Serie annunciata nel 2021 vede la luce grazie ad Amazon Prime Video e alla collaborazione con l’attore e sceneggiatore Donald Glover, la showrunner Francesca Sloane e l’attrice protagonista Maya Erskine, ruolo in precedenza affidato a Phoebe Waller-Bridge che ha abbandonato il progetto per divergenze creative.

Mr & Mrs Smith è un titolo che può trarre in inganno proprio per via della correlazione con il film omonimo del 2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie, un film che coniuga la commedia romantica con un film di spionaggio e action. Ma la serie tv scritta da Donald Glover e Francesca Sloane è totalmente differente.
La correlazione con il film, dettata dal titolo e dalla notizia riportata da numerose testate e siti che la serie tv sia semplicemente un remake, viene in fretta meno. Mr & Mrs Smith si allontana dal materiale d’origine per creare un prodotto completamente nuovo, una storia intima e introspettiva.

Indice

• La trama
• Due figure incompatibili
• Una serie intimistica

La trama – Mr & Mrs Smith, la recensione

Anche la trama si allontana molto dal Mr & Mrs Smith originale. Mentre nel film i due coniugi scoprono di essere spie di due aziende rivali, la serie inizia con i colloqui tenuti da un’intelligenza artificiale che ricerca due agenti. Il loro lavoro è semplice: fingersi una coppia all’inizio del loro matrimonio per depistare i possibili sospetti e completare le missioni a loro assegnate.

I due assunti sono John e Jane, nomi di fantasia dati dall’azienda, rispettivamente un ex marine e un’aspirante agente della CIA che non possono essere più diversi: John (Donald Glover) è più portato per il corpo a corpo e prova un’attrazione sentimentale per l’idea del matrimonio forzato tra i due, mentre Jane (Maya Erskine) è più razionale, ha una mente analitica e un bisogno di controllare tutto che la porta ad essere fredda e focalizzata sulla carriera.

Due figure incompatibili – Mr & Mrs Smith, la recensione

Non cambia solamente la trama rispetto al film, da cui prende solamente il nome e una vaga ispirazione, ma anche le tematiche affrontate e l’intento che c’è alla base della narrazione. Il film richiama più una commedia romantica con l’aggiunta di una buona dose di adrenalina e d’azione, la serie tv è un’operazione più intimistica e introspettiva sul matrimonio.

Non un matrimonio qualsiasi, però, perché oltre a sapere poco l’una dell’altro, i due sono fortemente incompatibili. Quindi perché HiHi, la misteriosa figura (reale o tecnologica non ci è dato saperlo) che li ha assunti li ha accoppiati per questo tipo di lavoro? Questa, come altre, è una domanda che rimane senza risposta, ma non è il fulcro della serie, come non lo è nemmeno lo spionaggio, gli inseguimenti e le missioni.

Una serie intimistica – Mr & Mrs Smith, la recensione

La serie prende slancio con due perfetti sconosciuti che si ritrovano, per lavoro, all’interno di un matrimonio che è agli inizi ed ogni puntata è una tappa della loro storia, un episodio della loro relazione dal corteggiamento alla terapia di coppia, un percorso che vede uniti due personaggi che sono sia distruttivi che autodistruttivi.
Attorno ai due protagonisti vorticano una serie di personaggi secondari intriganti e affascinanti, perfetti per il mondo che Glover e Sloane hanno costruito, interpretati da attori e attrici eccellenti nei loro ruoli come Paul Dano, Alexander Skarsgård,  Wagner Moura, Sarah Paulson e Michaela Coel.

Mentre Glover riesce nel creare un protagonista maschile atipico e pieno di contraddizioni, ma allo stesso tempo che richiama un pattern già visto, sono Jane e la sua interprete le vere star dello show. È lei ad essere un personaggio più complesso ed è il suo punto di vista che prevalga mentre i due sono in caduta libera.
Mr & Mrs Smith si allontana brillantemente dal film da cui prende il nome per creare una serie intimistica e introspettiva, capace di prendersi sul serio anche nei momenti più leggeri e lasciare lo spettatore con un velo di malinconia una volta completata la visione.