Murder Mystery: recensione del film Originale Netflix
Netflix distribuisce Murder Mystery, con Adam Sandler e Jennifer Aniston
Murder Mystery recensione. Il film Originale Netflix è un tentativo di unire il giallo alla commedia. La storia, a tratti surreale, propone una serie di delitti ambientati in Europa, la vera protagonista della pellicola. Adam Sandler e Jennifer Aniston, rispettivamente anche produttore e produttrice esecutiva, guidano le fila di un lavoro che non aggiunge niente al panorama cinematografico attuale. Nonostante il film sia godibile, infatti, sa di già visto, prevedibile e a tratti anche noioso.
Colmo di stereotipi, battute lasciate a se stesse e scene quasi casuali, la pellicola di Kyle Newacheck può essere apprezzata solo da chi cerca un lavoro senza pretese, per spendere novanta minuti circa di puro intrattenimento passivo. Tecnicamente sufficiente, presenta però delle criticità a livelli di sceneggiatura, soprattutto nei dialoghi. Buona l’interpretazione dei due protagonisti, perfetti nel ruolo. Tra Italia, Spagna e New York, non manca il confronto culturale con questi due mondi diversi. Ecco quindi Murder Mystery: la recensione.
Indice:
Murder Mystery recensione: la trama
Un poliziotto newyorkese, Nick (Adam Sandler) vuole a tutti i costi diventare un detective. Ma per colpa della sua pessima mira e del suo scarso intuito non riesce a superare l’esame. Sua moglie, Audrey (Jennifer Aniston) è una parrucchiera con la passione per i libri gialli. L’anno del loro quindicesimo anniversario decidono di partire per la loro “luna di miele” in Europa, promessa di Nick non ancora rispettata. Durante il viaggio verso la Spagna Audrey incontra Charles (Luke Evans), un lord inglese ricchissimo. Questi invita gli Spitz a trascorrere la vacanza nello yacht di famiglia. Dopo una iniziale riluttanza di Nick i due accettano. Qui conoscono un nutrito gruppo di personalità importanti, come l’attrice Grace Ballard (Gemma Arterton) e un veterano di guerra (John Kani).
La loro luna di miele si trasforma però presto in un vero e proprio giallo. Come negli amati libri di Audrey, infatti, i due si trovano coinvolti in un omicidio: quello di Malcolm Quince (Terence Stamp), lo zio di Charles. Subito scatta quindi il caos, intramezzato dallo stupore e dalle congetture della coppia. I due cercano infatti di risolvere il caso, tra litigi e il rischio di perdere la vita. La situazione si aggrava quando l’ispettore Delacroix (Dany Boon) li designa come principali sospettati.
Murder Mystery: il cast
I protagonisti della pellicola, come già accennato, hanno avuto degli importi ruoli anche nella produzione. Ciò giustifica la buona interpretazione, anche se non memorabile. Adam Sandler, d’altronde, calza un personaggio tipico nella sua carriera: un uomo disastrato che cerca di farsi valere, rompendo ancora di più in pezzi la sua reputazione. Jennifer Aniston, invece, nonostante la sua comprovata versatilità, fa della commedia un valore aggiunto. Protagonista anche di un altro film Netflix (Voglio una vita a forma di me), interpreta una donna intraprendente, ma abbastanza nel suo mondo.
Il resto del cast supera la prova, anche se alcuni personaggi sono esageratamente caricati. Grace Ballard, per esempio, incarna esattamente lo stereotipo dell’attrice atteggiata a diva, nei suoi vestiti lunghi e nelle sue frasi ad effetto. L’ispettore Delacroix, invece, ricorda il suo collega Clouseau ne La Pantera Rosa, ruolo affidato a Steve Martin. Nel cast anche David Walliams, nel ruolo di Tobey, il figlio dell’assassinato; Jackie Sandler, moglie di Adam, nel ruolo di una hostess, e Ólafur Darri Ólafsson, la guardia del corpo russa del colonnello.
Murder Mystery: la tecnica
Se il cast risulta discreto, il resto lascia a desiderare. Nonostante la fotografia di Amir Mokri sia interessante, la sceneggiatura presenta diverse criticità. Se la trama infatti può essere intrigante, il suo svolgimento è completamente da rivedere. I dialoghi, particolarmente, soffrono la forzatura di una comicità imposta, non necessaria e non funzionale al momento. Quasi come ad ammetterlo, la stessa Audrey rimprovera Nick di non scherzare in momenti particolari. James Vanderbilt, sceneggiatore di Zodiac e Basic, scade con questa pellicola nella commedia costruita senza seguire una reale logica.
Impossibile inoltre non alzare gli occhi al cielo di fronte a stereotipi di ogni genere e battute sessiste fin dal primo momento. Niente di grave o scandaloso, ma cliché sulle diverse culture e delle commedie di genere che raccontano inevitabilmente un già visto. Vi sono poi numerose citazioni, anche ad altre opere (come la battuta su “Sex Machina”, palese riferimento ad Ex Machina, il film di Alex Garland). Vengono poi citati Amazon, azienda avversaria di Netflix, la Ferrari, Magnum PI e il celeberrimo Orient Express. Per quanto riguarda la colonna sonora, sono presenti brani europei: i Thegiornalisti per l’Italia, Alvaro Soler per la Spagna e infine anche i Clean Bandit con Demi Lovato. Il film è stato girato tra New York, Monaco, Como e la Spagna.
Murder Mystery: le conclusioni
Questo nuovo film Originale Netflix non è un completo disastro, ma di certo non si può ritenere un lavoro degno di nota. Il timido tentativo di unire il giallo alla commedia non è riuscito, evidenziando i limiti di entrambi i generi. Nonostante la buona prova attoriale da parte del cast e la colonna sonora ben inserita, la sceneggiatura e il montaggio hanno dei problemi ben evidenti. Adam Sandler e Jennifer Aniston sono i protagonisti di un progetto facilmente dimenticabile, anche se godibile. Novanta minuti circa di intrattenimento sterile e poco innovativo, dominato da cliché e stereotipi di ogni tipo.
Murder Mystery
Voto - 5
5
Lati positivi
- L'interpretazione del cast
- La colonna sonora
Lati negativi
- La sceneggiatura
- Il montaggio
Grande delusione. Più che un film è una insalatona estiva. Persino Como è apparsa imbruttita.
Ciao Elisa, purtroppo non posso che darti ragione. Grazie per aver commentato, continua a seguirci!