My Lady Jane: recensione della serie tv di Prime Video

My Lady Jane è una riscrittura fantasy e leggera della vita di Jane Grey, la regina d'Inghilterra che ha seduto sul trono per appena nove giorni.

The Great, Mary & George e, in piccola parte, Bridgerton ci hanno insegnato come gli intrighi di corte, le rivisitazioni storiche leggere con un tocco pop e le storie d’amore tormentate sono degli elementi perfetti da combinare. Ed è un insegnamento che My Lady Jane segue alla lettera. La nuova serie di Amazon Prime Video rilegge la storia di Jane Grey, la regina d’Inghilterra il cui regno è durato appena nove giorni, con un tono leggero e divertente.

Indice

La trama – My Lady Jane, la recensione

My Lady Jane

My Lady Jane. Parkes+MacDonald Image Nation, Picrow, Amazon MGM Studios.

My Lady Jane ricostruisce l’ascesa al trono della giovane Jane Grey, cugina del Re Edward VI. Nella realtà, re Edward morì giovane e lasciò il trono a Jane la quale venne fatta decapitare da Maria la Sanguinaria. In My Lady Jane, la storia è molto diversa.

Jane (Emily Bader) vive assieme alle due sorelle e ad una madre severa che la costringe a sposare Guilford Dudley (Edward Bluemel) sebbene la ragazza abbia ambizioni differenti. Jane, infatti, è un’appassionata di medicina e botanica e sogna di pubblicare un libro, non di sposarsi. Poco importa se il suo futuro marito si scopre essere un giovane intrigante incontrato per caso in una caverna con cui scoppia subito la scintilla, Jane farebbe qualsiasi cosa per ottenere il divorzio.

Gli intrighi a corte – My Lady Jane, la recensione

My Lady Jane.

My Lady Jane. Parkes+MacDonald Image Nation, Picrow, Amazon MGM Studios.

Tratto dall’omonimo romanzo, le produttrici Gemma Burgess e Meredith Glynn avevano il sogno nel cassetto di raccontare un’avventura romantica che richiamasse le atmosfere dei film fantasy degli anni Ottanta e Novanta. My Lady Jane è esattamente questo: una miscela a tratti ben riuscita che richiama con nostalgia i fantasy di fine Novecento e le narrazioni contemporanee che riscrivono la storia di donne realmente esistite senza badare alla fedeltà storica. Il tutto portato sul piccolo schermo grazie a dei toni leggeri e divertenti.

Gli intrighi di corte sono indubbiamente il lato più interessante di My Lady Jane che si divide nel seguire le ambizioni di Mary (Kate O’Flynn) e dei suoi galoppini che tentano un colpo di Stato ai danni di re Edward (Jordan Peters) e il matrimonio combinato di Jane e Guilford. Queste due storyline trovano ognuna il proprio spazio facendoci conoscere – e affezionare – a tutti i personaggi coinvolti. In questo la sceneggiatura fa un ottimo lavoro, specialmente nel riuscire a dar carattere anche ai personaggi secondari.

Dalle stelle alle stalle – My Lady Jane, la recensione

My Lady Jane.

My Lady Jane. Parkes+MacDonald Image Nation, Picrow, Amazon MGM Studios.

C’è qualcosa, però, che abbiamo tralasciato, un elemento che capovolge l’intera opinione della serie finora descritta. A corte il trambusto non è dato soltanto dalla volontà di Mary nel sedere sul trono, costi quel che costi, ma anche da una situazione socio-politica che coinvolge l’intera Inghilterra. In My Lady Jane, infatti, c’è un forte elemento fantasy che domina la narrazione: esistono i mutaforma. Gli Etiani, così vengono chiamati, sono persone che riescono a mutarsi in un animale e sono fortemente discriminati per la loro condizione.

La situazione già critica di Jane – così come la storia d’amore con suo marito – diventa pericolosa quando scopre che sia stata effettivamente scelta per il suo cervello e che Guilford Dudley è un etiano. Guilford è un mutaforma anomalo che non può trasformarsi a suo piacimento, ma è costretto ad essere un cavallo durante il giorno e solamente al calar del sole torna ad essere umano. Deciso a trovare una soluzione, ha organizzato il matrimonio con Jane per la sua conoscenza della medicina.

In conclusione – My Lady Jane, la recensione

Non ci gireremo intorno, My Lady Jane sarebbe stato molto più interessante senza il risvolto fantasy. La serie, che strizza l’occhio a The Great senza raggiungerne il livello, è interessante quando dipingere la condizione della donna e l’ambizione femminile attraverso due personaggi agli antipodi. Mentre Jane sogna di diventare scrittrice e di accedere al mondo della medicina, Mary vuole diventare regina e di occupare un altro ruolo che è esclusivamente maschile. Entrambe sono immerse in ambienti le cui dinamiche di potere sono rigide e sprezzanti e mentre l’unica cosa che Jane può fare è accettare il suo destino, Mary decide di vestire i panni della tiranna.

Se lo sfondo socio-politico intricato e complesso è da lodare, il risvolto fantasy e l’aggiunta degli etiani è una parte del puzzle troppo grande per potersi inserire serenamente e sembra, a tratti, superficiale. Un voler aggiungere troppo ad una storia che non ne aveva bisogno.

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My Lady Jane

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Riscrittura della storia in toni divertenti e leggeri
  • Gli intrighi di corte e la storia d'amore tra i due protagonisti sono il fulcro della serie

Lati negativi

  • Il risvolto fantasy fa fatica ad inserirsi

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