Nei panni di una principessa 2: recensione del secondo capitolo Netflix con Vanessa Hudgens
Margaret e Stacey alle prese con un nuovo scambio di identità, ma l'arrivo di una terza sosia complica le cose
La pasticcera Stacey è ormai diventata principessa di Belgravia grazie al suo matrimonio con il principe Edward, e va a fare visita alla futura regina Margaret, che da lì a qualche giorno sarà incoronata davanti all’amato popolo di Montenaro. Margaret è emozionata ma sente anche che le manca qualcosa: dopo essersi lasciata con il panettiere Kevin, capisce di provare ancora affetto nei suoi confronti. Stacey, con l’aiuto della figlia di Kevin, è decisa a metterci lo zampino e a risolvere la lontananza.
In una situazione già abbastanza delicata, subentra la cugina reale Fiona, pronta a fingersi lei per soffiarle il trono. Riuscirà quest’ultima a portare a termine il subdolo piano? Questa è la recensione di Nei panni di una principessa – Ci risiamo!, diretta da Michael Rohl e con protagonista Vanessa Hudgens. La pellicola è il secondo capitolo di Nei panni di una principessa del 2018, ed entrambi sono presenti nel catalogo Netflix. Ecco la recensione di Nei panni di una principessa – Ci risiamo!
Indice
- La trama
- Uno, nessuno, centomila
- Scenografie e costumi i punti di forza
- Perché non raggiunge la sufficienza
La trama – Nei panni di una principessa 2 recensione
Stacey è diventata una pasticcera affermata grazie al suo talento e divide il successo con il marito, il principe Edward di Belgravia. La principessa Margaret invece sta vivendo un momento particolare: manca poco alla sua incoronazione e diventerà finalmente regina di Montenaro, paese che ama. Al di là della complessa organizzazione della cerimonia, Margaret si sente sola. Nonostante l’appoggio del consigliere di corte che la supporta per le questioni amministrative – e che vorrebbe diventare anche suo compagno di vita – lei pensa solo a Kevin. Kevin è l’amico d’infanzia di Stacey, che ha aperto da poco un negozio tutto suo con l’aiuto della figlia Olivia. La principessa e il pasticcere si erano conosciuti attraverso uno scambio di identità: Margaret e Stacey, due gocce d’acqua, si erano messe l’una nei panni dell’altra per qualche tempo, permettendo a Kevin di conoscere la futura regina e di innamorarsene.
Anche lui prova ancora qualcosa per la donna, ma non sa come riavvicinarsi. Stacey e Olivia invece hanno le idee molto chiare: la moglie di Edward assumerà l’identità di Margaret, affinché lei e Kevin possano passare del tempo insieme lontani dagli impegni e dalle responsabilità di corte. Il piano sembra andare per il meglio, fino a quando subentra Lady Fiona Pembrocke, cugina di Margaret e anch’essa identica alle altre due donne, fatta eccezioni per la chioma biondo platino. Fiona arriva a palazzo con un piano architettato insieme ai due scagnozzi: vestire i panni di Margaret, farsi incoronare e trasferire parte del patrimonio sul suo conto. Ce la farà?
Uno, nessuno, centomila – Nei panni di una principessa 2 recensione
Vanessa Hudgens interpreta tre personaggi diversi senza renderne credibile nemmeno uno. Siamo d’accordo sul fatto che si tratti di un prodotto pensato per ragazzi e bambini; tuttavia i personaggi risultano troppo poco sfaccettati e non caratterizzati da personalità strutturate. In questo secondo episodio, vediamo una Stacey gentile, altruista e amante del suo lavoro, e una Margaret ansiosa di salire al trono e sentimentalmente confusa. Le figure maschili fanno da sfondo ma di loro non sappiamo quasi nulla. Il principe Edward emerge solo quando nutre qualche dubbio sull’identità di Fiona, o per supportare la moglie. Kevin non fa altro che far capire alla futura regina l’importanza di seguire il cuore. L’altra donna che Hudgens interpreta è l’antagonista Fiona, presentata come la cugina reale innamorata del denaro e del potere.
Il piano malvagio di Fiona fallisce nel giro di pochi giorni. Non appena Margaret e Stacey smascherano la finta regina durante l’incoronazione, Fiona confessa tutto senza opporsi e si consegna ubbidiente nelle mani della polizia. Un cattivo “veramente cattivo” avrebbe fatto di tutto per portare a termine il piano; Fiona invece si esibisce in elogi nei confronti di Margaret, che in realtà ha sempre ammirato e invidiato. Questa svolta buonista dell’antagonista non era necessaria e rende ancora più debole la sua personalità. Se vogliamo concentrarci invece sull’aspetto puramente estetico, Fiona differisce dalle altre due donne solo per il colore dei capelli e per lo stile d’abbigliamento. Margaret e Stacey invece, nonostante gusti diversi in fatto di abiti, sono veramente identiche. Si sarebbe potuta differenziarle almeno qualche caratteristica, consentendo poi alla loro astuzia il tentativo di rendersi uguali.
Scenografie e costumi i punti di forza – Nei panni di una principessa 2 recensione
Un punto di forza è senza dubbio la scelta dei costumi: principeschi, di classe, stupefacenti e adatti agli attori che li indossano. Gli spettatori particolarmente interessati ai costumi di scena apprezzeranno gli abiti di questo film. Anche le scenografie sono all’altezza, in quanto rispecchiano l’atmosfera sognante e romantica della storia e, a grandi linee, la personalità dei personaggi. Il palazzo di Margaret è invaso da una luce calda e rassicurante, che avvolge le decorazioni natalizie dorate e decisamente sfarzose. Anche le stanze destinate al principe Edward e a Stacey riportano lo stesso schema cromatico. Non chiaro però perché le stanze di Fiona e dei due scagnozzi abbiano invece uno stile più “rock”, virante sui colori del viola e dell’argento.
Nei panni di una principessa – Ci risiamo! MPCA, Brad Krevoy Television. Nonostante ciò, è piacevole osservare la miriade di addobbi dei saloni e le stanze degli ospiti allestite a festa. A completare il quadro, una colonna sonora che strizza l’occhio alle melodie natalizie e che ricorda i film d’animazione con protagoniste le principesse. Resta il fatto che l’ambiente nel quale si muovono gli attori contribuisce a rendere le vicende lontane da un mondo reale, data l’eccessiva sfarzosità degli interni e l’anacronismo temporale dei costumi. Una volta che lo spettatore accetta il mondo favolistico che caratterizza la storia, può apprezzare un racconto romantico, leggero e senza troppe pretese. Un film perfetto per le vacanze natalizie che si avvicinano e godibile da famiglie con bambini piccoli.
Perché non raggiunge la sufficienza – Nei panni di una principessa 2 recensione
La pellicola non ottiene la sufficienza per l’eccesso di cliché sparsi all’interno di tutta la storia. Il modo affettato di parlare e comportarsi dei reali; il cattivo che al primo ostacolo si redime e riconosce che la bontà ha sempre la meglio. La scena strappalacrime in aeroporto che ricongiunge due innamorati. Per molti versi, Nei panni di una principessa ricorda i film d’animazione Barbie, che tra l’altro hanno in catalogo una storia che parla di due ragazze identiche che si scambiano la vita: una ricca e l’altra povera. Per restare sul filone delle storie per bambini, l’antagonista ricorda in tutto e per tutto un cattivo Disney ma in forma sbiadita, perché il suo personaggio è poco approfondito. Inoltre, le motivazioni per cui Margaret e Stacey decidono attuano le scambio di identità sono inconsistenti.
Se Margaret avesse voluto prendersi del tempo per confrontarsi con Kevin, avrebbe potuto farlo in una mezz’ora. Non era il caso di mettere in moto tutta quella confusione ed esporre il trono ad un rischio. Tutto sommato, la trama è piuttosto noiosa, dal momento che sappiamo già come andrà a finire. Inoltre, segue la scia del primo capitolo senza inventarsi nulla di nuovo, fatta eccezione per l’ingresso del personaggio di Fiona. La recitazione di tutti gli attori, in particolare di Vanessa Hudgens che interpreta ben tre personaggi, è stereotipata e superficiale e sicuramente non riesce a regalare alcuna emozione. Poteva quindi essere interessante l’inserimento di una cattiva interessata al denaro e all’usurpazione del trono, ma è stata gestita male e conclusa in modo raffazzonato e poco credibile.
Nei panni di una principessa - Ci risiamo!
Voto - 4
4
Voto
Lati positivi
- Scenografie e costumi curati e d'impatto
- Storia romantica e adatta al periodo delle feste
Lati negativi
- La trama è noiosa e segue troppo la scia del primo capitolo
- Antagonista inesistente e mal costruito
- Recitazione stereotipata