Non è romantico? – Recensione della commedia sentimentale Netflix
Ormai perfettamente inserito nel mondo della produzione e distribuzione, Netflix ci propone una nuova commedia originale
Non è romantico recensione. Siamo ormai abituati a commedie romantiche stracolme dei più disparati cliché. Quelle commedie in cui la protagonista è bellissima, desiderata, e ottiene alla fine il suo “e vissero per sempre felici e contenti”. Tutti (o quasi) amiamo questo tipo di storie d’amore; ci donano sicurezza, certezza e un appiglio a cui aggrapparci nei momenti in cui, magari, la nostra vita sentimentale non va come speravamo andasse. Amiamo le commedie romantiche proprio perché sappiamo che, in quella che noi conosciamo come “vita reale”, certe cose non accadranno mai; oppure accadranno, ma certamente non a noi.
Ma cosa succede quando tutti i meccanismi che rendono una commedia romantica vengono svelati e si prende consapevolezza dell’utopia che soggiace a questo tipo di storie? Non è romantico, diretto da Todd Strauss-Schulson e scritto da Erin Cardillo, Dana Fox e Katie Silberman, fa proprio questo. Con un intento dichiaratamente ironico, inserisce la sua protagonista in una commedia romantica, rendendola consapevole di “vivere un sogno” che, confrontato alla quotidianità, risulta essere inverosimile. Con queste premesse, il film con protagonista Rebel Wilson sviluppa il suo arco narrativo; purtroppo, però, perdendosi a volte in un bicchiere d’acqua. Noi di filmpost.it vi spieghiamo perché in questa recensione!
Indice
Trama – Non è romantico recensione
Non è romantico? si apre presentandoci nell’immediato la sua protagonista, Natalie (Rebel Wilson), una giovane donna che, disillusa sull’amore romantico fin da bambina, ha iniziato a vedere il mondo con sguardo cinico. Tutto ciò che si presenta come amorevole, sdolcinato, e quant’altro, lei lo ripudia. Così, si ritrova a vivere la propria esistenza in un mondo privo di romanticismo, che ormai detesta profondamente. Ma Natalie non è soltanto una donna disillusa sull’amore, è anche un giovane architetto che, tuttavia, non riesce ad emergere. E questo perché la sua vita l’ha indotta a credere di non essere mai abbastanza, e la mancanza di autostima e fiducia in se stessa l’hanno in qualche modo rilegata a vivere la propria vita come se non fosse lei la vera protagonista.
Tuttavia, da un ruolo subalterno, Natalie si ritroverà a vivere quello che – secondo i suoi occhi – sarà inizialmente un vero e proprio incubo. Vittima di una rapina in metro, Natalie sbatte la testa e subisce un trauma cranico; quando si risveglia, il mondo non è più quello che ricorda. Le strade profumano di lavanda, degli uomini affascinanti si susseguono davanti a lei, facendole dei complimenti, e anche a lavoro la situazione è diversa. Ora è un architetto affermato, non più una giovane che cerca il coraggio per emergere. Allo stesso tempo, anche la sua vita sentimentale subisce un cambiamento radicale. Dopo qualche perplessità iniziale, Natalie inizia a mettere insieme i pezzi e tutto finalmente inizia ad assumere un senso: questo bizzarro mondo parallelo in cui si ritrova a vivere altro non è che la versione della sua vita proposta come se fosse una commedia romantica!
Cosa non funziona?
Il film parte con una premessa assolutamente interessante. Come altri film avevano già fatto prima di lui, tra tutti Non è un’altra stupida commedia americana, Non è romantico? ci suggerisce un punto di vista inedito da cui osservare le dinamiche della commedia romantica. E lo fa, inizialmente, con una impostazione più che adeguata; divertente, ironica ed incisiva. Purtroppo, però, quello che voleva essere un film che ironizzava sui cliché cerca di toccare troppi punti tutti insieme.
Dalla semplice satira di un amore impossibile si passa, slittando tematica in maniera grossolana, al tentativo di toccare temi più profondi. In primis quello dell’autostima della protagonista. Proprio questo punto, che occupa circa metà pellicola, viene inserito all’interno del film come se fosse l’elemento più importante; quello che il film, fin dal principio, voleva sottolineare. Tuttavia, se questo era l’intento, è risultato vano, in quanto l’argomento della fiducia in se stessi, sull’essere più disinvolti e credere nelle proprie capacità viene trattato in maniera troppo superficiale per diventare la chiave interpretativa di tutto il film.
I protagonisti – Non è romantico recensione
A sostegno dell’amatissima Rebel Wilson, attrice ormai affermata e apprezzata per i ruoli da lei interpretati, ritroviamo all’interno del cast anche un sempre in forma Liam Hemsworth, nei panni di Blake, antipatico cliente nel “mondo reale” e meraviglioso fidanzato in quello alternativo. Il giovane Hemsworth ci restituisce un’ottima performance, sempre molto in linea con il proprio personaggio. Al loro fianco, Adam DeVine, che sarà Josh, collega e, come da cliché, migliore amico di Natalie; e Priyanka Chopra, che darà il volto nell’universo parallelo, a Isabella, nuovo interesse amoroso di Josh.
Le dinamiche interpersonali che vanno ad intrecciarsi sia nel primo sia nel secondo universo sono uno dei punti forti del film. La doppia caratterizzazione viene difatti rimaneggiata in modo tale da essere adatta ad ogni circostanza; questo, ovviamente, fatta eccezione per Natalie, che invece è consapevole di questo paradosso e si ritrova a vivere una commedia romantica conscia dell’esistenza di un altro universo in cui niente va come se si vivesse una favola.
Conclusioni – Non è romantico recensione
Tirando le somme Non è romantico? è un film piacevole e godibile; perfetto per una serata poco impegnata o una domenica pomeriggio. Fa sorridere, e in qualche tratto sorprende anche per la sua grande autoironia. E inoltre è interpretato da un cast che sa muoversi sullo schermo in una buona armonia. Ovviamente si tratta di un film senza particolari pretese, che va visto partendo dal presupposto che, una volta terminata la visione, terminerà anche il vostro rapporto emotivo con la pellicola. Con questo non si vuole dire che Non è romantico? sia un film privo di contenuti, quanto piuttosto sottolineare come la volontà di unire più tematiche nel sottotesto non abbia raggiunto il suo scopo. Restituendoci, dunque, una commedia che si distingue per la sua premessa originale, ma che a conti fatti non ti lascia niente di più che un sorriso a fine visione.
Non è romantico?
Voto - 6
6
Lati positivi
- Premessa interessante
- Buone interpretazioni nel complesso
Lati negativi
- Si perde in un bicchier d’acqua
- Poco incisivo