Notturno: recensione del film di Amazon e Welcome to the Blumhouse

Il nuovo film del progetto Welcome to the Blumhouse continua a esplorare dinamiche familiari

Il progetto Welcome to the Blumhouse continua a espandersi, dopo il rilascio de La bugia (The Lie) e Ritrova te stesso (Black Box). Il 13 ottobre, insieme a L’occhio del male, è stato distribuito su Amazon Prime Video il thriller/horror Notturno (Nocturne), di cui vi presentiamo la recensione. Diretto dall’esordiente Zu Quirke, il lungometraggio prosegue le intenzioni del progetto di Jason Blum, continuando a esplorare dinamiche familiari, sotto la lente del genere thriller/horror. Dopo aver trattato l’amore genitoriale, in particolare quello materno, Notturno si concentra sul rapporto tra due sorelle gemelle. Un tema interessante e intrigante, se si pensa ad altre pellicole che lo hanno esplorato, ricorrendo anche al cinema di genere. Vengono in mente Inseparabili di David Cronenberg, Doppio amore di François Ozon oppure Personal shopper di Olivier Assayas.

Nel caso di Notturno, la rivalità tra gemelle è esplorata in relazione alla ricerca del successo in campo artistico. La protagonista del film nutre una profonda gelosia per la sorella, molto più capace di lei come musicista. Il desiderio di sostituirsi a lei la porterà a scoprire una forza oscura, in grado di aiutarla nell’ottenere quello che vuole. Pertanto questa volta non siamo nei territori del thriller psicologico ma in quelli dell’horror sovrannaturale. Con una tensione lenta e graduale, il film è di breve durata e riesce a intrattenere. Tuttavia pochi brividi e la somiglianza con pellicole come Il cigno nero inficiano non di poco il risultato finale.

Indice

Gelosia e ricerca del successo – Notturno recensione

Juliet (Sydney Sweeney) ha sempre vissuto all’ombra della sua sorella gemella, Vivian (Madison Iseman). Entrambe frequentano un collegio artistico e sognano di diventare pianiste. Si impegnano tutte e due al massimo, ma Vivian ha una marcia in più. Possiede un talento innato, è una delle allieve più brave, è una ragazza popolare e inoltre è stata ammessa alla Juilliard, prestigioso college in cui Juliet desidera entrare da sempre. Proprio quest’ultimo evento accende una profonda gelosia verso Vivian, misto a un desiderio di rivalsa nei confronti della sorella che l’ha sempre oscurata.

Questo sentimento diventa primario in Juliet quando trova il quaderno di teoria musicale della defunta Moira, una studentessa che si è da poco suicidata nel collegio. All’interno la ragazza trova lo spartito del Trillo del diavolo di Tartini, insieme a una serie di rappresentazioni che sembrano indicare un’invocazione a qualcosa di diabolico. Juliet diventa da subito preda di questa misteriosa forza diabolica, che sarà in grado di spingerla sempre di più verso il successo tanto desiderato. Ottenere tutto questo ha però un prezzo e Juliet lo scoprirà troppo tardi. Il patto stretto con questa misteriosa presenza nasconde un percorso verso un terribile destino, probabilmente lo stesso al quale è andata incontro Moira.

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Nocturne. Blumhouse Television

Competizione in famiglia – Notturno recensione

“Stringere un patto con il diavolo”: è quello che si dice di chi è disposto a tutto pur di ottenere ciò che desidera. È proprio il caso di Juliet, che sarà preda sempre più della sua invidia e della sua gelosia, e finirà schiava di una forza sovrannaturale che la spingerà a compiere atti anche terribili. L’aspetto interessante della storia è l’invisibilità dell’elemento diabolico: non appare mai in scena e sembra essere partorito dall’instabilità della protagonista, consumata da sentimenti oscuri esplosi dopo anni di repressione. Notturno ha una narrazione che tende a sottolineare questa comparsa improvvisa che, con un lento crescendo di tensione, condurrà Juliet all’apice del suo lato più oscuro.

Il film è in grado di mantenere un’atmosfera di enigma e di mistero cercando di sviare lo spettatore, ad esempio proprio al termine dell’ultimo atto. L’intento della storia è però ben chiaro: delineare un’interessante competizione familiare tra due gemelle, in cui il desiderio di raggiungere il successo e ottenere qualcosa che non si possiede conduce inevitabilmente all’oscurità. La crudele verità che si cela alla fine del percorso è che, ottenuto ciò che non si riusciva ad avere, il successo raggiunto non è altro che qualcosa di effimero, anzi falso.

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Nocturne. Blumhouse Television

Pochi brividi e molte somiglianze – Notturno recensione

La rivalità tra le gemelle è perfettamente portata sulla scena grazie alle interpretazioni di Sydney Sweeney (Euphoria, The Handmaid’s Tale) e di Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla, Annabelle 3). Il lavoro della Sweeney mostra la repressione e i sentimenti oscuri che muovono il suo personaggio. La rabbia sopita da anni, l’invidia, la gelosia sono tutte palpabili e rese genuine dall’interpretazione dell’attrice. Questo lavoro lodevole si unisce a una costruzione della tensione abbastanza efficace, lenta e graduale nel suo andamento generale. Nonostante la pellicola appartenga al genere dell’horror sovrannaturale, i brividi però sono purtroppo pochi. Notturno sembra non voler spingere su nessun lato horror: si punta alla realizzazione di un’atmosfera ambigua e misteriosa che, in fin dei conti, non risulta pienamente convincente.

Peccato anche notare che le ottime premesse del film vadano incontro a uno svolgimento per molti aspetti prevedibile. Il percorso di Juliet ricorda tanto quello di Nina Seyers, la protagonista de Il cigno nero, interpretata da una strepitosa Natalie Portman. Per Notturno il confronto con la pellicola di Aronofsky non regge: giunti al termine della visione si può pensare di aver visto una pallida imitazione dei temi trattati nel film con la Portman. Il risultato finale non è comunque da bocciare, poiché il film è in grado di intrattenere e intrigare lo spettatore al punto giusto. Dal punto di vista tecnico sono anche interessanti alcune scelte cromatiche compiute. Il contatto (invisibile) di Juliet con la misteriosa forza diabolica è sempre inondato da un giallo caldo e acceso, simile al colore del sole; una scelta interessante che si scontra con i soliti cromatismi associati all’elemento sovrannaturale malvagio.

Considerazioni finali

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Nocturne. Blumhouse Television

Giunti alle conclusioni di questa recensione di Notturno, si può affermare che Amazon e Blumhouse hanno più o meno centrato nuovamente l’obiettivo. Come nel caso de La bugia e Ritrova te stesso, il film ha delle premesse molto interessanti ma diversi difetti nella sua realizzazione. Stupisce che il marchio Blumhouse non abbia spinto l’acceleratore sul lato horror, soprattutto in una storia che essenzialmente lo richiedeva. La tensione lenta e graduale presente nel film non è sufficiente per accompagnare la narrazione per tutti i novanta minuti. Fortunatamente non emerge un senso di noia, ma si sente molto la mancanza di una consistente componente orrorifica.

Notturno è un film che avrebbe potuto fare di più avendo ottime carte in mano: una storia di gemelli, l’analisi di una rivalità familiare sotto la lente del thriller/horror e una spietata analisi della competizione nel mondo dell’arte. Tutto però appare abbastanza pacato e contenuto, privo di un certo coraggio. Pochi brividi e molte somiglianze con un’opera come Il cigno nero inficiano di molto il risultato finale, che è poco più che sufficiente.

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Notturno

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • La scelta di analizzare una rivalità tra gemelle attraverso il genere horror
  • L'interpretazione di Sydney Sweeney

Lati negativi

  • Si sente la mancanza di brividi tipici degli horror
  • Troppe somiglianze con Il cigno nero di Darren Aronofsky

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