P.S. Ti amo ancora: recensione del film Netflix
Arriva sulla piattaforma il secondo capitolo di "Tutte le volte che ho scritto ti amo "
A febbraio e nella nella settimana di San Valentino, la festa degli innamorati, Netflix rilascia la seconda parte di Tutte le volte che ho scritto ti amo, P.S.Ti amo ancora, di cui vi proponiamo la nostra recensione. Il film rientra a pieno titolo nel filone del genere romantico–adolescenziale. La storia è tratta da una trilogia della scrittrice statunitense di origini coreane, Jenny Han che è anche produttrice dei due film.
Ritornano quindi le vicende di Lara Jean, interpretata da Lana Condor, alle prese con la sua relazione con Peter Kavinsky, Noah Centineo. Il film si conferma in linea con il primo, per tematiche e per i cliché romantici che caratterizzano film come questo. La storia della ragazza solitaria e timida che con la sua dolcezza riesce a conquistare il ragazzo più popolare della scuola. Ma senza trattenerci oltre analizziamo meglio P.S. Ti amo ancora nella nostra recensione.
Indice
Trama – P.S. Ti amo ancora, la recensione
La storia riprende esattamente dalla conclusione del primo film. Lara Jean e Peter sono finalmente fidanzati e iniziano a vivere la loro relazione. La prima prova è il primo appuntamento a cui entrambi tengono molto. Peter cerca di fare buona impressione con un ristorante elegante e Lara Jean di essere all’altezza come fidanzata perfetta. Tutto sembra procedere per il verso giusto, fino a quando Lara Jean non riceve una lettera direttamente dal quinto dei ragazzi a cui si era dichiarata: John Ambrose.
Indecisa se rispondere o meno, le viene incontro il destino che le fa rincontrare proprio il ragazzo nella struttura in cui farà volontariato. Il ritorno di John e la scoperta che i suoi sentimenti erano ricambiati, creerà in lei molta confusione. Nel frattempo l’aspettativa di essere un’ottima fidanzata e il costante paragone con Gen, ex fidanzata di Peter, contribuiscono a farla sentire sempre più insicura sui suoi veri sentimenti.
Crescere, che fatica!
Proseguiamo la nostra recensione di P.S.Ti amo ancora analizzando i personaggi. Lara Jean è ancora la ragazza sognatrice del primo film e i sogni si fanno sempre più reali con Peter. Ma ben presto la pressione di essere una fidanzata perfetta comincia a farsi sentire. È preoccupata dal fatto che tutto ciò che per lei è una prima volta, per Peter è ormai normale. Si sente costantemente pressata dall’invisibile presenza di Gen. Allo stesso tempo il ritorno di John Ambrose e la sintonia che sembra avere con lui, la confondono ancora di più. Con lui tutto sembra essere più facile e spontaneo, diversamente da Peter. La sensibilità e maggiore maturità di lei la rendono il personaggio meglio scritto a cui però non mancano le insicurezze. Diversamente da Peter che invece si dimostra incoerente. A tratti appare super innamorato di Lara Jean ma poi si comporta in modo contraddittorio.
Sebbene riconosca la presenza di Gen ancora nella sua vita, non fa nulla per cambiare le cose. Ai suoi occhi cerca solo di esserle di supporto senza rendersi conto che la cosa ferisce Lara Jean. Insomma i personaggi rientrano pienamente nel modello degli adolescenti in crisi e un po’ immaturi, soprattutto Peter che continuerà a comportarsi in modo poco chiaro, confondendo lei e gli spettatori. Altro punto che poteva essere approfondito e che avrebbe indubbiamente mandato un messaggio positivo è il rapporto tra Lara Jean e Gen. Le strade delle due sembrano riavvicinarsi per un momento ma la loro amicizia e il rapporto che le lega, al di là di Peter, meritava di essere esplorato. Scelta che avrebbe aggiunto variabilità alla storia che, concentrandosi invece sull’apparente triangolo, risulta molto più statica e spenta rispetto al primo film. Nota assolutamente positiva va fatta alla sorellina, Kitty, personaggio dinamico e simpaticissimo.
P.S. Ti amo ancora, la recensione
Il film riprende le tonalità cromatiche del primo capitolo. Primeggiano il blu e il rosa insieme a colori caldi che rendono l’atmosfera molto piacevole e coinvolgente per lo spettatore al livello visivo. Le vicende si svolgono più o meno sempre negli stessi luoghi, con un tocco vintage e di ritorno al passato dato con la casa sull’albero. A completare il tutto ci pensa una colonna sonora che ben si adatta al genere del film, la commedia romantica adolescenziale. I dialoghi non sono particolarmente brillanti, si oscilla tra conversazioni più profonde e interessanti ad altre quasi imbarazzanti e forzate, che potevano essere evitate.
Tuttavia il problema maggiore rimane sempre l’ingombrante staticità della storia. Sia essa dovuta alla natura del film come comedy romantica e come film di transizione verso l’ultimo capitolo, è irrilevante. Il potenziale per introdurre qualche elemento di maggiore intrattenimento e di movimento c’era tutto, si è solo scelto di non farlo.
Conclusioni
Concludiamo la nostra recensione di P.S.Ti amo ancora dandone un giudizio discreto. La storia non ha brillato per originalità, mentre il primo film presentava la rottura di alcuni cliché che etichettano le commedie romantiche adolescenziali. In questo invece si ricade pienamente in essi e non solo con la presenza del triangolo amoroso o del fantasma degli ex ma anche per la scrittura dei personaggi stessi e delle vicende. Insomma quella ventata di originalità che lo aveva reso interessante per il suo genere, qui purtroppo viene meno e il film cade sotto la scure dei cliché e delle occasioni mancate e lasciate in sospeso.
È pur vero che però si tratta di un film da guardare senza troppe pretese, una commedia romantica che serve a farci entrare nell’atmosfera del mese dell’amore e a spingerci a fantasticare. Non ci rimane quindi che attendere l’ultimo capitolo e sperare che, almeno questo, torni sulla vecchia via.
P.S. Ti amo ancora
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Film leggero
- Buona caratterizzazione della protagonista
Lati negativi
- Storia statica e scontata
- Elementi della trama non sviluppati in modo adeguato