Profondo Rosso – La recensione del film di Dario Argento
Rating - 8
8
The Good
- Regia
- Tensione
- Scenografia
- Colpi di scena
- Colonna sonora
The Bad
- Recitazione
La Recensione di Profondo Rosso: la pellicola che ha consacrato il maestro del brivido italiano Dario Argento alla storia del cinema.
Recensione: Profondo Rosso (1975) è considerato uno dei migliori film del regista romano Dario Argento (se non il migliore in assoluto assieme a Suspiria).
Profondo Rosso segna il passaggio di Dario Argento dal genere thriller (a cui appartengono L’ uccello dalla piume di cristallo, Il gatto a nove code e Quattro mosche di velluto grigio) all’horror; il cambio di genere si realizzerà completamente nel film successivo, Suspiria (1977).
La storia è ambientata in Italia. Durante una conferenza sul paranormale, la medium Helga Ulmann (Macha Mèril) percepisce dei pensieri maligni e comunica al suo pubblico che in sala è presente uno spietato assassino. Il killer, nel timore che la sua identità venga rivelata, la sera stessa uccide brutalmente la medium nel suo appartamento. Sarà il pianista jazz inglese Marc Daly (David Hemmings, Blow up), testimone oculare dell’ omicidio, aiutato dalla giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) a mettersi sulle tracce del misterioso killer per svelare il mistero. Segue un’ impietosa scia di sangue e follia.
Profondo Rosso è il film capolavoro del regista del brivido italiano Dario Argento. Tensione, violenza e mistero sono le tre principali tematiche che caratterizzano questa pietra miliare del cinema. E’ proprio il tema della violenza quello principalmente sviluppato dal regista romano in questa pellicola rispetto ai film precedenti. Le sequenze degli omicidi (anche se ormai datate) sono brutali e feroci; prima di morire le vittime subiscono vere e proprie torture a partire da ustioni con acqua bollente fino a ripetuti e rovinosi traumi dentali sugli spigoli dei muri e dei tavoli… C’è una ricerca di immagini forti e sconvolgenti. Non a caso il colore del sangue nel film è un rosso pastoso e brillante, volutamente risaltato in maniera poco realistica (come avverrà anche in Suspiria). Conta l’ impatto emozionale che le immagini hanno sullo spettatore piuttosto che il realismo dei dettagli. In Profondo Rosso la telecamera di Dario Argento non si ferma mai. Si muove in continuazione spostandosi rapidamente nelle varie stanze, dietro gli angoli e alle spalle dei personaggi; numerose le inquadrature in prima persona dove viene mostrato il punto di vista del protagonista, delle vittime o del killer stesso. Particolarmente belle e cariche le scene in cui la prospettiva in soggettiva si muove lungo bui ed angusti corridoi. Questi sono una caratteristica ricorrente e distintiva del cinema di Dario Argento; riflettono la reale fobia che il regista romano ha per i corridoi.
Le colonne sonore dei Goblin di Claudio Simonetti sono un qualcosa di indicibilmente bello ed hanno notevolmente contribuito al successo del film. Enfatizzano notevolmente la paura e la tensione dello spettatore. In particolar modo il tema musicale del killer (la traccia più famosa) trasmette un macabro senso di morte e malignità. Ma Profondo Rosso non è un semplice thriller avvolto nel mistero e nella violenza, è molto di più. Il film è ricco di colpi di scena soprattutto nella parte finale. Dario Argento inoltre sfida il pubblico e mette alla prova la sua attenzione, cercando di fargli vestire i panni di un detective. Nel film infatti sono sparsi alcuni indizi (più o meno evidenti) che possono condurre alla risoluzione del mistero ben prima dell’ atteso finale.
Non mancano infine eleganti omaggi e citazioni come il Blue Bar in piazza che riprende il quadro di Hopper “The Nightawks“. Scricchiola un po’ la recitazione dei vari attori, non sempre all’altezza delle scene che vengono proposte. Discutibili anche alcune scelte e comportamenti dei vari personaggi, non sempre lineari e logici.
In definitiva Profondo Rosso di Dario Argento è un thriller giallo di pregevole fattura, in grado ancora oggi di mettere tensione e soggezione negli spettatori. Assolutamente da vedere, cinefili e non.
Di seguito il trailer Italiano di Profondo Rosso. Buona visione
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