Quelli che mi vogliono morto: recensione del film di Taylor Sheridan con Angelina Jolie
Dall’11 ottobre su Sky il nuovo thriller con Angelina Jolie, splendida e coraggiosa nei panni di un vigile del fuoco che deve salvare la vita a un adolescente
Angelina Jolie è protagonista ed eroina di Quelli che mi vogliono morto, film di cui vi proponiamo la nostra recensione. Dietro la macchina da presa c’è Taylor Sheridan, il regista de I segreti di Wind River del 2017, un altro thriller degno di nota. Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Michael Koryta, un giovane autore statunitense apprezzato anche dai maestri del genere letterario Stephen King e Michael Connelly. Il cast di Quelli che mi vogliono morto comprende attori di tutto rispetto, per lo più provenienti da serie tv note come The Walking Dead. In particolare, Jon Bernthal è Ethan, collega della protagonista e zio del ragazzino in fuga, mentre Finn Little veste i panni del giovanissimo Connor. Nato nel 2006, Little ha già una carriera notevole alle spalle. Quelli che mi vogliono morto è disponibile su Sky e NOW da lunedì 11 ottobre.
Corsi e ricorsi storici sono al centro della narrazione in Quelli che mi vogliono morto. La protagonista vive nel disperato rimorso di avere abbandonato tre ragazzini in un bosco in fiamme; spinta dai colleghi sceglie di salvarsi almeno lei. Confinata in una torretta di controllo isolata, dopo un esame psicologico fattole pochi giorni dopo l’accaduto, Hannah è tentata dal compiere il peggiore dei gesti. Quando conosce Connor, tutto cambia: potrà riscattarsi. Due sicari, Patrick e Jack Blackwell, inseguono il figlio del revisore contabile forense Owen Casserly, le cui scoperte potrebbero danneggiare molte persone. Non solo Connor può rivelare al mondo quanto appreso dal papà – nomi e fatti compresi – ma è in grado di riconoscere i due assassini. Quando Owen cerca di mettere in salvo il figlio, gli raccomanda di non rivolgersi alla polizia, che potrebbe essere corrotta, ma a un’emittente televisiva.
Indice:
Il passato bussa sempre alla porta – Quelli che mi vogliono morto, la recensione
La seconda possibilità che tutti vorremmo per cancellare o modificare qualcosa del passato è il tema principale del film e fa empatizzare con i personaggi. Di Hannah si comprende il bisogno di perdonare se stessa per non avere sacrificato la sua vita con quella dei tre ragazzini; di Owen, si ammira il coraggio per avere fatto la cosa giusta, mettendo a rischio la sua famiglia. In entrambi i casi, se potessero tornare indietro, forse, i due personaggi agirebbero diversamente; ma il passato è passato, per tutti. Quanto a Ethan e alla moglie incinta di sei mesi, Allison, trovandosi da soli davanti a un presente minaccioso, anche per la nascitura, ciascuno dei due sceglierà una via da percorrere. Ce la faranno? Il loro coraggio verrà premiato?
Un altro elemento affascinante del film, a livello di tematiche e sempre legato al discorso sul passato che è tale, riguarda l’intrecciarsi dei percorsi umani sulla terra. Le esistenze dei personaggi principali del film, a un certo punto, si incontrano; ciò accade in modo per loro inimmaginabile e senza preavviso, ma contribuisce per qualcuno a dare un senso alla sua vita. Così alcuni di loro si sentiranno più che mai uniti nel profondo. L’incontro, in particolare, fra Hannah e Connor, a quel punto orfano di entrambi i genitori, è vitale per entrambi, ma è soprattutto costruttivo per la donna. In una battuta, la stessa commenta che, con Connor, è impossibile che ci si impietosisca per lei; le tragedie che lui, nonostante la giovanissima età, ha dovuto affrontare le fanno ridimensionare le sue.
Analisi e recensione del film Quelli che mi vogliono morto
Il film è costruito in modo lineare ed efficace, al limite un po’ prevedibile per certi versi, a parte il personaggio di Allison. Quest’ultima, infatti, è una giovane moglie agguerrita quasi partoriente che non si fa certo intimorire da due malviventi senza scrupoli, qui mi fermo; diciamo che è la moglie e la mamma che tutti vorremmo. È un film che ha una durata corretta per un giallo ed è scorrevole come leggere le pagine di un vecchio Agatha Christie. Non è un film che resterà in mente per troppo tempo, ma è, nel suo genere, girato bene, diretto e interpretato anche meglio.
Angelina Jolie è stata Lara Croft nel 2001 e nel sequel del 2003; se già nel 1999 è un’agente molto coraggiosa nel celeberrimo Il collezionista di ossa, con un meraviglioso Denzel Washington, 6 anni più tardi veste i panni di un’investigatrice nel film, diretto da D. J. Caruso, Identità violate; la ricordiamo tutti in Mr. e Mrs. Smith con Brad Pitt, conosciuto proprio su quel set, nel 2005; poi ci furono, fra i tanti, anche film come Salt e The Tourist, entrambi del 2010, o i due Maleficient, usciti, rispettivamente, nel 2014 e nel 2019. I ruoli da action-woman, fra regine di mondi fantastici ed eroine dei nostri giorni, come chi combatte la malavita, sono i ruoli perfetti per la Jolie. Hannah, la splendida esperta di sopravvivenza, arruolata nel comando dei vigili del fuoco, non è da meno e Angelina Jolie la incarna perfettamente.
Conclusioni: vale la pena vederlo? – Quelli che mi vogliono morto, la recensione
Sì, ma non è un film per tutti. Non è consigliabile al pubblico più giovane e a chi non ami le scene di inseguimento né i gialli. Va detto, però, che Quelli che mi vogliono morto riesce a intrattenere, persino distrarre. Contiene alcune scene violente, ma sono poche e condotte in modo equilibrato, ossia non eccedono il limite nemmeno per chi non le ama. Forse è un film, per quanto detto, godibile al cinema, sul grande schermo, più che in tv e tanto meno su un Ipad. Tuttavia, riesce a coinvolgere anche visto dal divano di casa. Anche se la vittoria della giustizia è scontata, un film che si chiude con il bene sul podio e il male sopraffatto fa piacere alla gran parte degli spettatori. E Quelli che mi vogliono morto come va a finire?
Avviandoci verso la conclusione della nostra recensione di Quelli che mi vogliono morto, occorre soffermarsi brevemente sul doppiaggio. In linea di massima sarebbe sempre meglio vedere i film in versione originale sottotitolata. Questo perché dei bravi interpreti difficilmente acquistano valore nel momento in cui vengono doppiati; casomai, sovente, ne perdono. È il caso di Aidan Murphy, che in Quelli che mi vogliono morto interpreta il personaggio di Jack Blackwell, uno dei sicari.
Quelli che mi vogliono morto
Voto - 7
7
Lati positivi
- Il film è costruito in modo lineare ed efficace, ha una durata perfetta ed è scorrevole
- È molto ben girato, con un ritmo non pressante ma presente fin dall’inizio
- È ancor meglio diretto e interpretato e ha un cast eterogeneo ottimamente armonizzato
- Una nota positiva anche per le location che ci fanno un po' viaggiare
- Il film è un po' prevedibile e mancano veri colpi di scena
- Non è un film che resterà impresso nella mente per troppo tempo
- Il doppiaggio lascia a desiderare specie per il personaggio del malvivente Jack Blackwell
Lati negativi