Jexi: recensione del nuovo film originale Amazon
Un ragazzo dipendente dai social network e un software che gli cambierà la vita
Al giorno d’oggi, tutti abbiamo uno smartphone e abbiamo accesso ai social network, l’unica differenza sta nel modo in cui ognuno di noi li utilizza. C’è chi lo fa come svago, chi come un lavoro e chi invece ne è dipendente. È questo il tema centrale di Jexi, la nuova pellicola prodotta da Amazon di cui vi proponiamo la nostra recensione. Il film è stato scritto e diretto da Jon Lucas e Scott Moore, già sceneggiatori di pellicole come Una notte da leoni o Bad Moms e vede Adam Devine nei panni del protagonista. Tra i membri del cast poi, compaiono anche Micheal Peña e Rose Byrne.
Uscito nelle sale americane ad ottobre, Jexi debutta in Italia direttamente sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, andando ad aggiungersi agli originals già presenti in catalogo. La pellicola racconta la storia di Phil, un ragazzo social-addicted che con l’acquisto di un nuovo cellulare, vede la sua vita cambiare radicalmente. Tra comicità di basso livello e una tematica già affrontata numerose volte, Jexi non è il prodotto più riuscito di casa Amazon.
Indice
- Trama: il software che migliora la tua vita
- I social network: la vita al tempo di Instagram
- Analisi tecnica
- Considerazioni finali
Trama: il software che migliora la tua vita – Jexi, la recensione
Phil (Adam Devine) è un ragazzo che sin da piccolo ha sempre mostrato una certa attrazione per i telefoni cellulari; con l’avvento dei social network, l’utilizzo dello smartphone è diventato parte essenziale della sua vita. Laureato in giornalismo, lavora per un sito web in stile BuzzFeed, che però, a causa di un capo inetto (Michael Peña), non valorizza il suo lavoro. Nonostante i colleghi invitino continuamente Phil ad uscire e passare una serata in compagnia, lui rifiuta sempre, preferendo passare la serata a casa, da solo con il suo smartphone.
Tutto però cambia quando incontra Cate. Mentre cammina su un marciapiede infatti Phil, intento a guardare il proprio telefono, non vede la ragazza e andandole a sbattere contro, rompe il cellulare. Con l’acquisto di un nuovo telefono scopre Jexi, una sorta di intelligenza artificiale il cui scopo è migliorargli la vita. Jexi spingerà Phil a conoscere meglio Cate, farsi dei nuovi amici e puntare più in alto a livello lavorativo, ma le cose inizieranno a farsi complicate quando il software inizierà ad essere troppo presente nella vita del ragazzo.
I social network: la vita al tempo di Instagram
Iniziamo la nostra recensione con un’analisi sul tema principale al centro di Jexi. La dipendenza dai social network è un fenomeno riscontrabile sempre di più oggigiorno, ed è di questo che il film cerca di parlare. Phil è un ragazzo solo, senza amici e che passa più tempo a mostrare la propria vita agli altri, piuttosto che viverla. Il film propone il personaggio come l’emblema del ragazzo moderno, presentando una società in cui tutti, qualsiasi cosa stiano facendo, utilizzano il cellulare senza curarsi di ciò che accade attorno a loro. A tutto ciò va in contrapposizione, paradossalmente, Jexi, il software che ha lo scopo di limitare il tuo utilizzo dei software. Il messaggio del film è chiaro sin dall’inizio, ciò che non funziona è la sua ostentazione.
Il sito web per cui lavora Phil, che punta sul creare liste allo scopo che queste diventino virali sui social, la gente che cammina utilizzando il cellulare; lo stesso Phil che non ha idea di come si chiami il suo collega di lavoro nonostante ci lavori da più di tre anni. Il film si sofferma troppo sul mostrare qualcosa che è chiaro fin dall’ inizio e dopo un po’, tutto ciò diventa ridondante. Inoltre, il tema della dipendenza da internet e dai social, non è nulla di nuovo. Non è la prima volta che viene trattato in una pellicola, facendo in modo che Jexi risulti qualcosa di già visto. Il film poi, non eccelle neanche nei momenti comici. Le battute che dovrebbero far ridere in realtà non sono divertenti e la comicità dell’intera pellicola si basa su scene demenziali che di certo non brillano per originalità.
Analisi tecnica – Jexi, la recensione
Lo scopo di Jexi è quello di trattare un argomento come la dipendenza da internet e social in maniera comica e divertente e nel fare questo, è stato trascurato il lato tecnico. Da questo punto di vista, il film non presenta grossi errori, però neanche stupisce. La regia è semplice e non ci sono guizzi particolarmente interessanti; lo stesso vale per la fotografia e la colonna sonora che gioca molto su brani moderni e che possano attirare un pubblico giovane. Tra i membri del cast c’è persino Kid Cudi, noto rapper americano.
Proseguiamo la nostra recensione di Jexi soffermandoci sulla sceneggiatura. La pellicola non eccelle neanche dal punto di vista della scrittura, che risulta essere una delle pecche più grandi. Jexi si colloca a metà tra una commedia e un film romantico, non riuscendo a intrigare lo spettatore nè con la love story del protagonista, nè con le battute. Dalla seconda metà in poi, il tutto diventa quasi assurdo e l’intelligenza artificiale che aveva dato il via alla trama, diventa un pretesto per allungare il film che già di per sè non dura molto, circa 80 minuti.
Considerazioni finali
Se col passare del tempo, la piattaforma streaming Amazon Prime Video è diventata sinonimo di qualità, di certo non tutti i prodotti possono essere perfetti. Jexi è una pellicola che passa dal prendersi poco sul serio a farlo anche fin troppo. Il tema del film è molto attuale; spesso capita di vedere persone che passano buona parte del proprio tempo con gli occhi rivolti verso lo smartphone, perciò il tutto potrebbe essere anche interessante. Il problema però, non è il messaggio del film, bensì il modo in cui questo viene trasmesso. Jexi forza troppo la mano sul concetto di dipendenza da smartphone, descrivendo una situazione fin troppo estremizzata e surreale.
La mancanza di originalità nel trattare questa tematica poi, si rivela nella seconda parte del film. La pellicola passata la prima ora potrebbe benissimo finire e questo è unicamente sintomo di mancanza di idee, che fanno in modo che più si vada avanti, più il tutto diventi ridicolo. Neanche attori come Michael Peña o Adam Devine, che per quanto non siano delle star, possono risultare simpatici; non riescono a risollevare il film e i momenti comici che li riguardano sono del tutto demenziali. Concludiamo la nostra recensione di Jexi affermando che, terminata la visione, il film risulta un esperimento fallito. In fin dei conti, non tutte le ciambelle escono col buco.
Jexi
Voto - 5
5
Lati positivi
- Visione molto scorrevole
Lati negativi
- Comicità fin troppo demenziale
- Tematica centrale del film sviluppata male
Condivido totalmente l’analisi.
Dopo averlo guardato, inorridito ero in cerca di una recensione oggettiva come questa: film demenziale a dir poco, nella prima mezz’ora illude facendo credere di essere un prodotto leggero ma divertente, da quel punto in avanti non c’è contenuto, non c’è trama, non ci sono battute, non ci sono colpi di scena, il nulla per 60 minuti. Il peggior film che abbia visto, insieme a Tavolo 19, negli ultimi 2/3 anni.
Complimenti per la recensione sincera.