Filmpost consiglia: L’uomo che venne dalla terra
L’ennesima dimostrazione che la settima arte non ha bisogno di budget spropositati ma di tecniche di regia affini, e una sceneggiatura solida.
L’uomo che venne dalla terra (2007) è un gioiello del regista Richard Schenkman, scritto negli anni 60 da Jerome Bixby e completato nel suo letto di morte nel 1998. La trama del film è semplice.
Un professore, pronto a traslocare, organizza una “festa” invitando i colleghi ed amici più cari a casa sua. All’improvviso si crea una discussione di gruppo tra i presenti, riguardante una questione: sarebbe possibile che un uomo del paleolitico superiore fosse sopravvissuto ai giorni nostri? Questa domanda è posta dal protagonista, sostenendo di essere lui stesso un uomo di Cro-Magnon.
Da lì in avanti il film sarà una discussione sull’argomento tra professori di differenti materie. che analizzeranno così la questione sotto molteplici punti di vista, e non sarò di certo io a raccontarvi il tutto.
La pellicola è una piccola perla. L’intera storia si svolge in una casa, stretta, con il minimo indispensabile di luce. La fotografia è cupa e i colori sono tetri, rispecchiando alla grande quell’atmosfera misteriosa che ci regala il regista. Si passa da sequenze flash ad altre infinite, poiché tutto è regolato dai dialoghi e monologhi dei protagonisti. Il film è un climax dall’inizio alla fine che coinvolge lo spettatore, entrando già dopo pochi minuti in uno stato d’ansia e confusione (in senso positivo) che saranno colmati solo alla fine. I dialoghi sono semplici, diretti e non mancano assolutamente i colpi di scena.
Con un budget di 200.000 dollari, una “miseria”, Schenkman regala al mondo una storia sensazionale, raccontataci dai suoi personaggi. Uno dei rarissimi film a farlo senza l’utilizzo di flashback, ma inquadrando sempre e solo il presente. L’interesse per la storia, per il mondo, ma soprattutto per l’evoluzione dell’uomo, permette alla pellicola di non avere pause troppe lunghe, ma di avere sempre un collegamento tra una conversazione e l’altra.
Cos’altro dire di The man from earth? Un film semi-sconosciuto, che potrebbe non attirare la vostra attenzione visto il budget scarso e l’assenza d’azione, ma state certi che finito di vederlo, ringrazierete la Settima Arte per avervi regalato tutto ciò.
P.S. Il regista ha confermato un sequel. Data ancora da stabilire.