RECENSIONE SAGA – Lo 007 di Craig
QUANTUM OF SOLACE (2008) di Marc Forster
Cambia regia, viene eliminata la parte cupa del precedente capitolo, passando alla quasi completa azione, ma se Casino Royale per lo meno regalava allo spettatore parti interessanti, questo Quantum of Solace non lascia quasi nulla, risultando solamente un blockbuster di intrattenimento, dimenticando del tutto il lato “potenziale” che due anni prima Campbell aveva portato sullo schermo.
Non mi soffermerò troppo su questo secondo capitolo della saga, dato che lo reputo il peggiore tra tutti, ma sicuramente non è un film d’azione orribile, ma nemmeno all’altezza di quello che c’è stato e quello che ci sarà negli anni a venire per la saga.
Le parti decisamente che non vanno bene nel film sono sicuramente la pessima caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dell’antagonista Dominic Greene (Mathieu Amalric) che in confronto alla minima (e purtroppo sprecata) caratterizzazione di Le Chiffre, egli è facilmente dimenticabile in cinque minuti (così come il film in sè…). La Bond-girl Camille Montes (Olga Kurylenko) è decisamente dimenticabile anche lei. Ovviamente l’unico a salvarsi è Craig che, nonostante la pessima sceneggiatura, rimane sempre il solito Bond, tenendoci fedeli in una sperata elevazione della saga. (E così sarà…)
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