Stargirl: recensione del film originale Disney+ con Grace VanderWaal
Il film risulta essere l'adattamento dell'omonimo romanzo di Jerry Spinelli
Di recente è stato lanciato in tutto il mondo il servizio streaming Disney+. Diventato, già dai primi momenti, uno dei principali rivali di Netflix nella “streaming war”, la casa di Topolino, non si è fatta attendere, proponendo subito diversi contenuti originali. Uno di questi, è Stargirl, adattamento dell’omonimo romanzo di Jerry Spinelli, di cui vi proponiamo la nostra recensione. Pubblicato nel 2000, il romanzo è posto sotto la categoria “Lettura per ragazzi” e allo stesso modo, questo adattamento, dimostra sin dalle prime battute di avere un tono piuttosto adolescenziale.
Stargirl racconta la storia di Leo, un ragazzo di sedici anni che ha sempre preferito restare in disparte e non essere al centro dell’attenzione, fin quando non incontra una misteriosa ragazza. Il film, diretto da Julia Hart, rappresenta l’esordio come attrice della giovane Grace VanderWaal, che dopo aver vinto nel 2016 America’s Got Talent, ha visto la sua carriera da cantante lanciata fino ad arrivare sugli schermi. Tra atmosfere sognanti e canzoni d’amore, Stargirl è una pellicola che riesce nel suo intento, ma non va oltre.
Indice
Trama – Stargirl, la recensione
Leo Burlock è un giovane ragazzo, che non ama essere al centro dell’attenzione. Tutto inizia il primo giorno di scuola, quando per via della sua eccentricità, strappano la sua cravatta, ultimo regalo del padre. Rimasto solo con la madre, però, da quel giorno, ogni compleanno, Leo inizia a ricevere una cravatta particolare da una persona anonima. Col passare degli anni, il ragazzo, non cambia la propria indole, restando chiuso nel suo cerchio di amicizie, cercando sempre di non dare nell’occhio.
Suona la tromba, ma unicamente con la banda, così che le persone non facciano caso a lui, partecipa ad un talk show scolastico, ma solo in veste di cameraman, in modo da non destare troppa attenzione e continua a ricevere cravatte, che però, non indossa e conserva nell’armadio. Tutto d’un tratto, però, con l’arrivo di una misteriosa ragazza di nome Stargirl, la sua vita cambierà. Stargirl è diversa e si fa notare sin da subito dalla scuola. Diventa il portafortuna dei Mud Frogs, la squadra di football del liceo e dimostra di conoscere Leo anche prima delle presentazioni. Affascinato da Stargirl, Leo inizierà a prendere coscienza della propria vita, scoprendo via via sempre di più sulla misteriosa ragazza.
L’importanza dell’essere se stessi – Stargirl, la recensione
Su Disney+, sotto il titolo del film, sono riportati quattro generi: romantico, drammatico, adolescenziale, musical. In Stargirl, sono presenti caratteristiche tipiche di ognuno di questi generi. Il romanticismo è espresso tramite la storia d’amore tra la ragazza e Leo; il musical, attraverso coreografie e scene cantate e il dramma attraverso le svolte narrative. Ciò che però risulta essere la componente dominante del film, è il fattore adolescenziale. Stargirl, è un film palesemente indirizzato ad un pubblico di ragazzi. Guardando la pellicola, infatti, è facile accorgersene. Determinati rapporti si sviluppano in maniera troppo semplice e il cast è composto prevalentemente da teenager.
Tutto ciò, però, non è un difetto, anzi. Seppure il film sia riferito ad un determinato pubblico, la visione non risulta pesante per chi si trova fuori target. Stargirl, non è solo la storia d’amore tra due adolescenti, ma una storia di crescita. Uno dei concetti principali espressi dal film è il saper accettare se stessi, non aver paura di essere diversi. Leo è un ragazzo problematico, che non vuole farsi notare. Stargirl, invece, è totalmente l’opposto e sin dal primo giorno che arriva a scuola, inevitabilmente, attira l’attenzione di tutti. La ragazza è l’emblema del messaggio che il film cerca di trasmettere. Non bisogna temere di essere diversi per paura del giudizio degli altri, perché essere se stessi, è la cosa più importante. Sebbene si parli di una pellicola per adolescenti per adolescenti, il messaggio che trasmette non lo è e riesce ad arrivare perfettamente a tutti.
Analisi Tecnica – Stargirl, la recensione
Proseguiamo la nostra recensione di Stargirl soffermandoci su alcuni dettagli tecnici. Se la trama del film potrebbe risultare poco interessante per alcuni, il comparto tecnico è decisamente altra cosa. La protagonista è l’emblema della diversità e veicola il concetto dell’essere se stessi. Proprio per questo motivo, la ragazza è vestita sempre in modo stravagante e colorato, mettendo in risalto questo suo lato. I costumi, infatti, sono molto ben curati all’interno della pellicola e in base all’abbigliamento è facile intuire la personalità di un dato personaggio. La regia del film, poi, contribuisce a dar vita un’atmosfera sognante e nostalgica.
Guardando il film, un qualsiasi adolescente immaginerà di vivere quelle stesse situazioni, mentre uno spettatore più adulto proverà nostalgia per quel periodo felice e spensierato. Questa sensazione è data non solo dalla regia, ma anche dalla fotografia che rende tutto molto colorato, unendo diverse tonalità tra loro e dando vita ad un’atmosfera onirica. Una menzione speciale, poi, va fatta alla colonna sonora, le cui canzoni rispecchiano perfettamente le emozioni dei personaggi, ritrasmettendole allo spettatore. Il tutto, inoltre, è reso ancora più efficace nelle scene da musical. Le coreografie vedono sempre al centro il personaggio di Stargirl, interpretata da un’ottima Grace VanderWaal che dà spazio con maestria alla sua voce.
Considerazioni finali
Disney+, ha debuttato da poco in tutto il mondo, ma sta già spopolando grazie alla gran quantità di prodotti che compongono il catalogo. Però, a rendere Netflix quello che è oggi, non sono stati di certo i prodotti già usciti, bensì gli originals. Sotto questo punto di vista la casa di Topolino si sta dando da fare e dopo prodotti come The Mandalorian o il recente Lilli e il Vagabondo, un film come Stargirl è quello che ci si aspettava. Stargirl è diverso dai film Disney che ci hanno cresciuto, ma allo stesso tempo mantiene quello stile, mandando un messaggio davvero importante che per la sua natura è perfetto per una piattaforma come Disney+.
Concludiamo la nostra recensione di Stargirl ribadendo che, ovviamente, non stiamo parlando di un capolavoro. Il film è indirizzato ad una determinata fascia di pubblico e questo è facilmente ravvisabile. I dialoghi, in determinati momenti, appaiono poco spontanei e alcuni eventi si risolvono troppo facilmente. Ciò nonostante, però, la pellicola può essere apprezzata da tutti. In conclusione si può facilmente dire che Stargirl è il tipo di film che ci saremmo aspettati da Disney e il tipo di prodotto che ci saremmo aspettati di trovare su Disney+. Purtroppo, però, come original non è poi così tanto originale, risultando uno dei più deboli del parco titoli.
Stargirl
Voto - 6
6
Lati positivi
- Atmosfera sognante
- Messaggio finale
Lati negativi
- Poco originale