Ride Your Wave: recensione del film di Masaaki Yuasa presente su Amazon Prime Video
Una moderna favola che insegna a reagire e continuare a vivere
Ride Your Wave è la nuova pellicola dello studio Science Saru firmata da Masaaki Yuasa. Il film è uscito su Amazon Prime Video lo scorso 8 Luglio. La pellicola doveva essere proiettata in un evento speciale nei cinema italiani dal 20 al 22 Aprile, ma è stato rimandato a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Com’è successo a molte altre pellicole si è passati direttamente allo streaming per la pubblicazione del film. L’opera di Yuasa è una delle poche ad aver avuto una distribuzione, molti altri film giapponesi infatti sono stati cancellati dalle programmazione e della loro possibile uscita in streaming ancora non si sa nulla.
Grazie alla Dynit e alla piattaforma streaming Ride Your Wave è visionabile sia in lingua originale che doppiato in italiano. Alle spalle di questa pellicola non c’è solo il grande nome del regista Masaaki Yuasa, la sceneggiatura è infatti firmata da Reiko Yoshida. Quest’ultima è una sceneggiatrice e autrice di fumetti di successo, fra le sue opere più famose c’è la pellicola La forma della voce. La colonna sonora è stata affidata a Michiru Oshima, compositrice famosa per serie anime come Full metal alchemist, Little witch academia e The Tatami Galaxy. Con queste premesse vi presentiamo la recensione del film Ride Your Wave.
Indice
Una trama altalenante – Ride Your Wave, la recensione
Hinako ritorna nel paese dove è nata per studiare all’università e per seguire la sua passione di fare surf. Durante un incendio divampato nello stabilimento dove abita viene salvata dal pompiere Minato. I due sin dal primo momento si affezionano l’uno all’altra come se fossero predestinati a stare insieme. Tra i due nascerà una bellissima storia d’amore che verrà bruscamente interrotta dalla morte accidentale di Minato. La giovane in seguito scoprirà di poter vedere lo spirito del suo amato. Questi appare solo nell’acqua quando viene intonata una canzone cara ad entrambi. Riuscirà Hinako a lasciar andare lo spirito e a superare la sua mancanza?
Questo film tratta l’elaborazione del lutto, che è un argomento delicato e spesso trattato nel panorama dell’animazione giapponese moderna. La tematica in questione viene esposta all’interno del racconto in chiave favolistica. In questo modo lo sviluppo della storia viene reso in maniera particolare sopratutto per i toni fantasiosi e onirici che assume la trama procedendo nel racconto. Il racconto viene però minato dai molti sviluppi e colpi di scena prevedibili. Inoltre gran parte dei dialoghi sono superflui, prolissi e inutili ai fini della narrazione. Lo sviluppo dei due protagonisti invece è veramente ben dettagliato. Quest’attenzione però non è stata data agli altri personaggi che in confronto ai protagonisti sembrano delle sagome di cartone. In questo modo lo sviluppo della trama originale e di molti elementi è stato reso in maniera scialba e banale. Questo porta spesso lo spettatore a stancarsi.
L’elaborazione del lutto – Ride Your Wave la recensione
Negli ultimi anni gran parte dei film d’animazione giapponese tende a trattare tematiche molto delicate. In queste pellicole la morte è uno dei temi più ricorrenti. Ride Your Wave è l’ennesimo esempio di film d’animazione in cui si parla di un lutto. Nonostante la tematica che può sembrare ripetitiva, in questa pellicola si parla della morte da un diverso punto di vista. Ride Your Wave spicca sugli altri film che trattano questo argomento perché ne parla in modo diverso. Il lutto va elaborato e proprio questo percorso di accettazione diviene la spinta originale affinché la trama proceda.
Questo nuovo punto di vista mostra quella parte che spesso nei film non viene approfondita. Si da evidenza al lavoro dell’accettazione della morte di un personaggio da parte del protagonista. In moltissime altre opere questa parte viene sempre saltata mostrando il futuro in cui il personaggio ha già superato ogni trauma. In Ride Your Wave si mostra un’elaborazione del lutto fantasiosa e spesso onirica e in questo modo si punta anche ad alleggerire la tristezza e crudezza della situazione. Pur riconoscendo i vari pregi e l’originalità nel trattare l’elaborazione della tematica il film non convince quanto dovrebbe. Dialoghi poco incisivi e spesso ridondanti fanno perdere molto del potere della narrazione favolistica e onirica.
Il comparto tecnico – Ride your Wave, la recensione
Il comparto tecnico è eccellente e come sempre si riconosce lo stile di disegno spigoloso e slanciato del regista Yuasa. In questa pellicola si è data grande importanza ai colori. Le cromie rispecchiano le situazioni, gli stati d’animo e le personalità dei personaggi. La maggior parte delle colorazioni sono calde e rispecchiano il panorama marittimo, ma sono presenti anche molte colorazioni fredde. Per fare un esempio la scena della morte di Minato è caratterizzata da colori scuri e cupi, in netto contrasto con la palette di colori accesi che lo aveva caratterizzato in precedenza. Anche la cromia che caratterizza i due protagonisti rispecchia il loro carattere.
Hinako è caratterizzata da colori accesi che rievocano il calore e l’allegria che la contraddistinguono. Minato invece ha dei colori più tenui, come l’azzurro, che rispecchia maggiormente la pacatezza del suo carattere. La stessa attenzione ai colori data ai personaggi principale non viene data a quelli secondari. Come sempre è stata dato grande risalto ai dettagli e alle ambientazioni. Probabilmente in questo film l’attenzione ai particolari è stata maggiore rispetto ad altri prodotti. Questo è sicuramente dovuto alle esigenze della trama, per cui molti particolari sono necessari per la comprensione di alcune delle svolte della trama. La colonna sonora di Oshima è appropriata per ogni scena e situazione. Un plauso particolare va alla canzone che Hinako usa per evocare lo spirito di Minato. La melodia oltre ad essere particolarmente nostalgica resta facilmente in mente anche allo spettatore.
Considerazioni finali – Ride Your Wave, la recensione
Ride Your Wave affronta l’accettazione di un lutto attraverso la fantasia e un pizzico di comicità. Senza per questo oscurare i risvolti negativi di un periodo così difficile. Questo film infatti non risparmia scene crude ed estremamente toccanti. Il lento incedere della trama, a dispetto dei soli 96 minuti di durata della pellicola, arriva a pesare molto sulle spalle dello spettatore. Scambi di battute spesso scontati e scene inutili ai fini della trama contribuiscono molto a questa sensazione di pesantezza. Molti dialoghi sostanzialmente sono ai confini dell’ovvietà e risultano noiosi.
Alle molte scene di quotidianità sarebbe stato opportuno sostituire quelle oniriche. In effetti se si fossero concentrati maggiormente sulle scene fantastiche il film non ne avrebbe risentito, anzi ne avrebbe beneficiato. Nel complesso il film è bello e mostra un nuovo punto di vista del lutto. Purtroppo però questa idea si perde in parte nella realizzazione. I due protagonisti sono caratterizzati perfettamente mentre gli altri personaggi sembrano solo delle comparse. Per un’opera del genere si auspicava una maggior attenzione a tutti i protagonisti e meno interesse per una quotidianità banale.
Ride Your Wave
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Originalità dell'idea alla base
- Eccellente comparto tecnico
Lati negativi
- Sviluppi prevedibili
- Personaggi secondari mal sviluppati
- Dialoghi e scene per la maggior parte scontati