Sai tenere un segreto? – Recensione della romcom con Alexandra Daddario e Tyler Hoechlin
Dal romanzo di Sophie Kinsella una nuova commedia romantica disponibile su Prime Video
Il chick-lit è un tipo di romanzo che dagli anni Novanta si è imposto con successo nel mercato letterario. Scrittrici inglesi e americane hanno dato vita a storie rivolte soprattutto a giovani donne single e in carriera, con protagoniste figure femminili con cui identificarsi. Queste, in un ambientazione londinese o newyorkese, si destreggiano fra gli impegni della vita e complicati rapporti sentimentali e sessuali. Il tutto condito con irriverenza, umorismo e un tocco di neofemminismo o postfemminismo. Questa “ricetta” è alla base del successo di bestseller come Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding e I love shopping di Sophie Kinsella. Proprio da un romanzo di quest’ultima è stato tratto un film, di cui vi presentiamo la recensione, intitolato Sai tenere un segreto?.
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2019, nella sezione autonoma di Alice nella città, il film è approdato finalmente sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Alla regia c’è l’esordiente Elise Duran, già dietro la macchina da presa di diverse produzioni seriali e televisive. I protagonisti sono invece due attori belli e noti al grande pubblico: Alexandra Daddario, vista nella saga di Percy Jackson e in Baywatch, e Tyler Hoechlin, il Superman televisivo visto nella serie tv Supergirl. La storia, invece, è quella di una classica romcom, in cui un’insicura e imbranata ragazza conquista il cuore del suo capo. Con una stuzzicante situazione iniziale e alcuni spunti interessanti il film, anche se con un’usurata impostazione da commedia romantica, sembrava possedere un qualcosa in più. Tuttavia il risultato finale è tristemente dimenticabile. Vediamo perché in questa recensione di Sai tenere un segreto?.
Indice
- Can you keep a secret?
- L’onestà nella coppia e il mondo del lavoro
- Noia e prevedibilità
- Considerazioni finali
Can you keep a secret? – La recensione di Sai tenere un segreto?
La trama del film ha per protagonista la giovane Emma Corrigan (Alexandra Daddario), la quale lavora in un azienda che crea bevande e prodotti energetici, la Panda. In seguito a un disastroso incontro di lavoro a Chicago, la ragazza si imbarca su un volo per tornare a New York. Durante il tragitto l’aereo incontra delle forti turbolenze ed Emma, ubriaca e pensando di essere vicina alla morte, confessa tutti i suoi più profondi segreti al bel ragazzo seduto accanto a lei (Tyler Hoechlin). Pochi giorni dopo nell’ufficio della Panda si presenta però proprio quel ragazzo: è Jack Harper, co-fondatore dell’azienda e amministratore delegato.
Emma si ritrova così a lavorare fianco a fianco con un uomo che conosce tutti i suoi segreti, anche quelli più imbarazzanti. Jack tuttavia è rimasto affascinato dalla spontaneità di Emma e ben presto i due finiscono per innamorarsi. La sincerità fra i due sembra però essere a senso unico: se Emma è un libro aperto, Jack fa fatica ad aprirsi completamente con lei. Inoltre il ragazzo non vuole rivelarle perché si trovava a Chicago prima del loro incontro. Questo segreto nascosto e tutti quelli rivelati da Emma finiscono per essere degli ostacoli per trovare una completa felicità.
L’onestà nella coppia e il mondo del lavoro
Sai tenere un segreto? possiede senz’altro una simpatica e stuzzicante situazione iniziale: un’imbranata e insicura ragazza svela tutti i suoi segreti a un perfetto sconosciuto, che si rivelerà il suo capo e l’uomo di cui si innamorerà. Un espediente narrativo che si ricollega all’interessante discorso sull’onestà in una coppia. La relazione che si instaura fra Emma e Jack, infatti, nasce con tutte le carte già svelate (almeno da parte di uno dei due). Al di là di questo, il film mette in campo anche il discorso sul ruolo della donna in ambito lavorativo. Emma affronta molti ostacoli nell’azienda in cui lavora: piena di risorse, la ragazza è però schiacciata dal suo sentirsi inadeguata e da colleghi prepotenti che la ridicolizzano continuamente. Spunti interessanti dunque ci sono, ma finiscono per essere messi da parte da un percorso narrativo fin troppo conosciuto.
Il film, come ci si poteva aspettare, sceglie la più classica e canonica impostazione della romcom ma finisce per fallire sia sul fronte romantico sia su quello comico. I tentativi di suscitare risate sono affidati a battute vuote e gag veramente poco ispirate. Si finisce per ridere pertanto veramente poche volte nella breve durata di 94 minuti. Per quanto riguarda il lato romantico della vicenda, ci si emoziona veramente poco. Le dinamiche fra Emma e Jack seguono pedissequamente quelle di innumerevoli altri personaggi visti su schermo: incontro fortuito, innamoramento, delusioni prima da una parte e poi dall’altra, chiarimento ed happy ending. Tranne l’espediente narrativo iniziale, il film non possiede nulla di innovativo da aggiungere al genere cinematografico della commedia romantica.
Noia e prevedibilità – La recensione di Sai tenere un segreto?
Le parole che vengono in mente guardando la pellicola di Elise Duran sono dunque noia e prevedibilità. Con una progressione narrativa estremamente intuibile, la noia finisce a fare da padrona durante la visione. Nemmeno il segreto di Jack riesce a tenere viva la narrazione, essendo in fin dei conti nulla di così sensazionale da giustificare la “suspense” intorno a esso. Il film dunque si basa sull’effetto sorpresa di una rivelazione assolutamente povera e deludente. Raccogliendo i pezzi, appare chiaro che molti dei problemi risiedono in fase di scrittura. La sceneggiatura dell’esordiente Peter Hutchings è infatti ricca di difetti: i dialoghi vuoti e banali sono probabilmente la cosa peggiore. Tutto ciò incide notevolmente sul ritmo della narrazione, stantio e farraginoso, che finisce per far pesare l’ora e mezza di film.
Anche la regia della Duran contribuisce al deludente risultato finale, poiché completamente anonima e scialba. Discutibili invece alcune scelte di montaggio che finiscono per troncare o smorzare i momenti anche solo un minimo coinvolgenti. Con questa situazione si comprende perché il film punti tutto sulla bellezza dei due attori protagonisti, amati soprattutto dal pubblico più giovane. Il problema è che anche la scelta di Alexandra Daddario appare in contrasto con le caratteristiche del suo personaggio. L’attrice infatti non risulta convincente come nuova Bridget Jones: sullo schermo appare fin troppo impeccabile per essere l’insicura e imbranata Emma Corrigan.
Considerazioni finali, La recensione di Sai tenere un segreto?
Il genere chick-lit ci ha spesso restituito personaggi indimenticabili, finiti anche in adattamenti cinematografici riusciti o comunque accettabili. Come è apparso da questa recensione di Sai tenere un segreto?, non è questo il caso. Il romanzo della Kinsella è finito incontro a un adattamento veramente poco accattivante e scarso nel divertire o appassionare. Il tanto discusso I love shopping con Isla Fisher è decisamente più esilarante e convincente dello scialbo film di Elise Duran. La troppa dose di già visto, la scarsa attenzione ai temi in ballo e gli altri difetti individuati finiscono per deludere anche il pubblico più appassionato a questo genere di prodotti cinematografici.
Sai tenere un segreto? è un film in cui è fin troppo visibile la poca cura riservata alla scrittura, alla regia e in generale alla qualità. Nelle sue dinamiche narrative risulta anche una romcom datata, decisamente non al passo con i tempi. Una sensazione confermata sicuramente dalla totale assenza di elementi innovativi, in grado di rinfrescare anche solo leggermente i canoni del genere cinematografico. L’espediente narrativo iniziale poteva avere questa funzione, ma finisce per essere sfruttato in modo sbagliato. La bellezza di Alexandra Daddario, Tyler Hoechlin e della cornice newyorkese finiscono per essere gli unici elementi luminosi in un così spento lavoro cinematografico.
Sai tenere un segreto?
Voto - 3.5
3.5
Lati positivi
- Ci sono spunti interessanti su cui riflettere, dall'onestà nella coppia al ruolo della donna nel mondo del lavoro
Lati negativi
- Tutto è tanto prevedibile da risultare noioso
- Troppe poche risate ed emozioni per una romcom
- Regia e sceneggiatura ricche di difetti
- Alexandra Daddario non è a suo agio nel personaggio di Emma Corrigan