Scott Pilgrim vs. the World: recensione del film con Michael Cera
Uno dei film più divertenti ed originali degli ultimi anni, una narrazione a metà tra fumetti e videogiochi.
Uscito 2010, Scott Pilgrim vs the World è un film diretto da Edgar Wright che ha come protagonista Michael Cera, e qui vi presentiamo la nostra recensione. La pellicola è basata sul fumetto Scott Pilgrim, scritto e disegnato tra il 2004 e il 2010 da Bryan Lee O’Malley. L’accoglienza da parte della critica al tempo fu buona ma gli incassi al botteghino furono bassi, un vero e proprio flop visto l’alto budget. Come spesso accade però col passare degli anni è stato rivalutato dal grande pubblico, diventando un vero e proprio cult. Lo stesso Michael Cera si espresse a riguardo affermando:
È un film difficile da vendere. […] Credo che sarà una di quelle opere che la gente scoprirà lentamente. Come io, onestamente, ho scoperto molto tardi L’alba dei morti dementi.
La visione di Scott Pilgrim vs. the World è consigliata a tutti essendo uno di quei film perfetti per le serate tra amici. Il fatto che sia tratto da un fumetto non comporta una limitazione, in quanto tutti ne possono godere allo stesso modo. Uno dei punti di forza del film è sicuramente la gran quantità di riferimenti ai media contemporanei e alla cultura pop dei nostri giorni. Gli elementi sono stati inseriti in modo tale che la narrazione ne risulti arricchita e non inutilmente appesantita.
Indice
- Trama
- Scott Pilgrim e l’immedesimazione
- Pregi e difetti
- Conclusioni – Scott Pilgrim vs the World recensione
Scott Pilgrim vs. the World: trama del film
Scott Pilgrim, interpretato da Michael Cera è un ventiduenne di Toronto che fa il bassista nella band Sex Bob-omb. Il giovane inizia a frequentare la liceale Knives Chau, nonostante le proteste della sorella e del suo amico Wallace Walls, interepretato da Kieran Culkin (fratello di Macaulay Culkin, protagonista di Mamma ho perso l’aereo). La storia sembra andare a gonfie vele nonostante la differenza di età tra i due, ma l’imprevisto è dietro l’angolo. L’interesse di Scott per la giovane Knives scema infatti subito dopo aver conosciuto la misteriosa Ramona Flowers. Ad aumentare l’interesse di Scott per la colorata ragazza è il fatto che la giovane era stata la protagonista di alcuni suoi sogni, ancor prima che si conoscessero.
L’incontro con Ramona sconvolgerà la vita del protagonista, deciderà di mettere la sua storia in discussione e di lanciarsi in una nuova avventura sentimentale. Il tutto sarà reso ancor più complicato dal fatto che per conquistare il suo cuore dovrà sconfiggere, nel vero senso della parola, i suoi “sette malvagi ex” fidanzati. Questi ultimi sono stati riuniti nella “Lega dei malvagi ex” da Gideon, ultimo ragazzo di Ramona, credendo in questo modo di poterla isolare e riconquistare. Scott non si fa scoraggiare dall’assurda situazione e decide di andare fino in fondo battendosi con chiunque decida di opporsi al suo amore.
Scott Pilgrim e l’immedesimazione
Uno dei punti forti del film è sicuramente l’alto tasso di immedesimazione che si riesce a raggiungere nel corso della pellicola. Per quanto possa sembrare assurdo ognuno di noi avrà la possibilità di ritrovarsi in uno dei personaggi descritti o di riconoscere un qualche suo conoscente. Questo accade nonostante l’ambientazione e la narrazione siano volutamente esagerate e surreali. A tutti sarà infatti capitato di imbattersi in un convinto seguace della dieta vegana che come Todd, terzo ex fidanzato di Ramona, la vive più come una filosofia di vita che come un semplice regime alimentare.
L’abilità nella scrittura della sceneggiatura di Wright e Bacall si riflette quindi in ognuno dei personaggi che si alternano durante la storia. L’amico impiccione, la sorella severa, il primo amore mai dimenticato e l’ex ragazza/o ancora innamorato e disposto a tutto pur di riconquistarti. Con pochi tratti vengono costruiti personaggi volutamente stereotipati ed esasperati che rimarranno a lungo impressi nella mente dello spettatore; così come le battute recitate dai protagonisti. Gli attori sembrano calarsi perfettamente nei panni dei personaggi interpretati, una menzione particolare è da dedicare a Mary Elizabeth Winstead (10 Cloverfield Lane, Swiss Man Army) che con la sua Ramona da vita a un personaggio al contempo dolce e tormentato. Tra gli altri membri del cast non si può non citare Chris Evans nel ruolo del “secondo malvagio ex”, interpretazione che temporalmente si inserisce tra il flop dei Fantastici 4 e il successo del primo film di Capitan America.
Scott Pilgrim vs. the World: pregi e difetti
Michael Cera merita un capitolo a parte essendo uno di quegli attori per cui o si prova un amore profondo o si prova un odio altrettanto forte. Può essere definito l’estremo opposto di Nicolas Cage, considerato il re delle reazioni eccessive (consigliata la visione del video per capire il perché di tale nomea). Non importa quale sia il film (Juno o Suxbad su tutti) o la tematica trattata, l’espressione di Cera rimarrà sempre la stessa. Emozioni impercettibili, reazioni sempre pacate e sommesse hanno fatto al contempo la sua fortuna e la sua sfortuna in ambito cinematografico. L’impressione però è che il ruolo di Scott fosse fatto su misura per lui. Cera riesce con la sua recitazione a far trasparire tutta la confusione e l’inadeguatezza di un adolescente catapultato in una situazione molto più grande di lui.
Considerazioni finali
L’attore viene diretto magistralmente da Edgar Wright, allora reduce dal successo ottenuto con i primi due capitoli de “La Trilogia del Cornetto” e tornato recentemente alla ribalta con Baby Driver. L’intero film è impostato come se improvvisamente l’opera di O’Malley avesse preso vita; i rapidi movimenti di camera che vanno da un personaggio all’altro richiamano la struttura di una pagina di un fumetto. Per rinforzare ancor di più questa sensazione nel film sono state inserite le onomatopee tipiche del mondo dei comics. Le scene d’azione sono ricche di colori e sono girate in modo egregio, lasciando allo spettatore la sensazione che più che alla proiezione di un film si stia assistendo ad un combattimento stile picchiaduro di un videogioco. Questi elementi, insieme ai numerosi riferimenti alla cultura videoludica degli anni ’80 e ’90 fanno di questo film un must per tutti i nostalgici di quegli anni.
Concludiamo la nostra recensione di Scott Pilgrim vs. the world sottolineando come sia un film originale, pieno di citazioni e ricco di elementi che difficilmente potranno essere scovati in altri prodotti. La prima metà della pellicola ricalca fedelmente il fumetto mentre nella seconda parte obblighi derivanti dai ritmi cinematografici impongono una narrazione più frettolosa. Questo non fa però perdere al film tutta la sua potenza visiva, riuscendo a mantenere alto l’interesse dello spettatore. Ognuno degli attori poi riesce a calarsi perfettamente nei panni del proprio personaggio, anche se presente per poche scene. Una regia vivace e una fotografia cartoonesca restituiscono un ottimo prodotto dal ritmo serrato e stralunato; per questo Scott Pilgrim vs. The Wolrd può essere definito uno dei migliori adattamenti fumettistici. Un’opera fuori dal comune che merita di essere riscoperta da chi nel 2010 l’ha ignorata e di essere scoperta da chi non la conosce affatto.
Scott Pilgrim vs. the World
Voto - 8
8
Lati positivi
- Regia e fotografia
- Michael Cera, o lo si ama o lo si odia
- Originalità del prodotto
Lati negativi
- Umorismo non adatto a tutti
- Michael Cera, o lo si ama o lo si odia