Sense8 – Recensione del finale della serie tv [spoiler free]
Dopo circa un anno dall’annuncio, Sense8 si conclude con un ultimo episodio: ecco la nostra recensione!
Dopo lunghi mesi di attesa e lotte per il possibile rinnovo – da tempo escluso da Netflix – Sense8 chiude definitivamente i battenti. La serie televisiva delle sorelle Lana e Lilly Wachowski e J. Michael Straczynski ha avuto il suo finale di serie, che ha emozionato ma, in parte, anche deluso le aspettative di alcuni fan. Noi di filmpost.it abbiamo visto l’episodio di circa 150 minuti con cui Netflix ha concluso una delle serie più discusse degli ultimi anni. E quindi vi proponiamo la nostra opinione su Sense8 recensione del finale di serie, in un articolo assolutamente senza spoiler.
Sense8 – Recensione del finale della serie tv [spoiler free]
Sense8 è diventata in poco tempo una serie quasi di culto. Con una stagione innovativa, piena di significato e curata nel dettaglio a livello tecnico – non dimentichiamoci chi sono le creatrici, le fantomatiche sorelle Wachowski; e una seconda stagione altrettanto ben costruita, ma meno pregnante e sicuramente meno accattivante della prima, la serie targata Netflix ha avuto il suo tramonto con un ultimo episodio conclusivo grazie all’azione congiunta dei fan di tutto il mondo. Nel momento in cui la voce della cancellazione della serie, sia a causa dell’altissimo budget, sia per un non trascurabile calo di ascolti, una mobolitazione del fanom ha dato via a una protesta mediatica. Ed è stata proprio questa protesta, mandata avanti a colpi di raccolte dirme e trending mondiali su Twitter ad aver fatto cedere l’imponente Netflix.
Così, nonostante una terza stagione fosse ormai fuori dai giochi, l’opera congiunta della fanbase ha fatto sì che Sense8 non rimanesse incompiuta. Il suo finale, se pur condensato in circa 150 minuti, lo ha avuto proprio nell’ultimo episodio rilasciato da Netflix, con il titolo di “Amor vincit omnia” (L’amore vince tutto). Questo episodio speciale, inserito all’interno della seconda stagione, secondo la categorizzazione Netflix, ha fatto sì che le storyline lasciate tristemente aperte avessero una loro conclusione. E lo ha fatto nel migliore dei modi; se si consdierano sprattutto le ristrette tempistiche e la contrazione della trama da una stagione intera a un singolo episodio.
Sense8: la trama
L’episodio conclusivo di Sense8 prende atto immediatamente dopo gli eventi della seconda stagione. Con Wolfgang fatto prigioniero alla BPO e il resto del gruppo degli homo sensorium finalmente insieme nella realtà, e non più solo nelle loro teste. Allo stesso tempo, i protagonisti sono riusciti a catturare Whispers, principale antagonista delle scorse stagioni; e aspettano solo il momento giusto per carpire informazioni e, se necessario, usarlo come merce di scambio per avere Wolfgang indietro. Questo, tuttavia, li priverebbe del potere che hanno acquisito con la cattura: porre fine per sempre alla minaccia della BPO nel mondo; in modo da proteggere non solo loro stessi, ma tutti i membri della loro specie.
E tra scene d’azioni avvincenti, improbabili ritorni in scena e novità assolute ri riparte da qui. Con una trama principale che prende avvio immediatamente, senza perdere tempo, e che si conclude giusto in tempo per lasciare spazio all’esaltazione del sentimentalismo, dell’amore e della passione nei minuti finali dell’episodio. Considerando il poco tempo a disposizione, un unico episodio e circa 150 minuti in totale, le sorelle Lana e Lilly Wachowski hanno fatto tutto ciò che potevano fare; regalando ai fan una degna conclusione di una serie che meritava di più.
Sense8: Amor vincit omnia
Un titolo che è tutto un programma, potremmo dire. In particolare se ci riferiamo a Sense8. La serie Netflix, che ha dato un’ampio spazio a temi come l’amore in tutte le sue forme, l’uguaglianza, l’amicizia e tanto altro, conferma i suoi pilastri portanti anche nel suo ultimo atto. E qui, di nuovo, i vecchi tabù legati non solo al mondo televisivo ma alla vita di tutti i giorni vengono infranti senza riserve; il tutto in una celebrazione estatica dell’empatia e dei sentimenti.
La celebrazione dell’amore in tutte le sue forme viene, questa volta, rilegata più che altro solo ad alcuni dei personaggi. Tra questi Amanita e Nomi, che dopo la proposta di matriomonio alla fine della seconda stagione avevano ancora molto da raccontare; e il triangolo composto da Wolfgang, Kala e Rajan. Sia da una parte che dall’altra si è riusciti a caratterizzare bene l’evoluzione dei sentimenti e delle passioni; e non a caso questi sono i personaggi che hanno avuto il maggiore screentime e il maggior approfondimento nell’arco di questo ultimo episodio.
Sense8 recensione: I personaggi
Per altri, invece, come ad esempio re del melodramma Lito, lo spazio è stato ridotto vistosamente; forse perché non necessario ai fini della trama, o forse perché la sua storyline non aveva più molto da raccontare. In ogni caso, anche se sempre presente, ci ritroviamo ad osservare un Lito che ha perso molti dei suoi punti forti – più che perso, messo da parte per far spazio ad altri personaggi – e che sembra essere rimasto solamente la sua versione più caricaturale. E la stessa poca considerazione è stata data, di conseguenza, al suo compagno Hernando e alla loro amica Daniela.
E la stessa marginalizzazione la subiscono Riley e Will, insieme a Capheus. Ma mentre i primi due, che nelle scorse stagioni erano stati all’interno del cast corale comunque i maggiori protagonisti, Capheus si ritrova di nuovo messo da parte, e con lui tutta la sua storyline in Africa. Ovviamente, c’era da prevederlo; nel momento in cui gli otto senzienti sono entrati in contatto, le singole storie sono state messe da parte se queste non coinvolgevano più anche gli altri. Ed è per questo che Will e Riley invece, nonostante la marginalizzazione, hanno mantenuto un certo spazio.
Eccezione alla regola, tuttavia, Sun Bak. Nonostante la sua storyline con il fratello sia comunque ancora socchiusa, ciò che interessa di più agli sceneggiatori – e quindi anche ai fan – è dare spazio al suo rapporto con il detective Mun. Dopo la brusca conclusione della seconda stagione, difatti, sembra esserci ancora molto da esplorare nel loro controverso rapporto.
Un finale per i fan
Era stato dichiarato ed è stato fatto: il finale di Sense8, in ogni sua piccola parte, non è stato realizzato per la piattaforma di streaming;e neppure per gloria personale. Sense8 ha avuto la sua conclusione perché i fan l’hanno voluta così ardentemente da riuscire a sovvertire quella dinamica del dono che di solito costituisce il legame tra case di produzione e fanbase. Non solo hanno ricevuto; questa volta i fan hanno preteso; e sono riusciti per una di quelle che è una delle poche volte della storia a cambiare le carte in tavola.
E la celebrazione dell’amore, che è uno dei motivi per cui Sense8 ha richiamato a sé fan di ogni genere, orientamento sessuale o religione, ne è stata la prova concreta. Ma quello che voleva essere un regalo per i fan, si è tradotto a tratti in una concessione fin troppo evidente. Lasciando da parte la trama principale, sono i legami interpersonali che ne hanno risentito. E badate bene, con questo non intendo in chiave negativa. Si tratta soltando di guardare il tutto con uno sguardo oggettivo; e rendersi conto che determinate scelte, specialmente nella parte finale dell’episodio, siano state guidate dal desiderio di accontentare una fanbase verso la quale lo show aveva un debito.
Sense8: recensione del finale di serie – conclusioni
Se la scelta fosse tra promuovere o bocciare questo finale di serie, la risposta sarebbe senza dubbio una sola: promozione. E non perché si stato un finale eccelso – per quanto alcune scene siano state un tipudio di tecnica e arte; ma perché considerando, e qui lo ribadiamo, il poco spazio e tempo a disposizione, il tentativo di dare un degno finale a una serie TV d’ampio raggio come Sense8 è riuscito a pieno. Certo, la trama non è perfetta; sono presenti delle piccole falle a livello di sceneggiatura e il desiderio di accontentare i fan si sente a tratti troppo evidentemente. Ma allo stesso tempo la recitazione è stata senza dubbio di buon livello; e le scelte tecniche hanno dato ad alcune scene una prospettiva del tutto nuova a situazioni altrimenti banali.
Per tutti noi Sense8 finisce qui, ma probabilmente non finiranno i valori che ha cercato di trasmettere. E voi che ne pensate? Avete apprezzato il finale di serie, o siete ansiosi di vederlo? Fatecelo sapere nei commenti!
Sense8 recensione
7 - 7
7
7
Lati positivi
- Fotografia e regia
- caratterizzazione di alcuni personaggi
Lati negativi
- Trama per forza di cose troppo sbrigativa
- Troppo fanservice