Spider-Man: Across the Spider-Verse – La recensione del film animato sullo Spiderverse
Al cinema dal 1° giugno Spider-Man: Accross the Spider-Verse, secondo capitolo della trilogia animata Sony: il nostro consiglio è quello di non perderlo!
Era il 2018 quando nelle sale italiane e di tutto il mondo usciva il film d’animazione Spider-Man: Un Nuovo universo (qui spieghiamo perché è un capolavoro). A partire dal primo giugno è disponibile in sala Spider-Man: Across The Spider-Verse (qui il trailer), sequel diretto del primo film. Visto il successo del primo capitolo, considerato quasi all’unanimità come il miglior prodotto sul celebre personaggio, c’erano alte aspettative su questa pellicola. Sono state ripagate? Scopritelo leggendo la recensione.
Indice:
Trama – Spider-Man: Across the Spider-Verse
Il film inizia con un focus sull’universo in cui vive Spider-Gwen, ricercata perché sospettata dell’omicidio di Peter Parker. Dopo varie peripezie, ci si ricollega all’ultima scena del film precedente, con lei che si trova nell’universo di Miles. I due si ritrovano in un quartiere generale con le migliori Spider-persone, di cui Gwen fa parte, ma Miles no. A capo c’è Miguel O’Hara, altrimenti conosciuto come Spider-Man 2099, il quale ce l’ha con Miles perché, a detta sua, sta mettendo a rischio il multiverso. Perché? E come si sono trovati tutti lì? E in tutto ciò, cosa c’entra Macchia, nemico che si vede nei trailer? Purtroppo una singola parola in più sarebbe spoiler, quindi non possiamo andare oltre nella descrizione degli eventi della trama.
Analisi Tecnica – Spider-Man: Across the Spider-Verse Recensione
Parlare del lato tecnico di questo film può quasi sembrare superfluo, visto che già il primo capitolo ha fatto scuola, brevettando una nuova tecnica d’animazione che molti hanno cercato di imitare. Ad ogni modo, visto il lavoro incredibile, parlarne risulta comunque necessario. Anche in questo caso, come nel primo film, ogni singolo frame sembra un quadro. La tecnica d’animazione rimane la stessa, ma viene sfruttata ancora meglio e vengono usati diversi stili, dalla CGI all’acquerello fino all’animazione effetto cartonato. Il fotorealismo continua ad essere bandito in favore della creazione di mondi meravigliosi.
Particolarmente degno di nota risulta il mondo di Spider-Gwen, con uno stile che ricorda quello dei fumetti del personaggio e dove i colori degli sfondi rispecchiano lo stato d’animo della protagonista. Assolutamente degna di nota è anche la regia, che sfrutta al meglio il medium dell’animazione, con combattimenti spettacolari e uso di soggettive e piani sequenza, entrambi rarissimi da trovare in un film d’animazione.
I protagonisti – Spider-Man: Across the Spider-Verse Recensione
Oltre a Miles, protagonista della storia è anche Spider-Gwen. Entrambi hanno una crescita pazzesca, sia rispetto al primo film sia nel corso di questo nuovo capitolo. I due, soprattutto Gwen, vengono approfonditi con un’ottima cura e attenzione, specie in rapporto alle relazioni con le loro famiglie. Oltre alla scrittura dei singoli personaggi, assolutamente degno di nota è il rapporto fra i due, profondo e con una direzione che non risulta mani banale. I due sono adolescenti, ma allo stesso tempo sono più maturi rispetto ai loro coetanei, vista sia la sofferenza che hanno subito sia l’enorme responsabilità che portano sulle loro spalle. Tutti questi aspetti emergono alla grande con un’ottima scrittura.
Altre Spider-Persone – Spider-Man: Across the Spider-Verse Recensione
Come già intuibile dai trailer, questo film è zeppo di altre Spider-Persone. Importanti sono Spider-Man 2099 e Spider-Punk. Entrambi sono personaggi molto interessanti e destinati a diventare iconici anche per chi non li conosce tramite fumetti, grazie a questo film, dove entrambi brillano assolutamente. C’è anche Jessica Drew che però è abbastanza marginale e torna Peter B. Parker, poco presente qui ma che sicuramente avrà un ruolo importante nel sequel previsto per il 2024. Ha più spazio di quanto si potesse immaginare anche Ben Reilly, personaggio notoriamente tragico che, come fu con Spider-Man Noir nel film precedente, ha una rilettura ironica.
Oltre a ciò, le scene ambientate nel quartiere generale sono ricche di riferimenti a serie animate, videogiochi, fumetti e film in live action dell’eroe. Coglierli tutti alla prima visione è probabilmente quasi impossibile, si ha quindi un motivo in più per guardare questo film più di una volta, oltre alla sua straordinaria bellezza. Se si è fan di Spider-Man, specie se in tutte le sue salse, le scene nel quartier generale sono una gioia per gli occhi e per il cuore.
La profondità – Spider-Man: Across the Spider-Verse Recensione
Nel film vengono trattati dei temi comuni al personaggio, come quello del destino, e la riflessione si fa approfondita. La direzione che vogliono prendere al riguardo non è ancora chiara, visto che questo è un film diviso in due parti e le vere conseguenze le vedremo solo nella seconda. Ad ogni modo, già solo aver aperto questi discorsi è estremamente interessante. Oltre a ciò, si parla di rapporti familiari, in particolare di quelli fra genitori e figli, approfondendo soprattutto la difficoltà nel comunicare fra due generazioni.
Protagoniste sono quindi le famiglie e i rapporti complicati, che sembrano irrisolvibili, ma il film ci dice invece che può esserci speranza, ma la chiave per accedere a questa speranza è la comunicazione. I rapporti fra genitori e figli risultano qui problematici perché non c’è comunicazione, ci sono segreti e si risolvono solo aprendosi. Oltre ad essere un meraviglioso film su Spider-Man, è quindi anche un ottimo film sui rapporti umani e familiari. Al cinema dal 1° giugno.
Spider-Man: Across the Spider-Verse
Voto - 9
9
Lati positivi
- Anche questa volta, il lato tecnico è impeccabile e le tecniche di animazione sono superbe
- Tutti i personaggi sono scritti ina maniera perfetta e giustamente approfonditi