Suffragette: recensione del film con Carey Mulligan

Film storico incentrato sulla lotta delle donne inglesi per rivendicare il proprio diritto di voto, ecco la recensione di Suffragette

Suffragette: recensione. In questo avanzato e progressista presente, un tema sempre attuale, il quale fa ancora molto discutere, è la parità tra i sessi. Con gli ultimi scandali che hanno macchiato il mondo dell’entertainment (e non solo), oggi più che mai si continua a voler far valere e tutelare la donna in quanto essere uguale e pari all’uomo. Questa situazione di disuguaglianza, che porta alle volte alla molestia e alla violenza, ha sempre caratterizzato le società passate, in cui alla donna non era nemmeno concessa la libertà di pensare.

Ciò ha portato alla nascita di diversi movimenti capitanati (e composti) da donne per garantire alle generazioni future una vita migliore. Prima dell’attualissimo movimento Metoo, nell’Inghilterra dell’Ottocento, nasceva il primo movimento che ha dato la possibilità alle donne di poter concretamente cambiare le regole, le suffragette. Suffragette è una pellicola che ripercorre l’ultimo periodo del movimento e descrive le lotte e i sacrifici che le donne inglesi hanno compiuto.

Il film, presentato al Torino Film Festival del 2015, vede come protagonista Carey Mulligan e vanta la partecipazione di Helen Bonham Carter e Meryl Streep.

Suffragette recensione: trama

Maud Watts, amorevole madre di un figlio, lavora in una lavanderia per tredici ore al giorno, sopportando la pesantezza di un tale lavoro e subendo abusi da parte del suo superiore. Una situazione ingiusta ed infelice che accomuna moltissime donne inglesi, molte delle quali iniziano a reagire ai soprusi e le disuguaglianze. Per le strade di Londra, le attiviste appartenenti al movimento delle suffragette protestano e lanciano sassi alle vetrine pur di essere notate e ascoltate dallo Stato. Maud è spaventata da tali azioni e atti di rivendicazione, e decide quindi di non schierarsi con le suffragette.

L’arrivo della suffragetta Violet in lavanderia però cambierà la sua prospettiva sulla presente situazione. Maud è schiva e intimorita dalle conseguenze delle lotte del movimento e teme di poter perdere tutto, ma grazie a Violet riuscirà finalmente ad aprire gli occhi e vedere realmente come stanno le cose. Maud si unisce così alla causa ed inizia a lottare per rivendicare il proprio diritto di voto. La polizia nel frattempo, controlla e sorveglia le suffragette con l’intento di fermare le loro azioni e proteste. Le suffragette saranno disposte a sacrificare tutto pur di ottenere libertà.

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Suffragette recensione: un modello da seguire

Le suffragette possono essere considerate le madri di una rivoluzione e rivendicazione femminile che ha determinato importanti cambiamenti in tutto il mondo. Il 1928, anno in cui le donne vinsero la loro battaglia nell’ottenere il diritto al voto, rappresenta solo l’inizio di una serie di importanti conquiste non solo in ambito politico, ma anche giuridico ed economico. Nonostante ancora oggi siano presenti gli strascichi di una mentalità che vede la donna come il sesso debole, molti passi avanti sono stati fatti nell’ambito dell’emancipazione femminile.

Combattenti, valorose e pronte a tutto, nel film le suffragette sono dipinte come coraggiose militanti che lottano per un bene superiore. Stanche di non essere considerate e di condurre una vita che non meritavano, le suffragette si sono ripiegate le maniche ed hanno preso la spaventosa decisione di riscrivere la storia delle donne di tutto il mondo.  La loro dedizione e lealtà alla causa rappresentano un forte modello di riferimento per tutti (non solo donne) coloro che si sentono oppressi o limitati da persone o situazioni che impediscono di vivere una vita degna di essere tale. Lottare per l’ideale in cui si crede, per quanto appaia impossibile da realizzare,  rappresenta un invalicabile diritto dell’uomo.

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Suffragette recensione: uno sguardo al futuro

Guardare al passato è importante per costruire un futuro migliore. Il passato ci ricorda cosa e come abbiamo sbagliato e ci insegna a non ricommettere sempre  gli stessi errori.  Ma fossilizzarsi su di esso spesso ci distrae nel volgere lo sguardo avanti, a quel futuro che è lì ad attenderci. Le suffragette sono degli esempi da ammirare e da prendere come modello per tutto ciò che hanno fatto ed hanno sacrificato. Le loro azioni risuonano tutt’oggi nelle nostre coscienze, ma ciò che ci hanno tramandato deve essere portato avanti con il loro stesso coraggio.

Nonostante la scena finale del film sia uno dei momenti più significativi e potenti dell’intera struttura narrativa, è un’altra la scena il cui contenuto si scaglia fortemente contro l’assopita consapevolezza: la lista dei paesi e dell’anno in cui è stata introdotta le legge sul diritto al voto per le donne.  Questa lista storica, in cui possiamo vedere con quasi irreale sconcerto date molto recenti, è un potente messaggio all’umanità. Sebbene le donne abbiano ormai gli stessi diritti degli uomini, in alcuni paesi ancora tale parità non esiste ma, soprattutto, non vuole essere realizzata.

In questo caso non basta guardare al passato, ma c’è la necessità di agire per evitare un ritorno al passato.  Suffragette è un film che ci vuole mostrare le condizioni e le violenze subite dalle donne in un tempo che ormai non c’è più, ma è contemporaneamente una porta sul futuro.

Suffragette: conclusioni finali

Il film diretto dalla regista Sarah Gavron, nonostante la drammatica e potente storia, non convince. La difficoltà di un film storico come Suffragette è quello di non appesantire troppo la narrazione per evitare la possibilità che diventi più una sorta di documentario che un film. In Suffragette tale ipotesi non accade ma nonostante ciò, la struttura narrativa risulta piatta e monotona. Gli eventi si susseguono in modo lineare e semplice, portando quindi ad un’inevitabile appiattimento della storia. Non sono presenti momenti spettacolari o accattivanti che tengono lo spettatore incollato allo schermo.

Ciò che attrae chi guarda Suffragette è il messaggio che la pellicola vuole mandare. È la sua potenza che mantiene in piedi la narrazione. Le interpretazioni delle attrici sono molto convincenti e rappresentano perfettamente gli stati e le sensazioni provate da delle donne prigioniere di uno Stato che predilige ed eleva l’uomo a discapito della donna. Un film da vedere per il suo significativo contenuto, ma che non colpisce esteticamente e tecnicamente.

Suffragette

voto criteria - 5.5

5.5

Lati positivi

  • Potenza ed importanza del messaggio-contenuto
  • Interpretazioni delle protagoniste

Lati negativi

  • Narrazione piatta e debole
  • Troppa semplicità nel raccontare un evento storico

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