Svaniti nella notte: recensione del film Netflix con Riccardo Scamarcio e Annabelle Wallis

Nella top 10 dei film più visti in Italia e negli Stati Uniti, il nuovo film Netflix con Riccardo Scamarcio è un thriller ricco di colpi di scena

Tra le novità di luglio di Netflix troviamo un film italiano dal respiro internazionale e tanti colpi di scena: si tratta di Svaniti nella notte, di cui vi presentiamo la recensione. La pellicola è un remake del film argentino I segreti del settimo piano, è diretto da Renato De Maria (Lo spietato, Rapiniamo il duce) e ha come protagonisti Riccardo Scamarcio, Annabelle Wallis e Massimiliano Gallo. La storia ruota intorno a due genitori in crisi che si troveranno ad affrontare una prova terribile: i loro due figli vengono rapiti e per riaverli dovranno pagare centocinquantamila euro di riscatto. Chi ha rapito i bambini? La verità è più sconvolgente di quanto ci si aspetti. Una trama interessante (anche se purtroppo non originale) che rende questo film (qui il trailer) un’opera di sicuro intrattenimento, a cui si può dare un’occasione nonostante una serie di difetti che non passano inosservati.

svaniti nella notte recensione

Svaniti nella notte. Picomedia

Indice

La trama – Svaniti nella notte recensione

Pietro (Riccardo Scamarcio) ed Elena (Annabelle Wallis) erano una volta una coppia felice, ora stanno affrontando una grave crisi che li ha portati alla separazione e alla lotta per l’affidamento dei loro due figli, Bianca e Giovanni. A pesare sulla felicità della coppia sono stati in particolare i fallimenti di Pietro sul lavoro e il desiderio di Elena di tornare negli Stati Uniti, suo luogo di nascita e dove ha più possibilità di trovare lavoro. Una sera, a casa di Pietro, succede qualcosa di inimmaginabile: Bianca e Giovanni scompaiono misteriosamente. I bambini sono stati rapiti e per tornare a casa Pietro dovrà pagare l’ingente somma di centocinquantamila euro.

Cercando disperatamente una soluzione, Elena gli consiglia di rivolgersi a Nicola (Massimiliano Gallo), un losco trafficante con cui Pietro non vuole più avere rapporti. Nicola accetta di dargli la somma necessaria, ma in cambio Pietro dovrà trasportare un carico di droga dalla Grecia a Bari. Una missione che si rivelerà ricca di imprevisti e condurrà ad una verità sconcertante.

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Svaniti nella notte. Picomedia

Un classico film da piattaforma

Svaniti nella notte è una produzione intelligente, nel senso che sa quali elementi deve giocarsi per rendersi appetibile a un pubblico non solamente nostrano, ma il più ampio possibile; per intenderci quello abituato ai prodotti tipicamente americani e delle piattaforme streaming. In questo De Maria e gli sceneggiatori Francesca Marciano e Luca Infascelli lavorano egregiamente, senza puntare ad ambizioni spropositate e perseguendo la via del thriller con colpi di scena e location da cartolina (la bellissima Puglia, in particolare di Bari e Otranto). D’altronde De Maria è alla sua terza regia per Netflix, perciò conosce ormai benissimo la formula del perfetto film da piattaforma streaming. L’intrattenimento, dunque, è l’obiettivo primario ed è accompagnato da una perfetta confezione per il grande pubblico dal sapore più globale. Il respiro “internazionale” dato dalla presenza della Wallis (ma non solo) si inserisce proprio in questo discorso, rendendo coerente l’intera operazione.

Come diverse produzioni commerciali, ha difetti evidenti, a partire dall’andamento narrativo. L’inizio della storia infatti appare un po’ goffo nel tentativo di concentrarsi sulla vita di coppia e familiare, che ha subito un mutamento radicale; fortunatamente le cose cambiano con la svolta thriller e un susseguirsi di tensioni e imprevisti, fino al colpo di scena che non mancherà di sorprendere. L’ottima gestione del ritmo in questa fase del film si scontra poi con un epilogo che lascia qualche dubbio, soprattutto con la scena finale. Tutto sommato, senza essere troppo severi, bisogna riconoscere che nei suoi 90 minuti di durata Svaniti nella notte finisce per perseguire esattamente i suoi obiettivi primari, senza mai prendersi troppo sul serio e concedendosi qualche errore che può essere perdonato in un prodotto di questo tipo.

Regia e cast – Svaniti nella notte recensione

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Svaniti nella notte. Picomedia

In Svaniti nella notte Renato De Maria dimostra nuovamente di essere un regista capace, soprattutto nel gestire la tensione narrativa della trama thriller. Il crescendo di eventi è ben calibrato e il colpo di scena arriva esattamente quando meno te lo aspetti e non risulta mai telefonato. Il lato tecnico del film, in generale, è sufficiente, senza particolari guizzi, come in tanti altri prodotti simili di genere. Per quanto riguarda il cast, Riccardo Scamarcio appare a suo agio in una veste abbastanza inedita per lui, un ruolo in stile Liam Neeson, quello di un uomo disposto a tutto per salvare i suoi figli. La Annabelle Wallis de La mummia che sembra offrire inizialmente una performance poco convincente, in realtà mette a punto una recitazione che si rivela funzionale al suo ruolo. Entrambi sono da apprezzare senza doppiaggio, che in particolare per la Wallis appare un po’ slegato dagli altri interpreti.

Considerando la qualità dei prodotti medi che Netflix offre ai suoi abbonati, Svaniti nella notte riesce a impegnarsi leggermente meglio di molti thriller di bassa lega presenti sulla piattaforma. Seguendo le logiche dello streaming e del canonico prodotto americano, il film di De Maria riesce più o meno a funzionare nonostante diversi difetti, che includono scarso approfondimento psicologico dei personaggi e anche incongruenze logiche nello sviluppo, soprattutto nel finale. Il livello di intrattenimento infatti è buono, come anche la gestione della tensione. Svaniti nella notte è quindi un film italiano un po’ al di fuori delle classiche produzioni nostrane a cui si può dare una possibilità, quantomeno per godersi dell’intrattenimento di genere senza particolari pretese. 

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Svaniti nella notte

Voto - 5.5

5.5

Lati positivi

  • Il film riesce a soddisfare se si cerca un intrattenimento di genere senza pretese
  • La gestione della tensione che conduce al colpo di scena inaspettato

Lati negativi

  • L'andamento narrativo presenta numerosi difetti, in particolare un epilogo che lascia più di un dubbio
  • Scarso approfondimento psicologico dei protagonisti

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