Sylvie’s Love: recensione del nuovo film Amazon con Tessa Thompson
Nella New York degli anni '50, un giovane amore sboccia cullato dalle sonorità del jazz
Nonostante tutto, il Natale resta sempre un periodo romantico. E mentre in Tv, come da tradizione, passa Una poltrona per due, Amazon rilascia sulla sua piattaforma Sylvie’s Love, di cui vi proponiamo la nostra recensione. Un dolce racconto d’amore nell’affascinante New York degli anni ’50 cullata da un sottofondo jazz. Diretto da Eugene Ashe, Sylvie’s Love, prende spunto dalla cinematografia degli anni ’50 per imbastire una storia visivamente fantastica, ma non scritta altrettanto bene.
Attrice protagonista del film è Tessa Thompson, conosciuta ai più per il suo ruolo come Valchiria nel MCU, questa volta alle prese con un ruolo decisamente diverso; con lei Nnamdi Asomugha, ex giocatore di football alle prese con il suo terzo ruolo. I due attori sono anche produttori esecutivi della pellicola. Nonostante la fascinosa atmosfera e la regia ispirata, Sylvie’s Love non eccelle a causa di una scrittura troppo superficiale che mina l’intera riuscita del film.
Indice
Trama: un’amore cullato dal Jazz – Sylvie’s Love, la recensione
Sylvie lavora al negozio di dischi con suo padre in attesa che l’estate finisca, e che il suo fidanzato ritorni dal fronte per sposarla. Robert, invece, suona nel “Dickie Brewster Quartet” per pochi spiccioli a sera e, come tutti, sogna di sfondare un giorno. In cerca di un lavoro, il ragazzo si imbatte nel negozio di Sylvie e nota un cartello d’assunzione; entrando Robert vede sin da subito la ragazza che, però, lo ignora, essendo intenta a fissare la televisione. Robert chiede delucidazione in merito all’impiego lavoro, ma Sylvie gli dice che il cartello è falso. Ma all’arrivo di suo padre, proprietario del negozio, il ragazzo viene assunto.
I due sono costretti a passare i più caldi giorni d’estate insieme e imparano a conoscersi. Robert scopre che Sylvie vuole lavorare in televisione, e Sylvie che il ragazzo è un talento del sassofono. Più il tempo passa e più i due si innamorano, ma con la fine dell’estate le cose iniziano a cambiare. Sylvie è ancora in attesa di Lacy, il suo promesso sposo, mentre Robert potrebbe aver ottenuto un ingaggio in Europa. Posti di fronte ad un’ardua, scelta i due innamorati dovranno decidere cosa fare delle loro vite e, soprattutto, cosa fare del loro amore.
Il colpo di fulmine – Sylvie’s Love, la recensione
Sylvie’s Love è un film alquanto difficile da giudicare a causa dei suoi grandi punti di forza e degli altrettanto grandi lati negativi. La storia è ambientata negli anni ’50 ed i protagonisti sono due persone di colore follemente innamorate, legate indissolubilmente dalla musica. Il modo in cui Eugene Ashe è riuscito a ricreare l’atmosfera perfetta per un racconto del genere è strabiliante. L’intera pellicola si ispira, cita e rimanda a tanti titoli del passato riuscendo a trasportare lo spettatore indietro nel tempo. La regia cerca di replicare quello stile senza mai esagerare, mantenendo sempre un registro coerente per l’intera durata del film. Tra una scena e l’altra, poi, sono a volte presenti spezzoni di video girati con vecchie videocamere, che contribuiscono a dare la sensazione voluta.
La colonna sonora accompagna in ogni momento le vicende dei protagonisti con avvolgenti brani jazz che, ancora una volta, ci riportano agli anni ’50. Le musiche percorrono insieme ai protagonisti tutte le tappe del loro amore, trovando la giusta tonalità per ogni momento, che sia bello o infelice. Persino le scenografie e la fotografia, che valorizza gli accesi colori dell’epoca, conferiscono al film un bell’aspetto. La regia, i costumi, le musiche e, più in generale, lo stile del film catturano l’occhio dello spettatore, che non può che rimanerne affascinato. Oltre all’incredibile lato tecnico, poi, i due protagonisti sono riusciti a dare il meglio di sé; Robert e Sylvie sono la personificazione dell’amore platonico, e l’ambiente ricreato è il contesto perfetto per una storia d’amore natalizia.
I primi problemi – Sylvie’s Love, la recensione
In mezzo a tutta questa bellezza c’è però un lato debole. La scrittura del film lascia molto a desiderare, vanificando tutti i buoni risultati ottenuti. Abbiamo già ripetuto più volte che gli anni ’50 sono stati trasposti nel migliore dei modi e l’atmosfera creata conferisce al film qualche marcia in più. Il problema sorge però quando è la storia d’amore a non funzionare. Robert e Sylvie si conoscono proprio quando quest’ultima è prossima al matrimonio e, in un attimo, i due sono innamorati pazzi. La costruzione del rapporto tra i due è assente, o meglio, avviene troppo velocemente. I personaggi non hanno neanche il tempo di conoscersi che già sono sotto il vischio a baciarsi. Inoltre, è impossibile capire quanto tempo passi tra una scena e l’altra, e quindi stabilire effettivamente quanto tempo Sylvie e Robert trascorrano insieme.
I personaggi funzionano bene insieme ma, nonostante vi sia forte chimica tra i due, la stori non si regge in piedi. Ad aggravare la situazione vi la totale assenza di approfondimento dei personaggi. Sylvie’s Love si concentra unicamente sulla romance tra i due protagonisti e non lascia spazio a trame secondarie; nel farlo però si dimentica di caratterizzare i personaggi, che appaiono come due “tizi” innamorati. Il background di Sylvie è minimamente accennato e, per quanto interessante, non viene sviluppato; Robert invece è un totale sconosciuto, e a volte risulta quasi difficile empatizzare con lui. Sylvie’s Love racconta un’appassionata storia d’amore ma, laddove l’amore colpisce e coinvolge, la storia fallisce miseramente.
Il rimpianto dopo la fine
L’amore è forse uno dei temi più trattati al cinema; in ogni genere di pellicola, che sia un thriller, un drama o un film del Marvel Cinematic Universe, la love story è sempre presente. Visti i presupposti e le infinite storie già raccontate è quindi facile scadere nella banalità. La relazione tra Robert e Sylvie va avanti di cliché in cliché, fin quando non è lo spettatore stesso a prevedere l’epilogo. I due personaggi giocano un estenuantetira e molla per l’intera durata del film, senza mai insinuare nello spettatore il dubbio che “forse questa volta è davvero finita”. La loro love story manca di originalità e, per quanto inizialmente alcuni aspetti possano essere interpretati come dei rimandi al genere, procedendo con la visione ci si rende conto della realtà dei fatti.
Siamo alla conclusione di questa recensione e forse ora risulterà più facile capire perché abbiamo definito Sylvie’s Love un film difficile da giudicare. L’estrema bellezza estetica e la coinvolgente ambientazione che sono riusciti a creare ci ha colpiti dritti al cuore; ogni cosa in questo film trasuda romanticismo. Purtroppo però la scrittura dozzinale e raffazzonata inficia grandemente la valutazione generale e, purtroppo, non riesce a passare inosservata. Sylvie’s Love è un film che vi catturerà per la sua bellezza sin dai primi minuti, come un colpo di fulmine; ma man mano che la storia prosegue la passione va scemando, lasciandovi alla fine di tutto con il rimpianto che, forse, le cose sarebbero potute andare diversamente.
Sylvie's Love
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Gli anni '50 sono stati restituiti perfettamente con un atmosfera incredibilmente coinvolgente
- Lato tecnico: regia, colonna sonora e fotografia conferiscono al film un'estetica ammirabile
Lati negativi
- Totale assenza di approfondimento e caratterizzazione dei personaggi
- Storia d'amore fin troppo prevedibile e ricca di cliché