Tall Girl: recensione del film originale Netflix
Tra i prodotti di punta di Netflix ci sono spesso commedie e film romantici rivolti a un pubblico adolescenziale. Esempi sono The Last Summer, Tutte le volte che ho scritto ti amo oppure The Perfect Date. Ora approda sulla famosa piattaforma streaming Tall Girl, di cui vi presentiamo la nostra recensione. Il film si concentra su Jodi, ragazza molto alta che vive con disagio la sua condizione fisica. Tutti a scuola la prendono in giro e lei si è convinta che non troverà mai l’amore, a causa del suo aspetto. O meglio di una ridicola convenzione sociale: le ragazze devono essere più basse dei ragazzi.
Giocando su questo stereotipo e trattandone molti altri, Tall Girl cerca di mostrare molte delle insicurezze comuni fra gli adolescenti. Rimane però sempre nei canoni della commedia e in binari classici visti in tantissimi altri film dello stesso genere. Il risultato finale è però gradevole e la protagonista Ava Michelle si rivela una piacevole sorpresa. Scoprite qui di seguito il nostro giudizio completo su Tall Girl.
Indice
Tall Girl recensione
Jodi (Ava Michelle) vive da sempre il disagio di essere una ragazza molto alta, cosa che non le ha mai reso facile la vita a scuola. Tutti i suoi compagni non fanno altro che chiederle “che tempo fa lassù?” e i ragazzi non la considerano, a causa del suo aspetto fisico. Anche in famiglia le cose non sono facili, visto che il padre si preoccupa eccessivamente della sua altezza e la sorella è una pluripremiata reginetta di bellezza. Le uniche persone su cui può contare sono Fareeda (Anjelika Washington), che desidera vederla finalmente accettarsi, e Dunkleman (Griffin Gluck), che è da sempre innamorato di lei.
Tutto cambia quando arriva dalla Svezia un nuovo ragazzo, Stig (Luke Eisner). È bello, biondo, simpatico e molto alto, proprio come Jodi. La ragazza perde così subito la testa per lui, pensando finalmente di aver trovato la sua chance in amore. La situazione però non è semplice: Kimmy, la più bella della scuola e da sempre la più cattiva nei confronti di Jodi, si interessa subito a Stig e poco dopo si fidanza con lui. I tentativi di Jodi di conquistare il cuore di Stig saranno l’inizio di un percorso di accettazione e riconquista dell’autostima.
Un percorso di accettazione di sé
Il film, diretto da Nzingha Stewart, si concentra su elementi molto comuni dell’adolescenza: l’aspetto fisico, l’accettazione da parte degli altri, la mancanza di autostima, il desiderio di sentirsi amati per la prima volta. Il caso di Jodi è uno di quelli che è facile vedere quando si vive quel periodo della vita. La ragazza si sente rifiutata per la sua altezza e si convince dunque che proprio quella sia l’unica cosa che la contraddistingua. In questo modo vive continui attimi di insicurezza e di disagio, sentendosi emarginata a causa di una ridicola convenzione: una ragazza non può essere più alta di un ragazzo. L’arrivo di Stig dona a Jodi un po’ di speranza ed è proprio da qui che comincia il percorso di accettazione di sé da parte della ragazza. Ritrovare la propria autostima non sarà facile, soprattutto quando Stig non si rivelerà il ragazzo perfetto.
La trama principale dunque si concentra su elementi tipici della vita di molti adolescenti qualsiasi. L’identificazione nei protagonisti avviene molto facilmente, grazie anche a interpretazioni abbastanza convincenti, soprattutto da parte di Ava Michelle. L’attrice, per la prima volta sugli schermi, rende molto credibile il suo personaggio e ci permette dunque di vivere a pieno i suoi disagi. Tuttavia il percorso che il film decide di seguire è molto classico, prevedibile, non lontano da tante altre commedie già viste. Alcuni momenti comici sono ben riusciti, ma la prevedibilità dello sviluppo incide non poco sul risultato finale, che è comunque di gran lunga migliore rispetto a prodotti Netlfix dello stesso genere, come The Last Summer.
Tall Girl recensione: conclusioni
Tall Girl è alla fine una commedia come tante altre, che tenta di attirare il suo pubblico con temi interessanti, che fanno parte della vita di tutti i giorni. I vari personaggi sono poi una rappresentazione di diversi e classici tipi di adolescenti: l’insicura che riscopre la sua unicità e la sua autostima, l’eccentrica migliore amica, il simpatico ragazzo della porta accanto, il bel ragazzo desiderato da tutte e la più popolare della scuola (ovviamente antipatica). La sceneggiatura dunque non brilla per originalità e in alcuni momenti proprio non funziona. La regia e il resto del comparto tecnico sono nella media, senza infamia e senza lode.
Tall Girl quindi è un film abbastanza gradevole, senza pretese, che si lascia guardare senza richiedere attenzioni particolari. Superficialità e prevedibilità sono gli elementi più caratterisitici di questo prodotto Netflix; i temi trattati, l’interpretazione dell’emergente Ava Michelle e alcuni momenti comici che funzionano permettono però al film di arrivare a un risultato abbastanza sufficiente. Rispetto a The Last Summer e Tutte le volte che ho scritto ti amo, il tutto risulta più gradevole, sopportabile e soprattutto guardabile da parte di un pubblico un po’ più ampio.
Tall Girl
Voto - 5
5
Lati positivi
- Il film tratta temi comuni dell'adolescenza
- L'emergente Ava Michelle
Lati negativi
- Superficialità nel trattamento dei temi
- Prevedibilità dello sviluppo