The Accountant 2: la recensione del film con Ben Affleck

La nostra recensione di The Accountant 2, il nuovo film di Gavin O'Connor con Ben Affleck e John Bernthal

The Accountant 2 è il nuovo film di Gavin O’Connor al cinema dal 24 aprile con Warner Bros. Pictures. Si tratta del sequel del film The Accountant del 2016. Questo secondo capitolo, infatti, riporta sullo schermo Ben Affleck nei panni di Christian Wolff, il contabile autistico con abilità letali che abbiamo imparato ad apprezzare nel primo film. Questa volta, però, la posta in gioco è molto più alta e personale. Il film si apre con Wolff che conduce una vita apparentemente tranquilla, dividendosi tra il suo lavoro di contabile e occasionali “consulenze” per clienti di dubbia moralità. La sua routine viene però bruscamente interrotta quando scopre che un vecchio conoscente è stato assassinato, lasciando un enigmatico messaggio: “trova il contabile”. Questo evento catalizzatore spinge Wolff in un’indagine che lo porterà a confrontarsi non solo con pericolosi nemici, ma anche con i fantasmi del suo passato. Se siete curiosi di conoscere il nostro parere su The Accountant 2, proseguite nella lettura della recensione.

Indice:

Tra numeri e pallottole, un sequel che colpisce nel segno – The Accountant 2 recensione

La regia di Gavin O’Connor mantiene la tensione alta dall’inizio alla fine, alternando molto bene scene d’azione mozzafiato a momenti di introspezione che approfondiscono la complessa psicologia del protagonista. Affleck offre la sua classica performance non sempre perfetta, ma porta sullo schermo un Wolff ancora più sfaccettato, che lotta costantemente tra il suo desiderio di connessione umana e la freddezza analitica che lo caratterizza. La decisione di reintrodurre il fratello Brax, interpretato in modo convincente da Jon Bernthal, si rivela vincente. La dinamica tra i due fratelli, entrambi addestrati dal padre come macchine da guerra ma con percorsi di vita diametralmente opposti, aggiunge profondità emotiva alla trama. Le loro scene insieme sono elettrizzanti, equilibrando perfettamente la tensione familiare con momenti di inaspettata complicità.

Cynthia Addai-Robinson nei panni di Marybeth Medina porta freschezza al cast. Il suo personaggio, ora promosso a vicedirettore del Dipartimento del Tesoro, non è più la giovane analista insicura del primo film, ma una donna determinata e capace. La sua alleanza con Wolff, inizialmente riluttante, evolve in modo convincente, mentre entrambi si rendono conto di essere pedine in un gioco molto più grande di loro. La trama è un intricato puzzle di inganni e tradimenti che tiene lo spettatore incollato alla poltrona. Lo sceneggiatore Bill Dubuque ha fatto un lavoro molto buono nel bilanciare l’aspetto investigativo con le sequenze d’azione, senza mai sacrificare la coerenza narrativa. Ogni colpo di scena è accuratamente preparato, ogni rivelazione perfettamente calibrata per massimizzare l’impatto emotivo.

the accountant 2 recensione

51 Entertainment, Artists Equity, Warner Bros., Zero Gravity Management

Un thriller che eleva l’originale con profondità emotiva e azione chirurgica – The Accountant 2 recensione

Nel corso della visione di The Accountant 2 ci si accorge che il film funziona molto bene anche nella rappresentazione dell’autismo di Wolff, trattato con sensibilità e rispetto. Lungi dall’essere un semplice espediente narrativo, la sua condizione è parte integrante del personaggio, che influenza le sue decisioni e il suo modo di relazionarsi con il mondo. Attraverso flashback strategicamente posizionati, veniamo a conoscere nuovi dettagli della sua infanzia che illuminano il suo presente. Le sequenze d’azione sono coreografate con precisione chirurgica, riflettendo la metodicità del protagonista.

Particolarmente interessante è un confronto in un magazzino abbandonato, dove Wolff e Brax combattono spalla a spalla contro un gruppo di assassini, mostrando una sinergia letale che solo due fratelli addestrati insieme potrebbero avere. La fotografia del film merita una menzione speciale, con un uso sapiente di luci e ombre che riflette la dualità morale dei personaggi. Le location variano da asettici uffici governativi a sordidi nascondigli criminali, creando un contrasto visivo che sottolinea i diversi mondi che Wolff è costretto ad attraversare. La colonna sonora, discreta ma efficace, accompagna perfettamente l’evoluzione della trama, intensificandosi nei momenti chiave senza mai risultare invadente.

Conclusioni – The Accountant 2 recensione 

Nel complesso, The Accountant 2 riesce nell’impresa non facile di superare il suo predecessore, offrendo un thriller intelligente che combina azione adrenalinica, mistero avvincente e una sorprendente profondità emotiva. È un raro esempio di sequel che non solo onora l’originale, ma lo arricchisce, espandendo l’universo del protagonista in direzioni inaspettate e coinvolgenti. Per gli amanti dei thriller d’azione con un tocco di complessità psicologica, questo film è perfetto, soprattutto, grazie a Ben Affleck che regala un bel personaggio. Rimane un’opera interessante per gli appassionati del genere. Al cinema dal 24 aprile, trovate qui il trailer di The Accountant 2.

the accountant 2 recensione

51 Entertainment, Artists Equity, Warner Bros., Zero Gravity Management

 

The Accountant 2

Voto - 8

8

Lati positivi

  • La regia e la scrittura
  • La prova del cast

Lati negativi

  • Una performance poco incisiva di Ben Affleck

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