The Baxters, la recensione dei primi 2 episodi della serie

The Baxters, creata da Karen Kingsbury, autrice dei libri su cui è basata, è la nuova serie di Prime Video, in uscita sulla piattaforma il 28 marzo 2024, con le prime 3 stagioni già interamente disponibili. Divisa in 10 episodi da 25 minuti vede nel cast Roma Downey, Ali Kobrin, Masey McLain, Ted McGinley, Emily Peterson, Josh Plasse, Jake Allyne, insieme a moltissimi altri. The Baxters (qui il trailer) è una serie corale incentrata sulla famiglia Baxter e sulla loro profonda fede religiosa.

Indice

• Trama
• Telenovela statunitense
• Famiglia e valori universali

Trama – The Baxters, la recensione

Durante la festa della mamma, l’armonia della famiglia Baxter è innegabile. Ci sono tutti: la figlia maggiore Kari, Brooke, Erin e il più piccolo dei 5, Luke. Elizabeth e John Baxter non potrebbero quindi essere più felici: i loro figli sono cresciuti e le più grandi sono accompagnati da mariti o fidanzati, e dai rispettivi nipoti. Qualcosa cambia e si incrina quando Kari scopre l’infedeltà del marito, Tim, innamorato di una sua studentessa e deciso a chiedere il divorzio. Kari vorrebbe invece fare di tutto per salvare il proprio matrimonio.

Nonostante la famiglia sia pronta a rinnegare Tim per sempre, la loro priorità è stare vicino alla figlia e darle conforto in un momento difficile. A portare allo scoperto la relazione di Tim, una telefonata anonima del giovane Dirk, un ragazzo compagno di classe di Angela, la studentessa amante di Tim, e invaghito di lei. La telefonata è partita subito dopo che Dirk li aveva sorpresi insieme. Kari torna a casa dalla famiglia e si rifugia nella fede e nella speranza che Tim torni da lei e mantenere quindi la parola di amore eterno che entrambi avevano detto al cospetto di Dio quando si sono sposati.

Telenovela statunitense – The Baxters, la recensione

The Baxters è la nuova soap opera di Prime Video, di stampo statunitense e di matrice cristiana. Un family drama che usa il filtro della religione e la tematica della fede per raccontare la storia di una famiglia che trova calore e conforto nella loro unione e nel loro profondo legame con la Chiesa. Le sfide che si prospettano centrali nello show sono ricche di stereotipi e luoghi comuni e denotano una profonda mancanza di coraggio nel distaccarsi da un politicamente corretto che in questo caso è molto più vicino a un “religiosamente corretto” dove il tentativo di sorprendere e riflettere su una maggiore modernità dei valori cristiani e su una grande apertura mentale di chi segue le leggi di Dio, fallisce senza esclusione di colpi. E dove sembra inoltre inserito proprio per impartire una lezione, snaturando quindi l’iniziale intento. Non è comunque solo la sorgente cristiana a far sorgere qualche dubbio, ma la narrazione spicciola e la messa in scena a volte grossolana che non punta nulla sull’estetica, ma solo su ciò che i personaggi dicono e si dicono tra loro. Affidando così alla sceneggiatura ogni scoperta, ogni spiegazione, introduzione, svolgimento, evento, risoluzione o conclusione: tutto è detto e tutto è scritto.

C’è infatti una quasi totale assenza di tensione, anche quando le situazioni lo richiedono e per quanto alcune figure hanno il proprio ruolo ben definito, non ci si aspetta una grande carica di empatia o un’immedesimazione che sembra invece essere per lo show di primaria importanza. Nonostante alcuni attori, in particolare quelli che si prospettano essere i protagonisti del primo capitolo, regalino delle interpretazioni abbastanza convincenti, The Baxters ha una serie di problematiche. Tutte da ricercarsi nelle struttura da telenovela che segue con attenzione. E lo fa sin da subito, sin dalla sigla, per poi dilungarsi in dialoghi spesso aridi, senza emozione e che fanno sempre riferimento al tema della religione. Persino ogni puntata si apre con la didascalia di un passo della Bibbia e la fede appare strumento fondamentale per ognuno dei Baxters, soprattutto se stanno affrontando un momento difficile o di sconforto. Per ora non sembra che lo show di Prime Video possa diventare particolarmente appassionante, ma forse dinamiche familiari, relazionali e amorose potrebbero risultare più coinvolgenti andando avanti nel racconto. E che sembra si limiteranno a svolgersi all’interno del nucleo presentato dalla prima inquadratura.

Famiglia e valori universali – The Baxters, la recensione

Una tematica che salta all’occhio e che, per quanto ampiamente trattata, mantiene sempre un grado di interesse e di realtà, è la rappresentazione dei Baxters come di una famiglia  numerosa capace di fagocitare qualsiasi nuovo membro, che accoglie amici, amiche e fidanzati dei propri figli, che apre le porte delle propria casa a chiunque possa rendere felici i componenti della nuova generazione dei Baxters.

Il titolo della serie è già indicativo di come la coesione familiare sia centrale, perché se ognuno di loro fa di cognome Baxter, lo show non poteva che chiamarsi Baxters, al plurale, perché ognuno di loro ci sarà sempre per l’altro e mai si ritroveranno soli. Gli stessi personaggi hanno ognuno una storyline prestabilita: la crisi matrimoniale di Kari, la fede persa e la nuova famiglia di Ashley, Erin, che regala continue soddisfazioni pronta ad essere la nuova matriarca dei Baxter e Luke, ancora single e alla ricerca del vero amore. Tutto è quindi pronto per una telenovela estesa e che ha già 3 stagioni pronte.