The Big Cigar: recensione della miniserie di Apple TV+

The Big Cigar, miniserie di Apple TV+ composta da 6 episodi, è basata sulla storia vera di Huey P. Newton, interpretato da André Holland. Basato sull’articolo di giornale dal titolo omonimo scritto da Joshuah Bearman, lo show racconta in particolare gli eventi dell’organizzazione delle Black Panther, della quale Newton era fondatore. The Big Cigar (qui il trailer) è il racconto di una fuga, quella di Huey che per sfuggire all’FBI negli anni della segregazione razziale escogita un piano assurdo e visionario, aiutato dalla potenza e dalla fantasia del cinema di allora.

Indice

Trama – The Big Cigar, la recensione

Gli anni ’70, negli Stati Uniti coincidono con una rivoluzione sociale e culturale che tentava di combattere contro un razzismo che, sotto gli occhi di tutti, continuava a dilagare. Sono gli anni della nascita delle Pantere Nere, delle proteste sempre più partecipate e dei continui attacchi che gli afroamericani hanno subìto nella lotta contro la discriminazione razziale. Gli anni ’70 sono anche quelli della profonda trasformazione e dell’estrema popolarità dell’industria cinematografica, che inizia a cambiare faccia, direzione e che realizza quei film che entreranno nell’immaginario collettivo.

The Big Cigar

Apple TV+

All’epoca una tra le tante pellicole che venivano prodotte. The Big Cigar racconta questi momenti e il loro incontro nella fuga di Huey P. Newton, fondatore della Pantere Nere. Ricercato dall’FBI è grazie a una coppia di produttori che riesce a raggiungere Cuba, attraverso un piano che diventa un vera e propria frenetica produzione cinematografica. Lui è la star, l’attore protagonista e forse il cinema è l’unico modo per scappare realmente.

La Storia della segregazione razziale e dell’avvento della nuova Hollywood – The Big Cigar, la recensione

The Big Cigar è cruda e brillante, simpatica e drammatica, biografica e surreale. Un esempio innovativo di metacinema, dove il film nel film diventa il modo per raccontare una delle fughe più straordinarie di sempre. E nell’assurdo universo hollywoodiano un giro di soldi prosegue senza fine, le banconote si moltiplicano e dimezzano, l’inventiva va oltre qualsiasi immaginazione e il brivido entusiastico di un’idea straordinaria mai rappresentata, manda fuori strada e fuori tema. Autori che vivono nel cinema e per il cinema, perché tutto è storia, spunto di sceneggiatura, incipit per il film del secolo. Attori agli albori di quel divismo che oggi è la norma, ancora ignari di uno star system che può elevare e distruggere e che, nel caso di Huey P. Newton, lo porta a sfuggire a una cattura imminente. Ed è qui la rappresentazione dell’altro tema portante dello show di Apple TV+: il razzismo.

The Big Cigar

Apple TV+

Sono gli anni ’70 a Oakland, nella Carolina del Sud più cruda e segregazionista. Esemplare è infatti la ricostruzione di quell’epoca, dell’odio che imperversava, dei movimenti a difesa degli afroamericani che assumevano le forme più diverse. Il protagonista Huey P. Newton è infatti il ministro della difesa del movimento delle Black Panther e la sua storia, in parte vera, in parte romanzata, è al centro di uno show che combina più generi, tocca più tematiche e cala lo spettatore in quell’epoca e in quei luoghi. Dalle pettinature, ai costumi, ai volti, fino ad atteggiamenti e discorsi, non c’è dubbio sul momento storico, sui profondi cambiamenti di un’America che si stava trasformando e sui soprusi di fronte ai quali non si poteva più chiudere gli occhi.

Un ottimo cast – The Big Cigar, la recensione

Tra i punti di forza che rende The Big Cigar lo show Apple TV+ del momento, c’è anche il cast. A partire dal personaggio principale, André Holland, il dottor Algernon Edwards di The Knick, il Matt Miller di American Horror Story: Roanoke e il protagonista di The Eddy, sul grande schermo interprete anche in Selma, Moonlight, Passing e Shirley. Accanto a lui Alessandro Nivola, volto di Face/Off – Due facce di un assassino, American Hustle – L’apparenza inganna, Selma, I molti santi del New Jersey, Lo strangolatore e moltissimi altri.

The Big Cigar

Apple TV+

Degna di nota come sempre anche Tiffany Boone, la Roxy di Hunters, la Mandy Land di The Following e la Delilah di Nine Perfect Stranger, interprete anche di numerosi film, tra cui The Midnight Sky. Volti noti quindi, e amati, del piccolo e grande schermo e che, insieme, in scena, accanto a un cast di supporto affiatato ed equilibrato, creano l’alchimia perfetta. Quella che aumenta il tono più effervescente della serie, mai però abbandonando quella che è la drammatica matrice storica che affronta.

The Big Cigar

Voto - 7

7

Lati positivi

  • Generi diversi ben equilibrati
  • Cast impeccabile e affiatato

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