The Bikeriders: la recensione del film di Jeff Nichols con Austin Butler
In sala dal 19 giugno The Bikeriders, film di Jeff Nichols con Austin Butler: la nostra recensione
Era il 2022 quando si è conclusa la produzione di The Bikeriders (qui il trailer), film che sarebbe dovuto uscire il primo dicembre 2023, per poi essere rimandato a causa del cambio di casa di distribuzione, passata da 20th Century Studios a Focus Features, dell’Universal. Si trova ora in sala a partire dal 19 giugno e attrae soprattutto per un cast stellare, composto da nomi quali Jodie Comer, Mike Faist, Austin Butler e Tom Hardy. Vale effettivamente la pena di vederlo, dopo questa lunga attesa? Scopritelo leggendo la nostra recensione.
Indice:
Trama e Premesse – The Bikeriders Recensione
La storia si basa su un foto-libro di Danny Lyon (interpretato da Mike Faist) su un gruppo di una gang di motociclisti degli anni 60 di nome Vandals MC. Nel film vengono mostrati pezzi (finti) di interviste ad alcuni familiari della gang e a componenti della gang stessa, alternati a momenti di vera e propria narrazione filmica, in cui vengono mostrati alcuni frammenti fondamentali della loro storia. La maggior parte della storia mostrata nel film è falsa, frutto della fantasia di Jeff Nichols, regista e sceneggiatore della pellicola, ispirata solo vagamente al foto-libro. Nello specifico, ci si concentra soprattutto sulla complicata storia d’amore fra Benny (Austin Butler) e Kathy (Jodie Comer).
Analisi tecnica – The Bikeriders
Da un punto di vista tecnico, il film non convince in pieno. La regia è composta esclusivamente da inquadrature a camera fissa, messa davanti ai personaggi o oggetti inquadrati senza effettivamente comunicare nulla. Le stesse scene in cui i personaggi vanno in moto non sono adrenaliniche, perché la regia rimane invariata e troppo monotona per ogni tipo di scena. Nemmeno il sonoro riesce a valorizzare abbastanza le moto, troppo realistico e poco cinematografico. Come se non bastasse, a questa regia poco dinamica si aggiunge una narrazione davvero poco coinvolgente, creando un mix che rende il film fin troppo statico, col rischio che l’effetto sullo spettatore possa essere quello di una generale noia.
La fotografia fa il suo dovere, ma anche questa componente non spicca mai sul serio e neanche sulla colonna sonora si gioca abbastanza, mentre si sarebbero potuti utilizzare diversi pezzi musicali iconici della discografia americana degli anni 60, che avrebbero contribuito a una miglior resa dell’atmosfera. L’unica cosa che spicca effettivamente sono le interpretazioni, il cast infatti non solo non delude ma anzi convince in pieno, nonostante gli attori si trovino a dover interpretare dei personaggi con una scrittura non troppo brillante.
Una scrittura problematica… – The Bikeriders Recensione
In una delle prime scene del film, vediamo il personaggio interpretato da Jodie Comer entrare nel covo di ritrovo dei motociclisti. Quando esce, sostanzialmente tutti i personaggi presenti nella stanza le danno delle pacche sul sedere e/o la palpano e il tutto viene messo in scena come se fosse pura goliardia. Il film è sì ambientato negli anni 60 ma nel 2024 si dovrebbe mettere in scena atteggiamenti problematici trattandoli come tali e sottolineandone le criticità. In generale, il film è fin troppo indulgente su diversi atti criminali compiuti dai motociclisti, che sono i protagonisti della narrazione, quindi la pellicola concede loro un po’ tutto senza mai giudicarli davvero.
Se questo non fosse già abbastanza problematico di per sé, basti pensare che ad un certo punto entrano in gioco dei nuovi arrivati che vengono messi in scena come dei mostri nonostante facciano le stesse cose dei protagonisti. Anche loro si comporteranno in maniera molesta col personaggio di Jodie Comer, ma solo loro verranno dipinti effettivamente come meriterebbero.
… nonché sciatta – The Bikeriders Recensione
La scrittura dei singoli personaggi e dei rapporti che instaurano fra di loro è parecchio sciatta. Capire ciò che li motiva a compiere le loro azioni è davvero difficile, sostanzialmente tutti loro fanno e dicono determinate cose semplicemente perché lo dice il copione. Non conosciamo il passato di quasi nessuno di loro, viene tutto dato per scontato, dando così un risultato complessivo piuttosto approssimativo. Anche i rapporti fra i personaggi nascono e si deteriorano in maniera abbastanza casuale. In più, anche la scrittura dei dialoghi non è particolarmente brillante, i personaggi passano parecchio tempo a dirsi frasi che, all’effettivo, non significano nulla.
The Bikeriders
Voto - 4.5
4.5
Lati positivi
- La buona prova di tutti i membri del cast
- Il lato tecnico, tra regia e fotografia, non convince in pieno
- La scrittura risulta problematica e sciatta
Lati negativi