The Boys – Diabolical: recensione della serie spin-off animata

Ciò che avviene su carta non sempre può essere trasposto in live-action, ed è per questo che esiste l'animazione. Sangue, budella e morti come li avete già visti, ma in quantità decisamente maggiore

The Boys –  Diabolical è l’oggetto della nostra nuova recensione. Ormai il filone dei cinecomic è sdoganato e non ha neanche più senso parlarne come la nuova moda di Hollywood. Si è arrivati ad un punto per cui persino la formula standard introdotta dalla Marvel (tono leggero, gag a profusione, spettacolarità e cattivi poco incisivi) è stata superata. Quando una tendenza si consolida iniziano ad uscir fuori le varianti sul tema e non stiamo parlando di Multiverso. Film come The Suicide Squad o anche il recente The Batman, che più che un cinecomic è un thriller, hanno sperimentato formule diverse pur restando ancorati al genere supereroistico. La stessa operazione è avvenuta anche in televisione con The Boys di Prime Video, che decostruisce la figura dell’eroe con superpoteri, mostrando violenza e sadismo che sarebbe lecito aspettarsi da gente del genere, ma che non erano mai stati visti. Sull’onda del successo arriva The Boys –  Diabolical, di cui vi proponiamo la recensione.

The Boys –  Diabolical è uno spin-off animato ambientato nell’universo di The Boys che ha ben poco a che vedere con la trama della serie principale. Divisa in 8 episodi antologici, dalla durata di circa 15 minuti, si pone con una struttura simile a quella di Love, Death and Robots di Netflix o Star Wars: Visions. Ogni episodio è scollegato dall’altro sia in termini di contenuto che per quanto riguarda le tecniche d’animazione. Dietro ogni puntata c’è una mente diversa con nomi come Justin Roiland (co-creatore di Rick e Morty), Andy Samberg (Jake Peralta di Brooklyn Nine-Nine), Seth Rogen e Garth Ennis. Se avete apprezzato The Boys non disdegnerete questa piccola chicca, che non brilla certo per originalità ma compensa con una massiccia dose di sangue, violenza e volgarità. Analizziamo insieme The Boys –  Diabolical nella nostra recensione.

the boys diabolical recensione

The Boys Diabolical, Sony Pictures Television, Amazon Studios, Titmouse, Kripke Enterprises, Original Film, Point Grey Pictures

Indice

L’altalena sporca di sangue – The Boys Diabolical recensione

È impossibile parlare di trama avendo a che fare con The Boys Diabolical, una serie antologica le cui puntate sono cortometraggi; ciononostante ogni episodio ruota intorno a tematiche già viste nella serie che fungono da spunto per inscenare storie tanto folli quanto emozionanti e che trovano il loro posto nell’animazione. Se avete letto il fumetto scritto da Garth Ennis sapete bene che la serie edulcora molto gli eventi cartacei, il che è tutto dire. Fortunatamente in ambito animato l’esagerazione che contraddistingue tanto The Boys, quanto il suo autore può trovare libero sfogo; così vediamo tumori ambulanti, bebè killer e superpoteri come i testicoli di fuoco o il controllo dei fogli di carta. In pieno stile The Boys, ogni puntata sfrutta al massimo la libertà che il brand permette evocando situazioni fuori da ogni logica, tutte contraddistinte da una violenza talvolta anche eccessiva. 

Non tutti gli episodi di The Boys Diabolical si attestano infatti sullo stesso standard e ne scaturisce un ritmo fortemente discontinuo. Dopo un inizio scoppiettante, grazie soprattutto al contributo di Justin Roiland che non fa altro che trasportare Rick e Morty nell’universo di The Boys, si procede con passo altalenante verso il finale. Il promettente inizio è discordante con il prosieguo della serie ed è chiaro che vi siano episodi più ispirati e meri divertissement, che si limitano ad inscenare violenza gratuita e budella in quantità. Muoversi nell’universo di The Boys non significa soltanto sangue, sesso e armi da fuoco; alla base vi è la volontà di mostrare le contraddizioni di un mondo apparentemente idilliaco, ma più marcio dei sobborghi di Gotham. Da una serie animata, antologica, spin-off è però lecito aspettarsi tutto ciò? Forse no, eppure alcune puntate stupiscono per quanto bene si inseriscono in questo contesto, evidenziando invece le stonature delle altre.

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The Boys Diabolical, Sony Pictures Television, Amazon Studios, Titmouse, Kripke Enterprises, Original Film, Point Grey Pictures

Diversi generi, stessa violenza – The Boys Diabolical recensione

Come abbiamo già detto in questa recensione di The Boys Diabolical, la serie è antologica per cui è difficile parlare di realizzazione tecnica considerando che ogni puntata è diversa dall’altra. Gli stili animati sono vari, seppur alcuni non sono poi così dissimili. Vale la pena ripeterlo, la puntata di Justin Roiland spicca su tutte, anche dal punto di vista animato. C’è poi un episodio che riprende specificamente i disegni della serie cartacea, chiamando addirittura Simon Pegg in cabina di doppiaggio (il personaggio di Hughie è stato disegnato ispirandosi al volto dell’attore). Ritornano anche i nefasti di Invincible e quell’animazione difficile da digerire, così come ci sono puntate anime ed altre che riprendono lo stile dei corti animati del passato. The Boys Diabolical è un amalgama di generi che però non si sposano poi così bene tra loro. Il divario, sia contenutistico che tecnico, tra i vari episodi è talvolta troppo ampio e la “scaletta”, per così dire, non aiuta.

Vi sono tanti riferimenti poi alla serie madre, sia come flashback che flashforward (?). Sono presentate infatti alcune dinamiche che chi conosce i fumetti ha ben chiare, ma chi ha visto la serie non conosce ancora. In particolare vi è un rimando all’episodio “Herogasm“, già annunciato dall’autore Eric Kripke, e anche ad uno sconvolgimento dello status quo che non menzioneremo per evitare spoiler. È chiaro però che The Boys Diabolical, per quanto concerne la trama principale, non ha niente a che fare con The Boys e può essere fruita pur non avendo visto la serie madre. In conclusione The Boys Diabolical, di cui avete letto la recensione è un bel passatempo, ma nulla di più. Se avete voglia di respirare ancora un po’ le atmosfere sproporzionate e stravaganti di quel mondo, avete ciò che fa per voi; purché la teniate lontana dai bambini o c’è il rischio che qualcuno resti traumatizzato e in futuro diventi un sadico killer.

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The Boys Diabolical, Sony Pictures Television, Amazon Studios, Titmouse, Kripke Enterprises, Original Film, Point Grey Pictures
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The Boys - Diabolical

Voto - 7

7

Lati positivi

  • L'esagerazione tipica di The Boys trova libero sfogo nell'animazione
  • Tanti autori diversi tra loro garantiscono grande varietà tra gli episodi

Lati negativi

  • Il dislivello qualitativo tra le varie puntate si nota e crea un ritmo discontinuo

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