The Buccaneers: recensione della nuova serie Apple tv+
La nuova e promettente serie ha tutti gli ingredienti giusti: personaggi interessanti, segreti e triangoli amorosi
The Buccaneers recensione. Fin dalle prime scene è difficile non notare la somiglianza tra The Buccaneers e Bridgerton, tanto che la prima è stata definita la versione americana della seconda. Nonostante l’apparenza le due sono in fondo serie con messaggi e scopi diversi. Sì sono ambientate nell’Ottocento, con triangoli amorosi, passioni segrete, e soprattutto quello che prima era un esperimento ma che è diventato un successo: la musica pop. Prima di Bridgerton – che arricchiva le scene nelle sale ballo con la versione ad archi di canzoni famose – c’è stata anche Dickinson che ha raccontato la vita di quella poetessa definita dai contemporanei “il Mito” usando canzoni pop che hanno accompagnato scene di ballo sfrenato.
Al di là della musica o di altri aspetti al cuore di The Buccaneers ci sono altri temi molto interessanti, che sapientemente intrecciati e ben scritti, ne fanno una serie da non perdere. Secondo adattamento liberamente ispirato all’incompiuto romanzo della scrittrice americana Edith Wharton – già autrice di “L’età dell’Innocenza” da cui Scorsese ha tratto il suo adattamento con Daniel Day Lewis, Michelle Pfeiffer e una giovanissima Winona Rider – The Buccaneers è prima di tutto una storia di sorellanza. Un legame fortissimo che trascende le differenze di classe sociale, il finto perbenismo inglese e anche realtà ben più pericolose. Il cast è guidato da Kristine Froseth nei panni di Nan, Matthew Broome in quelli Guy Thwarte, Guy Remmers interpreta Theo, Duca di Tintagel, Christina Hendricks è Patti St. George e infine Mia Threapleton e Imogen Waterhouse come Honoria e Jinny. Scopriamo di più su The Buccaneers recensione.
Indice:
La Trama – The Buccaneers recensione
Le sorelle Nan e Jinny St George insieme alle amiche Lizzie e Mabel Elmsworth si preparano per il matrimonio tra la loro amica Conchita e il ricco rampollo inglese Richard Marable. Tutte le ragazze aspirano ad un matrimonio, soprattutto Jinny, che lo sente come un dovere da compiere per poter essere perfettamente realizzata. Decidono di andare in Inghilterra seguendo Conchita e cercare lì un uomo da sposare. Ma lo scontro tra culture è immediato: gli inglesi sono composti, distaccati e freddi, non amano la confusione e la mancanza di contegno delle “americane”, come arrivano a definirle. In occasione del ballo in cui debuttano in società Jinny e Lizzie, Nan scopre di essere figlia illegittima, ovvero Patti non è sua madre biologica. Scossa dalla notizia al ballo conosce Guy con cui nasce un’istantanea connessione.
Per distrarsi da ciò che ha scoperto Nan si reca in Cornovaglia con la governante e qui conosce Theo, un giovane introverso e appassionato di pittura con cui scocca un colpo di fulmine. Ben presto Jinny riesce a trovare in James – fratello di Richard – il marito tanto desiderato. Tra Nan e Theo si concretizza questa forte connessione che viene messa in crisi proprio dall’arrivo di Guy, che come se non bastasse è anche il migliore amico di Theo. Tra segreti e bugie la vita di Nan si complica sempre di più, divisa tra il tentativo di capire chi sia davvero e i quei sentimenti che la legano ad entrambe i ragazzi.
Libere e indipendenti – The Buccaneers recensione
Uno dei rapporti che la serie esplora fin dalle sue prime puntate è quello tra madre e figlia. Dopo aver scoperto la verità sulla sua vera madre Nan – non solo sente la necessità di scoprire tutto sulla donna che l’ha messa al mondo – ma ha anche un profondo dialogo con Patti in cui si riassume cosa significhi essere una madre. Non è solo la biologia a rendere una donna tale, ma è l’amore con cui si cresce un figlio. Giorno dopo giorno Patti ha amato e cresciuto Nan diventando sua madre, amandola esattamente come Jinny. Un rapporto già diverso e molto più profondo rispetto a quello che c’è tra Honoria – sorella di Richard – e la madre, donna rigida e distaccata.
Le protagoniste della serie sono quindi tutte donne e ognuna di loro è un esempio di cosa significhi esserlo. Conchita soffre nel vedere la sua libertà e la sua indipendenza messe in gabbia nella magione inglese dei suoceri, si sente inadeguata, sempre criticata ma non è disposta a tradire se stessa per le aspettative altrui. Lizzie e Jinny invece si trovano tristemente legate da un amore – o meglio non amore – che si rivelerà ben presto manipolatorio e abusivo. Vengono trattate come colpevoli, come oggetti da contemplare, con cui giocare e poi da gettar via. Una tematica spaventosamente attuale ma a cui la serie riesce a dare voce, mostrando questa violenza nei suoi molteplici volti. Ed è proprio Lizzie la protagonista di un’altra scena molto commovente.
America e Inghilterra – The Buccaneers recensione
Sullo sfondo delle relazioni tra le protagoniste c’è ovviamente la differenza di classe. Il tema era presente anche nel sopracitato romanzo della Wharton in cui al centro c’era lo sguardo giudicante degli americani nel vedere una donna divorziata riprendersi la sua libertà nei salotti newyorkesi. In The Buccaneers invece a giudicare sono gli inglesi che non accettano la vivacità, il camminare a testa alta e la sfacciataggine delle giovani americane. Anche per una ragazza come Honoria, cresciuta con un’idea della sua posizione sociale, è difficile comprendere che questo modello deve essere ribaltato. Una giovane non deve essere solo bella e sorridere in silenzio ma deve anche avere una propria voce persino se diventa scomoda.
Esempi simili sono sia Patti stessa – che nonostante la situazione ha sempre agito secondo coscienza e camminato orgogliosamente a testa alta – e la Duchessa di Tintagel, madre di Theo. Una donna ferma e autoritaria che però viene aiutata dalla sua posizione sociale. Quando si ha il potere è doveroso saperlo riconoscere ma soprattutto sapere come usarlo, una lezione che la Duchessa impartisce a Nan. Una ulteriore declinazione assunta da questo perbenismo inglese è l’incapacità di crescere ed educare i figli, al posto del silenzio e del non detto per paura dello scandalo, servirebbe fare un passo avanti e alzare la voce per una volta e per i motivi giusti.
Conclusione – The Buccaneers recensione
Prima di concludere The Buccaneers recensione oltre alla sua scrittura consapevole e concentrata, frutto di un attento lavoro, va lodata anche la capacità della serie di saper gestire il triangolo amoroso. Non è facile per chi guarda scegliere da che parte stare, ogni personaggio ha un suo lato oscuro, cosa che appunto li mette sullo stesso piano. A volte è il personaggio di Nan a risultare un po’ fuori dagli schemi, ma sono pur sempre azioni dettate dall’essere una giovane donna con molto da imparare. Il finale è poi una delle puntate più belle, incarnazione perfetta del messaggio cardine della serie. Da lodare indubbiamente il reparto costumi per tutto il lavoro fatto, ma ancora di più la fotografia che regala inquadrature in cui tutto è ben bilanciato cromaticamente.
In conclusione The Buccaneers è più che promossa; una serie che riesce a sposare bene il passato con il presente, a presentarci personaggi con cui empatizzare e che – a parte un’unica eccezione – difficilmente riusciamo a non apprezzare, anche se commettono errori. Unendo tematiche più serie con espedienti narrativi che catturano l’attenzione di chi guarda, la serie intrattiene alla perfezione e ci lascia con un finale aperto che chiama a gran voce una seconda e molto promettente stagione.
The Buccaneers
Voto - 7.5
7.5
Voto
Lati positivi
- Personaggi ben scritti
- Tematiche importanti trattate con attenzione
- Buona gestione del triangolo che intrattiene
- Ottima colonna sonora
Lati negativi
- Il personaggio di Nan a volte fa scelte discutibili
- Una storyline poteva essere più approfondita
Il personaggio di Theo e’ stupendo, mentre nel libro non lo e’.
Che senso ha renderlo così affascinante e sensibile (sicuramente molto più di quello di Guy) se poi dobbiamo vederlo umiliato e tradito da Nan proprio la notte prima delle nozze e proprio nella sua casa?
Inoltre le scene tra lui e Nan sono veramente da batticuore, mentre quelle con Guy non lo sono affatto.
Grande delusione
Ciao Alina,
non ho letto il libro però concordo con te. Probabilmente è stata una scelta fatta per mettere in difficoltà il pubblico nello scegliere tra le due coppie. Se nessuno dei due aveva grandi difetti ed entrambe stanno ben con Nan per il pubblico è più difficile scegliere, almeno per gli indecisi. In ogni caso mai dire mai, c’è sempre una seconda stagione in arrivo quindi chissà magari le cose cambieranno.