The Calendar Killer: recensione del thriller psicologico disponibile su Prime Video
Una lunga telefonata e la caccia a un serial killer sono al centro di questo nuovo thriller che tratta il tema della violenza contro le donne
Ha fatto ingresso nel catalogo di Amazon Prime Video un thriller psicologico tedesco, che rivisita la classica caccia al serial killer con il tema della violenza della violenza contro le donne, in particolare in ambito domestico. Il film in questione è The Calendar Killer, di cui vi presentiamo la recensione. Diretto da Adolfo J. Kolmerer, il lungometraggio è tratto dal bestseller Der Heimweg di Sebastian Fitzek e contiene molti elementi di noti thriller, con un aggiunta interessante nel reparto tematico. Abbandonando il classico sviluppo della ricerca del serial killer, il film infatti imbastisce un discorso sulla violenza domestica e gli abusi contro le donne. Il cinema di genere che si fa veicolo di riflessioni su importanti argomenti attuali, come spesso accade negli ultimi anni. Questo nuovo esperimento di matrice tedesca avrà ottenuto buoni risultati? Non proprio. Qui il trailer del film, già disponibile in streaming.
Indice
La trama – The Calendar Killer recensione
Berlino. Jules (Sabin Tambrea) è un volontario presso una linea telefonica di supporto alle donne chiamata “Ti accompagno a casa”, finalizzata a tenere loro compagnia e aiutarle ad arrivare alle loro abitazioni in sicurezza, fornendo anche utili consigli. Un sabato sera Jules inizia il suo turno, simile a tanti altri, fino a quando non riceve la telefonata di Klara (Luise Heyer), una madre che sostiene di essere la prossima vittima del Killer del Calendario. Da qualche tempo in città agisce un famigerato omicida, che comunica la data della morte alle sue vittime, mettendole di fronte a una scelta crudele. Nel caso di Klara, la donna dovrà scegliere se uccidere suo marito o morire per mano del killer il 6 dicembre.
Ed è proprio quel giorno che Jules riceve la telefonata di Klara e cerca di aiutarla a sfuggire alla terribile minaccia che incombe su di lei, ascoltando anche la triste storia che sta vivendo fra le mura domestiche. La donna infatti subisce numerose violenze da parte del marito, che l’ha costretta anche a terribili umiliazioni. Entro la mezzanotte Klara dovrà fare la sua scelta e capire cosa fare, con l’aiuto di Jules all’altro capo del telefono.
Un thriller che sembra simile ad altri ma non lo è
The Calendar Killer inizia la sua narrazione con elementi base di thriller come l’acclamata opera danese Il colpevole – The Guilty o l’adrenalinico The Call con Halle Berry. In entrambe le pellicole il personaggio principale, segnato da un evento traumatico, si ritrova ad aiutare uno sconosciuto in pericolo al telefono, mentre svolge il suo lavoro di operatore di un numero di emergenza. Storie particolari che ruotano principalmente intorno a un’inusuale conversazione telefonica e che pongono l’aiutante lontano dalla persona bisognosa, quasi impossibilitato a un intervento realmente utile. Anche Jules di The Calendar Killer si trova nella stessa situazione: ha subito un tragico evento familiare e cerca di superare il lutto aiutando le donne che si rivolgono a una linea di supporto. Quando l’uomo riceve la telefonata di Klara, il film sembra proseguire su una strada già prevedibile, quella della serrata caccia al serial killer e della vittima che tenta di sfuggirgli, con l’aiuto dell’impotente interlocutore dall’altro capo del filo.
Ma è proprio durante questa conversazione che avviene la svolta: Klara inizia a raccontare la sua triste storia di abusi tra le mura domestiche, facendo innescare un ribaltamento di giudizio e un dilemma morale. Per la donna il vero pericolo risiede nel nucleo familiare e lei avrebbe tutte le ragioni per scegliere di uccidere suo marito, invece di morire per mano del killer. Questo la porta a compiere una profonda autoriflessione e a confessare tutto il dolore che ha subito nella sua vita fino a quel momento. Ecco dunque che The Calendar Killer svela il suo vero focus, un tema fortemente attuale come quello della violenza contro le donne. Un argomento importante che purtroppo viene trattato nel peggior modo possibile, confondendo la sensibilizzazione sul tema con la colpevolizzazione delle vittime di violenza.
Focus importante, pessimo trattamento – The Calendar Killer recensione
Attraverso la storia di Klara, il film vuole mostrare come molte donne non riescano facilmente a liberarsi di uomini violenti, a causa di tanti motivi (indipendenza economica, vergogna, ricatti e tanto altro), ma, cercando in modo maldestro di sensibilizzare lo spettatore, finisce per porle in una situazione di condanna. Attraverso alcuni dialoghi e con la rivelazione dell’identità e dei moventi del killer, il film sembra arrivare alla conclusione che le vittime di violenza colpevolmente non si sono ribellate e, per questo, meritano una punizione. Decisamente non è il risultato che ci si aspetterebbe da un film che vuole trattare il tema della violenza contro le donne. Cercando poi di sorprendere ancora di più lo spettatore, The Calendar Killer imbastisce anche una serie di colpi di scena, che risultano tuttavia artificiosi e incoerenti con lo sviluppo narrativo e il focus tematico.
A un primo impatto dunque The Calendar Killer sembra possedere tutte le carte in regola per essere un thriller psicologico avvincente. Nel tentativo di distinguersi da tanti thriller tutti uguali e sorprendere lo spettatore, il film tuttavia crolla rovinosamente su se stesso senza nemmeno essere sostenuto da un buon comparto tecnico. Regia e montaggio infatti sono poco curati e contribuiscono a rendere la narrazione troppo confusionaria e priva di un ritmo serrato, elemento che doveva essere fondamentale in un lungometraggio di questo genere. Le interpretazioni dei due protagonisti sono buone e convincenti, ma non sufficienti a risollevare le sorti di un prodotto così incoerente. The Calendar Killer dunque è una grande occasione sprecata, un tentativo fallito di innovare un sottogenere del thriller che non sa nemmeno rendere pienamente giustizia all’importante tematica principale.
The Calendar Killer
Voto - 4
4
Lati positivi
- Il film cerca di innovare il sottogenere del thriller "a distanza", concentrandosi sul tema della violenza contro le donne
- La performance dei due interpreti protagonisti
Lati negativi
- Il film imbastisce un pessimo trattamento della tematica principale, giungendo a conclusioni alquanto assurde
- I colpi di scena sono artificiosi e incoerenti
- La regia e il montaggio rendono il film confusionario e privo di ritmo in diversi punti