The Day of the Jackal: recensione della serie thriller di Sky

Con un Eddie Redmayne in stato di grazia, The Day of The Jackal è una serie thriller che funziona a metà

The Day of the Jackal ha percorso un viaggio che è iniziato nel 1971 con l’omonimo romanzo scritto da Frederick Forsyth. Libro che è stato adattato molteplici volte, prima nel 1973 e più recentemente nel 1999. Un viaggio che arriva alla sua conclusione con l’adattamento tv firmato da Ronan Bennett (che non è solamente uno sceneggiatore, ma è anche un ex militante dell’IRA) disponibile dall’8 novembre su Sky e Now.

in dalle prime battute, The Day of the Jackal si dimostra essere un adattamento ragionato in cui il gioco del gatto e del topo e un’ossessione che ricorda quella del capitano Achab per Moby Dick ne sono il cuore. Peccato che si perda in un bicchier d’acqua per colpa della durata: dieci episodi son decisamente troppi.

Indice

Trama – The Day of the Jackal, la recensione

The Day of the Jackal

The Day of the Jackal. Carnival Films, Sky Studios.

Protagonista di The Day of the Jackal è un uomo che si fa chiamare lo Sciacallo, un infallibile cecchino e assassino su commissione le cui abilità sono sono sopraffine. Non a caso, la serie inizia con lo Sciacallo (interpretato da Eddie Redmayne) con un travestimento su misura che lo rende identico ad un addetto alle pulizie, un uomo che è molto più anziano di lui. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, difatti il suo obiettivo è uccidere un politico di picco della destra tedesca e lo fa colpendolo alla testa da una distanza impressionante, utilizzando un fucile stampato in 3D che entra comodamente in una valigia senza destar sospetti.

È per via di queste peculiarità che l’omicidio attira l’attenzione dell’agente MI6 Bianca Pullman (Lashana Lynch), esperta di armi da fuoco. Così inizia una caccia spietata, un inseguimento senza esclusione di colpi soprattutto perché allo Sciacallo viene offerto un ultimo lavoro prima che possa ritirarsi e godersi la vita con sua moglie Nuria (Úrsula Corberó) e il loro figlio. Il nuovo obiettivo è il visionario Ulle Dag Charles (Khalid Abdalla) che sta per lanciare sul mercato un nuovo software chiamato River con il quale gli spostamenti monetari saranno completamente trasparenti. Un’idea che non piace molto ai miliardari che vogliono tenere i loro conti ben al sicuro da sguardi indiscreti.

I protagonisti sono al centro di un entusiasmante inseguimento – The Day of the Jackal, la recensione

The Day of the Jackal 2

The Day of the Jackal. Carnival Films, Sky Studios.

In The Day of the Jackal c’è molto e non tutto è gestito nel migliore dei modi. Ad essere il fiore all’occhiello della serie è senz’altro l’interpretazione molto più che convincente di Eddie Redmayne che interpreta un uomo sfaccettato che indossa costantemente delle maschere, che siano fisiche o emotive poco importa. Lo Sciacallo, infatti, è un protagonista sfaccettato, un uomo dalla dubbia moralità a cui, però, è impossibile se non affezionarci almeno riuscire a provare empatia. Questo grazie ad una narrazione che svela pian piano quali siano le sue vere motivazioni e quale sia il passato che lo ha reso un assassino glaciale e paziente.

Dall’altro lato c’è Bianca, la cui ossessione per lo Sciacallo diventa sempre più estrema. Un punto fisso che le rovina la famiglia, il rapporto con sua figlia e che la induce più volte ad un punto di non ritorno. Grazie anche ad un montaggio alternato che dona ritmo alla serie e ad una struttura narrativa il più lineare possibile, il gioco del gatto e del topo è il fulcro della storia. Un’ossessione che ricorda quella che il capitano Achab ha per la balena bianca in Moby Dick, con tutte le ripercussioni distruttive e autodistruttive del caso.

Una serie troppo lunga e personaggi di troppo – The Day of the Jackal, la recensione

The Day of the Jackal 3

The Day of the Jackal. Carnival Films, Sky Studios.

Sarebbe stato perfetto se The Day of the Jackal si fosse fermato qui, ma dieci ore di visione sono troppe per apprezzare realmente quello che la serie ha da offrire. Ci sono più momenti in cui la narrazione si arresta, i personaggi ripetono il medesimo messaggio e la tensione scompare. L’intera storyline di Nuria, che è semplicemente votata a rendere lo Sciacallo un personaggio ancor più umano a dispetto del lavoro che svolge, e della sua famiglia è un cerchio che si ripete: si vede sempre nella medesima location, quasi sempre nella medesima posizione e il suo personaggio non è scritto con molta cura.

Avendo dieci puntate a disposizione era ovvio che la storia sarebbe dovuta essere allungata e così è stato. Aver prolungato il racconto ha permesso, da una parte, di approfondire i protagonisti, ma dall’altra ha spezzato il ritmo che in una serie d’azione è fondamentale. Un gran peccato viste le premesse, ma la notizia che ci sarà una seconda stagione potrebbe essere un bene, avendo la possibilità di aggiustare il tiro, o essere il colpo di grazia.

 

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The Day of the Jackal

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • L'interpretazione di Eddie Redmayne
  • La tensione è il fulcro della narrazione

Lati negativi

  • La serie si perde in un bicchier d'acqua a causa dell'eccesiva lunghezza
  • La storyline di Nuria e della sua famiglia

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