The Defenders – una formula più che riuscita
The Defenders, una formula più che riuscita
Rating - 8
8
The Good
- Storia ben costruita ed incredibilmente interessante
- Ottimo utilizzo del cast e della loro "chimica"
- Comparto tecnico di altissimo livello
The Bad
- Il ritmo cala in alcuni punti
- 2 o 3 personaggi (per adesso) sembrano sprecati
Abbiamo avuto l’opportunità di guardare in anteprima le prime quattro puntate di The Defenders, serie targata Marvel/Netflix in uscita il 18 agosto: ecco cosa ne pensiamo noi di Filmpost, ovviamente senza spoiler. Dai, non fate i pigri e scrollate!
Non credo di esagerare dicendo che The Defenders sembra essere uno dei prodotti più innovativi degli ultimi tempi. Nonostante in questi anni siamo stati spettatori di un’ondata di supereroi, sia sul grande che piccolo schermo, questo “crossover” (a voler usare termini tecnici) rappresenta una ventata di aria fresca sotto tutti i punti di vista.
Questa “aria di rivoluzione” la si può respirare a pieni polmoni fin dai primi quattro episodi, i quali potrebbero essere definiti come una premessa; ma già lasciano intuire il tono di ciò che vedremo successivamente. In questi primi episodi ritroviamo i nostri quattro difensori (Matt Murdock/Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage, Danny Rand/Iron First) dopo gli eventi accaduti nelle loro avventure in solitaria, alle prese con i propri demoni personali, interiori e non. Oltre a loro ritroviamo le atmosfere delle loro serie ed i loro co-protagonisti, elementi fondamentali delle loro avventure (e spesso del loro modo di fare) che fa sempre piacere rivedere.
Dopo queste premesse iniziali, “lentamente” le quattro storie iniziano ad incastrarsi ed i protagonisti ad incontrarsi. Ed è qui che la personalità della serie inizia a prendere forma: Matt, Jessica, Luke e Danny si uniranno come squadra al fine di sconfiggere la Mano ed Alexandra (la villan interpretata da Sigourney Weaver, di cui parleremo approfonditamente più avanti), senza però rinunciare al loro “stile” ed al loro carattere, quasi come i pezzi di un puzzle, che nonostante abbiano diversa forma, combaciano alla perfezione per creare un disegno più grande. Sempre ricordando la rivoluzione di cui parlavamo prima, le loro differenze diventano un punto di forza del gruppo; creando una perfetta coralità. Parlando di quest’ultima, essa viene gestita in maniera eccellente: la gestione del tempo è terribilmente precisa, tutti e tutto hanno ugual spazio, il cast (a cui vanno riconosciuti molti meriti) ha una perfetta chimica.
Un occhio di riguardo va assolutamente volto alla contestualizzazione della serie: un contesto urbano, familiare allo spettatore, reso incredibilmente tangibile (ricordiamo che è una serie a tema supereroistico). Un particolare: ogni eroe ha un colore che lo contraddistingue (Matt il rosso, Jessica il viola e talvolta il blu, Luke il giallo e Danny il verde) e che fa da padrone nella (splendida) fotografia di ogni scena che lo vede protagonista. Niente, dal comparto tecnico alla sceneggiatura, è lasciato al caso, anche il benchè minimo dettaglio diventa oggetto di attenzione, fornendo uno dei più grandi pregi di The Defenders.
Parlando di The Defenders, non si può non nominare la villan della serie, Alexandra, interpretata dalla magistrale Sigourney Weaver. Alexandra è un personaggio capace di catturare l’attenzione dello spettatore sin dal primo secondo, grazie al suo essere enigmatica: nel frattempo che la narrazione va avanti, lo spettatore è sempre più curioso di conoscere ogni dettaglio della sua storia. Avendo visto solo le prime quattro puntate, non possiamo dare un giudizio completo nè sul suo personaggio nè sulla rediviva Elektra, ma possiamo sicuramente affermare che “ne vedremo delle belle“.
In conclusione, The Defenders possiede una formula perfettamente bilanciata e (per adesso) più che riuscita. Siamo davanti all’ennesimo successo targato Marvel/Netflix? Vi ricordiamo che potrete trovare tutte le puntate il 18 agosto sulla piattaforma Netflix.
Continueremo a seguire la serie e la recensiremo in toto appena l’avremo vista tutta, perciò, stay thrill!